Non mi sono dimenticato della grande “beffa” dell’11/9. E sento il dovere di ricordare qualcosa di quanto accadde in quel non lontano 2001. L’11 settembre di quell’anno due grattacieli di New York, costruiti in cemento armato con intelaiature di acciaio durissimo, si sbriciolarono su se stessi in minuta polvere bianca senza toccare altri fabbricati. Il governo degli Stati Uniti disse che a causare il crollo e la morte di migliaia di persone che si trovavano nelle strutture furono due aeroplanini di linea, “dirottati da terroristi”, che si schiantarono sui fabbricati.
Uhu, uhh… Quando quel giorno mi telefonò a Calcata il caporedattore del Messaggero (edizione di Viterbo) per chiedermi un parere sull’appena avvenuto “attentato” alle twin towers (torri gemelle) immediatamente sentii la puzza di bruciato.. Non credetti assolutamente alla fola dell’attacco dinamitardo di Al Qaeda ma siccome non avevo dati sufficienti per obiettare o sostenere tesi alternative mi limitai a dire “…sono stati gli extraterrestri…”.
E con ciò sistemai la faccenda, lasciando chiaramente intuire il mio pensiero, ovvero che la fantasia degli addetti ai “servizi” è intergalattica (se ne inventano di tutti i colori..).
Peccato che il giornalista non raccolse la mia dichiarazione... che altrimenti la “bugia dinamitarda” sarebbe stata scoperta subito.
Niente paura, con lo scorrere degli anni la verità vera dei fatti fu confermata da solide prove e da indizi inequivocabili sul come e perché le torri erano state buttate giù in un sol colpo…
L’America aveva bisogno d’una guerra vera, piena di morti, una guerra di tragedia, paura. Serviva una guerra che facesse sentire al popolo americano d’essere in guerra perché un grande pericolo lo sovrasta… La desideravano la guerra, una guerra che facesse provare il tremolio della vendetta, una guerra che mantenesse ad libitum il senso di pericolo imminente, che giustificasse l’occhio per occhio.
Ma… era la vendetta brutale, che l’America cercava (e cerca) oppure l’opportunità di rapinare il mondo di ogni sua ricchezza con la scusa di combattere il “nemico”? Questo è in fondo lo sporco segreto che, da quelle parti, tengono gelosamente nascosto. Rinunciando alla vergogna liberatoria di una confessione pubblica d’errore…. L’America mantiene il patto mefistofelico che aveva stretto con i “terroristi”. Ne abbiamo una prova anche oggi in Ucraina, in Siria, in Libia, etc. etc.
Per tutto questo gli americani, “che sanno”, provano quotidianamente un senso di vergogna che non riescono a cancellare. Però l’ ipocrisia è più forte: sopportano lo status quo, mangiando hamburgers e popcorn al cinema o davanti alla tv.
L’America della Libertà e morta, viva l’America finta di Hollywood!
Paolo D'Arpini
11.9. La grande beffa (od il grande affare?) – Scrive Attilio Augusto Angellotti a commento integrazione dell'articolo:
RispondiElimina“Larry Silverstein, in neo proprietario delle Torri Gemelle, già 6 settimane prima dell'11 settembre, firmò il contratto esattamente il 24 luglio 2001, mentre si trovava in ospedale sotto morfina in seguito a un incidente stradale, e per firmare obbligò i medici a sospendergli la morfina. Aveva evidentemente una fretta terribile uscita fuori all'improvviso visto che le Due Torri erano in vendita da 7-8 anni e lui le aveva lì sotto il naso visto che era il proprietario del WTC7, l'edificio 7, il terzo grattacielo crollato per “solidarietà” nel pomeriggio dell'11 settembre. Inoltre diciamo che Silverstein la mattina degli attentati, che gli fruttarono ben 4.550.000.000 dall'assicurazione da lui stipulata contro gli attentati, aveva una colazione di lavoro al ristorante mi sembra al piano 87-88 della torre nord ma a quella colazione non si presentò perché la moglie Clara quella mattina aveva preso per lui un appuntamento dal dermatologo a sua insaputa e lo costrinse ad andarci. Tutte le persone presenti in quel ristorante quella mattina sono morte...”
RispondiEliminaScrive V.B.: “Bravo Paolo a ricordarci la tragica beffa dell'11 settembre. Anche io (come ingegnere e non come "politico") rimasi esterefatto quando appresi che tre enormi grattacieli (di cui uno non era nemmeno stato colpito da nulla!) si erano letteralmente sbriciolati in pochi secondi. Poi l'ottimo lavoro di migliaia di tecnici (la maggior parte dei quali ingegneri, architetti, fisici e chimici americani!) ha chiarito tutto e svelato il feroce trucco assassino. Alla faccia dei benpensanti e dei debunkers di professione prezzolati che ci attaccano come "complottisti"..."
RispondiEliminaCommento di P.P.:
"Tutti sanno che basta una sigaretta dimenticata accesa per buttar giù un palazzo di cemento armato e acciaio. Guardate tutti i casi di tragedie domestiche! Specialmente nelle roulotte degli zingari o nei paesi di montagna (e non ditemi che lì c'entra il fatto che le case sono di legno! Complottisti!).
La cigliegina sulla beffa, lo scandalo inspiegabile, è stato il WTC 7, che è crollato senza nemmeno che fosse colpito. Ma si sapeva che doveva collassare su se stesso. Tanto che una giornalista della BBC (un po' scema) annunciò alla televisione che era crollato mentre dietro di lei era ancora perfettamente in piedi (https://www.bing.com/videos/search?q=wtc+7+journalist&&view=detail&mid=2EB31DCFB48C41F2D7252EB31DCFB48C41F2D725&&FORM=VRDGAR).
La più che zoppicante spiegazione (ufficiale) della BBC per quel disastroso reportage fu che ci fu un "rapporto incorretto" da parte del capo dei Vigili del Fuoco di New York. Come "incorretto"? Il WTC 7 è crollato veramente 20 minuti dopo! Ma ci prendono per scemi?
Sarà un caso che i parenti delle vittime dell' 11 settembre non credono a una virgola dei rapporti ufficiali?
Per non parlare del documento "bruciacchiato" di un terrorista trovato sotto le Torri Gemelle prima ancora che crollassero. 'Ste sigarette buttano giù grattacieli ma non riescono a bruciare un passaporto! Miracolo!
Piotr
PS. Quando i legali dei parenti delle vittime andarono all'FBI per visionare il famoso passaporto bruciacchiato, gli venne detto senza vergogna che non si trovava più. Come? Una prova regina del più grave attentato negli Stati Uniti viene persa dall'FBI? Ma dai!
E che dire del gruppo di israeliani che fu arrestato perché filmavano il disastro delle Torri Gemelle apparentemente esultanti e congratulandosi l'un con l'altro? Fake news? Legge qui (dove il particolare delle congratulazioni reciproce, riportato allora dal New York Times è omesso): https://www.haaretz.com/1.5396918
Non se ne è saputo più nulla. Perché?"