mercoledì 15 novembre 2017

“O la Troika o la vita” - Presentazione e trailer del docufilm di Fulvio Grimaldi e Sandra Paganini


 
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O LA TROIKA O LA VITA- Epicentro Sud
“Non si uccidono così anche i paesi?”

Il film è un atto d’accusa, del tutto fuori dal coro, nei confronti di chi ha stabilito il destino funesto dei paesi del Sud del mondo, compresi quelli del Sud Europa. Illustra gli effetti sull’area mediterranea, mediorientale e africana, della globalizzazione neoliberista, con le sue conseguenze antidemocratiche, imposta dai superpoteri del finanzcapitalismo attraverso espressioni statuali e transnazionali: Usa, UE, Nato, Fondo Monetario Internazionale e Banca Centrale Europea.
 
La Grecia devastata e mutilata nel corpo e nell’anima, Medioriente e Africa aggrediti e saccheggiati con strumenti militari ed economici. Paesi depredati, ridotti in miseria da rapine e manipolazioni delle multinazionali, da accordi di scambio capestro, dai crimini climatici dell’Occidente, da terrorismi e conflitti civili innescati dal neocolonialismo allo scopo di annullarne la voce e il ruolo nel contesto internazionale. Intere popolazioni, soprattutto le generazioni giovani che dovrebbero costruirne il futuro, sradicate e costrette alla migrazione per diventare nel Sud Europa alienata massa di manovra per sfruttamento e destabilizzazioni. Operazione di ingegneria geopolitica colonialista, coperta da altisonanti campagne di mistificazione nel segno di presunti diritti umani, presunta solidarietà,  presunta integrazione, ma che occultano gli obiettivi veri: un
 
a successione di nazionicidi.
 
Il t
 
erritorio nazionale abbandonato da governi inetti e corrotti a un dissesto progressivo, con conseguenze micidiali per salute e ambiente, sul quale imperversano, nella complicità di una politica totalmente prona alle lobby degli interessi particolari, nazionali e internazionali, le multinazionali dell’energia fossile, con sempre più pesanti ed accelerati effetti necrogeni su tutte le forme di vita.
 
Di ogni disastro detto naturale si scopre inesorabilmente la correità dei responsabili della cosa pubblica. Ogni terremoto è come se fosse il primo mai successo. Prevenzione ignorata, speculazione edilizia, abusiva o legale, lasciata all’arbitrio dei poteri economici, abbandono, incompetenza, disgregazione sociale, 
segnano il destino dei terremotati. 
 
Contro l’Idra pluricefala che si nutre e prospera in proporzione alle vittime che riesce a seminare, il documentario scopre con
 
sapevolezze, solidarietà vere, resistenze. Il confronto tra dominanti e dominati è aperto a qualsiasi esito. Dipende dalla conoscenza. Questo lavoro cerca di far emergere, dal mare di fake news in cui vorrebbero annegarci, elementi di conoscenza perché i dominati possano servirsene.

“O la Troika o la vita” (90’) è stato girato nei mesi scorsi in Grecia, Puglia, Adriatico, territori terremotati e Bassa Padana.  Per presentazioni pubbliche rivolgersi allo stesso indirizzo email: 
fulvio.grimaldi@gmail.com

Trailer del docufilm di Fulvio Grimaldi e Sandra Paganini:

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1 commento:


  1. Scrive Marco Bracci via email a commento dell'articolo:

    “Faccio presente che tutto, nel mondo, ruota attorno alle predizioni e ai dettami biblici, assecondati quando fa comodo o opportunamente camuffati o riscritti quando non fa comodo (e che nulla hanno a che vedere con la Volontà di Dio). Fra i tanti casi, quello dello strapotere ebraico nel campo economico e finanziario: nel Vecchio Testamento è detto che tutti i popoli della Terra si prostreranno ai piedi di Israele e la forza del denaro è quella che li fa e li farà inginocchiare, come infatti avviene. Ma negli anni novanta scorsi, il Cristo disse "INIZIALMENTE VINCERANNO COLORO CHE NON MI HANNO RICONOSCIUTO (appunto gli ebrei), MA LA VITTORIA FINALE SARA' DI COLORO CHE VENGONO DA ORIENTE (Cina e Russia)". Perciò lo strapotere di Israele durerà ancora per poco, poiché ormai siamo abbondantemente avviati verso la fine del sistema occidentale, minato da un cancro inarrestabile, come già è successo a tutte le grandi potenze della storia umana. Ma i comunisti, o quel che ne rimane, non cantino vittoria, perché l'occidente non accetterà il predominio orientale e quindi tenterà il tutto per tutto per mantenere la supremazia. Non penso ci voglia molto a capire cosa sarà il "tutto per tutto"...”

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