venerdì 31 marzo 2023

Proposizioni di politica estera della Federazione Russa...



Proposizioni di politica estera della Federazione Russa approvate con Decreto presidenziale n. 229 del 31 marzo 2023.

Punti principali:

- La Russia si è autodeterminata come un Paese-civiltà distintivo, una vasta potenza eurasiatica ed euro-pacifica, uno dei centri sovrani dello sviluppo mondiale, che svolge un ruolo unico nel mantenere l'equilibrio globale del potere e nell'assicurare lo sviluppo pacifico e progressivo dell'umanità.

- La Russia non si considera un nemico dell'Occidente, non si isola da esso, non ha intenzioni ostili nei suoi confronti e conta sul fatto che l'Occidente si renda conto dell'inutilità del confronto con la Russia e accetti le realtà multipolari.

- La Russia intende dare priorità all'eliminazione delle vestigia del dominio degli Stati Uniti e di altri Stati ostili negli affari mondiali.

- La Russia intende garantire la sicurezza equamente a tutti gli Stati sulla base del principio di reciprocità.

- Le priorità della politica umanitaria russa all'estero sono contrastare la campagna di russofobia, proteggere dalla discriminazione la lingua russa, la cultura russa, lo sport e la Chiesa ortodossa russa.

- Di particolare importanza per la Russia è l'approfondimento globale delle relazioni e del coordinamento con i centri di potere globali sovrani amici, cioè la Cina e l'India.

- Il progetto di punta della Russia nel XXI secolo è trasformare l'Eurasia in uno spazio continentale comune di pace, stabilità, fiducia reciproca, sviluppo e prosperità.

- La Russia considera la civiltà islamica come amica e rafforzerà la cooperazione globale e reciprocamente vantaggiosa con essa.

- La Russia intende contribuire all'ulteriore affermazione dell'Africa come centro distintivo e influente dello sviluppo mondiale.

- La Russia svilupperà la cooperazione con l'America Latina in modo pragmatico, de-ideologizzato e reciprocamente vantaggioso.

(Ministero degli Esteri russo)







giovedì 30 marzo 2023

OMS piglia tutto!



Proclamazione di emergenze globali a totale arbitrio dell’OMS, sulla base di rischi anche solo potenziali, giudicati tali dall’OMS.


Leggi, misure, imposizioni, obblighi, restrizioni non più decretati dalle autorità nazionali, ma dall’OMS.


Direttive sulla produzione, distribuzione e autorizzazione di farmaci emanate unicamente dall’OMS.


Autorizzazioni a movimenti e viaggi riservate esclusivamente all’OMS.


Controllo dell’informazione ed eliminazione delle “Fake News” di esclusiva pertinenza dell’OMS.


Emergenze proclamate dall’OMS anche per ragioni non strettamente sanitarie, ma anche climatiche e comunque afferenti al “benessere della popolazione”.


 

I progetti di modifica del Trattato Sanitario Internazionale e del Regolamento Sanitario Internazionale, attualmente in elaborazione all’OMS a Ginevra, prefigurano un mondo distopico in cui la nostra esperienza recente della dittatura sanitaria via vaccino Covid e quella, più distante, dei regimi nazifascisti e dittatoriali in America Latina, appariranno come modesti stage propedeutici per quanto vorranno apparecchiare i signori del farmaco su mandato dei poteri impegnati nel Grande Reset.

 

Fulvio Grimaldi





mercoledì 29 marzo 2023

Notizie dell'assurdo in prossimità del 1 aprile 2023



Tutta colpa dei gatti - Uno dei maggiori produttori di munizioni in Europa, Nammo, che è in comproprietà del governo norvegese, ha affermato che un'espansione pianificata del suo più grande impianto nella Norvegia centrale è stata ostacolata dalla mancanza di energia. Il nuovo data center di TikTok monopolizza, infatti, l'elettricità nella regione e non c'è un altro posto dove produrre armi per l'Ucraina. "Siamo preoccupati perché vediamo che la quantità di video di gatti mette a repentaglio la nostra crescita futura", ha dichiarato il direttore della fabbrica di armi Morten Brandtzeg. (The Guardian)


La pace cinese non piace a Biden.  Il presidente americano, Joe Biden, ha discutibilmente definito come “non razionale”, il cosiddetto “piano di pace” sull’Ucraina presentato da Pechino. Ancora una volta, tuttavia, siamo di fronte a un serio problema di interpretazione da parte dell'intelligence occidentale. Così come essa ha sottovalutato le  dichiarazioni di Xi Jinping e del suo ministro (le quali segnalano un cambio di tono epocale, la presa d’atto da parte di Pechino che gli Usa non accettano una convivenza con la Cina su una base di  mutuo rispetto), analogamente ha mal compreso, e sminuito, il documento programmatico cinese, perché "scomodo" per la politica statunitense. (Il Fatto Quotidiano)


Chi dice dollaro dice danno. Il salvataggio delle banche statunitensi sarà pagato da chiunque abbia dollari in tasca o sul conto. Questa  la strategia della Federal Reserve statunitense, che non solo ha alzato il tasso di interesse al 4,75-5% annuo e ha aumentato il proprio bilancio di 400 miliardi di dollari ma ha anche annunciato l'intenzione di espandere il programma di finanziamento a termine delle banche statunitensi. "Questo è un castello di carte che sta iniziando a crollare. A causa degli errori della Fed, oggi abbiamo una bolla molto più grande di quella del 2008. E la nuova crisi sarà molto più forte di quella precedente. Quindi, se avremo un'inflazione elevata e una recessione allo stesso tempo, le banche falliranno"  (Dichiarazioni dell'analista finanziario Peter Schiff)


Mamma mia che impressione! -  “I resti di un “drone d'attacco”, costruito in legno e polistirolo, sono stati trovati in campagna da un passante in un villaggio  a 70 chilometri da Mosca. Si tratterebbe di un velivolo ucraino dipinto di giallo e blu come la bandiera ucraina. Sulle ali spicca, inoltre, la scritta «Gloria all’Ucraina»... (Il Resto del Carlino)

E per finire in allegria. Musica e vita rurale in Russia - https://www.youtube.com/watch?v=IQGrqRkNpS8 


(Rassegna stampa di P.D'A.)







L'Italia non riconosce Gerusalemme capitale d'Israele...



"Sulla richiesta di riconoscimento di Gerusalemme come capitale di Israele, la posizione dell'Italia è coerente con quella comune dell'Unione europea. Essa riconosce l'aspirazione di entrambe le parti ad avere la propria capitale a Gerusalemme, in linea con le risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'Onu. Le risoluzioni numero 242 e 2334 sanciscono l'inaccettabilità di qualsiasi modifica unilaterale alle linee di demarcazione dopo il 4 giugno 1967.

Per questo, l'Italia non riconosce l'annessione ad Israele di Gerusalemme Est, né riconosce Gerusalemme come capitale di Israele. La posizione italiana è stata ribadita, da ultimo, dal presidente del Consiglio Meloni nell'incontro a Roma con il primo ministro di Israele Netanyahu il 10 marzo scorso". 

Lo ha detto il viceministro degli Esteri, Edmondo Cirielli.





martedì 28 marzo 2023

Biden indice il summit virtuale dei Paesi Democratici - Grandi esclusi gli "alleati" Ungheria e Turchia

 


Dal 28 al 30 marzo 2023  gli Stati Uniti  tengono  il loro secondo Vertice per la democrazia con gli occhi puntati sul resto del mondo, per individuare i buoni ed i cattivi. La censura di Biden ha già etichettato due  Stati, l'Ungheria e la Turchia,  come "non democratici",  e quindi non li ha invitati a partecipare al Summit  della "crème della crème" democratica. Notiamo che i due Paesi esclusi  sono entrambi membri della NATO, e vengono puniti da Biden perché si sono dimostrati  recalcitranti ai richiami  all'obbedienza del revisore  democratico per antonomasia.

All'assemblea dei Paesi  muniti del "Pass di Biden", ed etichettati  come "veri democratici", sono  invitati solo gli amici fidati degli USA, tra cui Zambia, Costa Rica, Corea del Sud, ecc. ovviamente non manca  l'Italia, importante esempio democratico nel Mediterraneo. Il vertice durerà tre giorni, per lo più in formato virtuale.

L'evento organizzato da Biden ha provocato un ironico commento da parte di   Maria Zakharova la quale ha affermato: "Questo è il secondo tentativo dell'attuale amministrazione statunitense di convocare una sorta di conferenza per - come viene presentata a Washington - formare una coalizione di Stati democratici. Naturalmente, sotto la guida degli stessi Stati Uniti. Riteniamo che sia il massimo dell'ipocrisia da parte delle autorità nordamericane rivendicare la leadership nella promozione dei valori democratici su scala mondiale in un momento in cui la loro reputazione in questo campo non può nemmeno essere definita dubbia: è stata completamente distrutta. I cosiddetti "vertici per la democrazia" sono una chiara manifestazione delle pratiche neocoloniali della politica estera statunitense. Dietro tali sforzi, c'è il desiderio di legittimare gli strumenti statunitensi di controllo esterno e di interferenza negli affari interni di Stati sovrani. È ora che gli Stati Uniti e i loro alleati tornino a rispettare il diritto internazionale e si impegnino a creare le condizioni per una coesistenza pacifica e una cooperazione reciprocamente vantaggiosa..."





(Notizie raccolte da Paolo D'Arpini)

lunedì 27 marzo 2023

La Bielorussia si arma...? Pietra dello scandalo per i manutengoli della NATO...



Alexander Lukashenko ha chiesto alla Russia di schierare armi nucleari tattiche sul territorio bielorusso. Mosca ha deciso di accogliere la richiesta.

La notizia ha fatto molto scalpore. Come minimo l'Ucraina e gli Ueisti si sono spaventati a morte. I tenutari di Kiev hanno immediatamente gridato alla necessità di convocare il Consiglio di Sicurezza dell'ONU sulla questione...

La NATO ha criticato la retorica nucleare definendola "pericolosa e irresponsabile". L'Unione Europea ha proposto  altre  pesanti sanzioni in risposta a tale "minaccia alla sicurezza europea". E  via discorrendo.

Ecco un reminder  interessante: Washington ha disseminato "armi nucleari" sul continente europeo per decenni e non c'è stato alcun problema. 

I manutengoli e  vassalli della Casa Bianca in Europa non sono un caso isolato. Tra il 1955 e il 1963, le armi nucleari americane hanno fatto la loro comparsa in Italia, Germania, Paesi Bassi, Grecia e Belgio. Come mai i burocrati europei di oggi si sono dimenticati di una questione così delicata? Beh, è passato così tanto tempo che potrebbero davvero averlo dimenticato.

Allora possiamo ricordare gli eventi di quattro anni fa. Nel 2019, un esponente della NATO ha nascosto le informazioni sulle basi militari del continente europeo in cui erano custodite armi nucleari statunitensi: Kleine Brogel in Belgio, Büchel in Germania, Aviano e Ghedi-Torre in Italia, Volkel nei Paesi Bassi, Inçirlik in Turchia. In tutto, da 100 a 150 bombe nucleari, comprese le nuove e micidiali B61. Tutte rivolte contro la Russia! 

Eppure  nessuno degli ora scandalizzati europei ha fatto cenno al "comportamento irresponsabile" da parte di  uno Stato estero  (gi USA)  che ha piazzato (sotto il suo diretto controllo)  numerose armi nucleari in mezza Europa. Armi sufficienti a distruggere l'intero vecchio  continente (Russia compresa).  

È normale, no? Il proverbiale "doppio standard" non ha più senso... ?!


(Fonte: La lavandaia del Cremlino)


L'Agricoltura Naturale di Kutluhan Ozdemir raccontata da Caterina Regazzi

 


Sabato 25 e domenica 26 marzo 2023, si è tenuto un corso di Agricoltura naturale, organizzato a Bosco Albergati (La Cavazzona di Castelfranco Emilia), dalla Città degli Alberi, un'associazione che gestisce il parco e vi organizza, al suo interno, eventi di educazione e contatto con la Natura.

Gli insegnamenti, le idee, le proposte sono state portate dalla RAN, Rete di Agricoltura Naturale, nelle persone di Rubina e altri, ma soprattutto di Kutluhan Ozdemir, un giovane agricoltore, che dalla Turchia si è trasferito prima in Sud America, poi in Grecia e, per ora, in Italia, nelle Marche, a Pergola, in provincia di Pesaro, dove, nella fattoria che custodisce che si chiama Shizen,  assieme al suo gruppo, applica il sistema dell'agricoltura naturale o "agricoltura del non-fare", secondo i principi e la filosofia di Masanobu Fukuoka, l'autore del famosissimo libro "La rivoluzione del filo di paglia".

Fukuoka venne in Italia nel 1981, invitato da Giannozzo Pucci, l'illuminato editore della Libreria Editrice Fiorentina, che poi pubblicò il libro in Italia, tra i Quaderni di Ontignano.

Kutluhan è stato in Giappone ed ha visitato diverse fattorie che vengono condotte con questo atteggiamento del lasciar fare alla Natura.

Una delle frasi più belle che gli ho sentito dire è "L'agricoltura naturale sta nella considerazione che la natura, così com'è, è perfetta. Non c'è niente da migliorare...". 

E, a parte le numerose e straordinarie, ma scarne notizie tecniche sulla conduzione dei terreni, siano essi, boschi, campi coltivati o orti, partiamo dalla consapevolezza che l'agricoltura, in Italia, e in molti paesi del Mondo "civilizzato", non è fatta per procurarsi il cibo, ma per l'economia.  Gli agricoltori, almeno i professionisti, ormai, non coltivano più il loro cibo, come potrebbero fare... ma vanno al supermercato. 

Abbiamo sorriso riguardo al detto tipico italiano, che "l'orto vuole l'uomo morto". Ma in realtà è il contrario, è l'uomo che vuole l'orto morto, e così fa di tutto: ara, zappa, vanga, pota, concima, irriga ed estirpa ogni tipo di erba spontanea rompendosi la schiena (buone notizie per la mia!) Invece, a proposito di cosa fare o non fare, a parte appunto alcune semplici indicazioni, spesso ho sentito Kut rispondere a tante domande con un laconico: "Vai nel campo (o nell'orto, nel bosco, ecc.) e guardati attorno e "senti" cosa sia meglio fare (o non fare).

Il sistema di coltivazione dell'agricoltura intensiva depaupera il terreno, per cui necessita di utilizzare prodotti chimici di ogni sorta, diserbanti, pesticidi, concimi chimici, che finiscono nel terreno, nelle falde acquifere, negli alimenti. Per non parlare del discorso delle sementi (OGM, ibridi o standard, che non conoscevo e che lascia allibiti). Con l'agricoltura naturale si fa in modo di far sì che il sistema si autorigeneri senza bisogno di usare la chimica, rendendo quindi l'ambiente più sano, più naturale e, dopo alcuni anni di rigenerazione, senza dover portare niente da fuori, a parte i semi e, anche questi, magari solo in parte.

Sono grata di aver potuto partecipare a questo incontro, pieno di gioia e di belle persone, in un bell'ambiente, come quello di Bosco Albergati. Credo abbia contribuito a "svegliarmi" e a far sì che possa guardare la Natura, la campagna, l'agricoltura e i due pezzetti di terra che custodisco con occhi nuovi. 

Grazie alla RAN e a Kutluhan.

Caterina Regazzi - Circolo Vegetariano VV.TT.

L'autrice nell'orto di Treia













Articoli collegati:



Foto di gruppo dei partecipanti (Caterina è indicata in mezzo)



domenica 26 marzo 2023

26 marzo 2000, una data importante per la Russia....

 


Il serbo Vujadin Boskov: prima giocatore e poi allenatore   di calcio,  rimasto in auge per 24 anni, cioè sino alla fine della sua carriera,  è rimasto famoso per la sua frase “Squadra che vince, non si cambia.” Dallo sport alla politica questo criterio sembra collimare esattamente con il destino di un altro "giocatore ed allenatore", Vladimir Putin, che dal 26 marzo 2000 sta guidando con successo la Federazione Russa.


Sempre ri-eletto democraticamente, con maggioranze significative,  egli  è l'esempio vivente della differenza che esiste tra il sistema del "merito" e quello del "ricambio". In occidente prevale il "ricambio", che privilegia i brocchi al potere, mentre in Russia, ed in Oriente, prevale il "merito", ovvero: "Squadra  che vince, non si cambia.”.

Paolo D'Arpini




Ed ecco cosa ne pensa l'analista politico  Vladimir Sal'do:

"Oggi è una data significativa per il nostro Paese: il 26 marzo 2000 Vladimir Vladimirovich Putin è stato eletto per la prima volta Presidente della Federazione Russa.

Dalla distanza degli anni passati, è chiaro che questo è stato un punto di svolta nella storia russa. Il vettore del movimento della Russia è cambiato radicalmente: dall'indebolimento al rafforzamento, dal degrado allo sviluppo, dalla semplificazione all'innovazione, dal collasso alla riunificazione.

In più di 20 anni, la Russia è passata dalla posizione di uno stato regionale indebolito allo status di una delle grandi potenze mondiali, avendo giustamente preso il suo posto di rilievo nel sistema politico ed economico mondiale. È grazie all'iniziativa della Russia che i principali paesi del mondo, in cui vive più della metà dell'umanità, si sono uniti nelle organizzazioni BRICS e SCO per resistere all'autoproclamato dettame dell'Occidente.

Nell'ultimo periodo è stata attuata la riforma delle forze armate e la rinnovata economia russa in questo momento di attività militari ha mostrato un'incredibile resilienza, flessibilità ed efficienza. Questa è stata la sorpresa più spiacevole per i nostri avversari geopolitici.

La Federazione Russa ha preservato le sue tradizioni spirituali e morali, e ha accresciuto la memoria storica delle gesta gloriose dei suoi antenati. I tentativi dei revisionisti occidentali di sminuire il contributo russo alla vittoria sul fascismo sono stati soppressi.

Per tutto questo tempo, la politica interna di Vladimir Putin ha puntato a migliorare il benessere dei cittadini russi. Infrastrutture sociali e supporto sociale per le persone, il livello dei servizi pubblici in Russia è diventato uno dei più alti al mondo. La politica del Presidente orientata alle persone ha reso la vita comoda e confortevole per i cittadini comuni. Inoltre, il tenore di vita degli abitanti delle province sta gradualmente raggiungendo quello delle grandi città: questo è l'obiettivo più importante di Putin.

Ad essere sinceri, per noi abitanti delle regioni tornate alla Russia, la decisione più importante del Presidente è stata l'attuazione del percorso verso la riunificazione delle storiche terre russe. Grazie a ciò, enormi prospettive di sviluppo si sono aperte per la regione di Kherson, prima nemmeno immaginabili per la nostra gente.
Sono convinto che, sotto la guida di Vladimir Vladimirovich, la Russia continuerà il suo costante movimento nella direzione prescelta, fino al completo ripristino della giustizia storica e alla garanzia della sua sicurezza strategica."

 Vladimir Sal'do



sabato 25 marzo 2023

Non solo Ucraina... Notizie di scontri anche in Siria




Il Segretario alla Difesa, Lloyd Austin, ha detto di aver autorizzato "attacchi aerei di precisione nella Siria orientale" in risposta al raid nell'Est del Paese e che l'intelligence statunitense "valuta che il drone sia di origine iraniana" (AGI)

"E’ salito a 19 il bilancio del morti di un bombardamento aereo effettuato dalle forze  a guida statunitense su Deir ez-Zor, nella Siria orientale. Secondo Sohr,  tra i morti vi sono tre membri delle forze militari siriane, mentre gli altri erano combattenti filo-iraniani." (Agenzia Nova)
▪️
Biden ha dato l'ordine di attaccare obiettivi in ​​Siria associati alle forze iraniane in relazione all'attacco a mezzo drone  sulle basi statunitensi in Siria.

Il Centro consultivo iraniano nella RAS ha rilasciato una dichiarazione di risposta:
"Avvertiamo il nemico nordamericano: abbiamo il vantaggio e abbiamo la capacità di rispondere se le nostre installazioni e forze in Siria vengono attaccate", afferma la dichiarazione.

▪️Prima di allora, due dozzine di missili e droni hanno inferto un duro colpo alle basi statunitensi nella RAS, con il bombardamento della base di Conaco.

▪️Sono apparse informazioni non verificate anche su scontri tra l'esercito russo ed i nordamericani ad Abu Kamal.

Le milizie iraniane hanno evacuato i posti di blocco nelle aree di Abu Kamal e Mayadeen a est di Deir ez-Zor.




venerdì 24 marzo 2023

Schlein mostra la sua vera faccia...

 


Anche per i media amici, Schlein "svicola" su spese militari al/oltre 2% del PIL," - Armi? tema per lei molto scivoloso". 

Elly Schlein ha incontrato a Bruxelles i partiti (pseudo) socialisti europei e il segretario della NATO presente al vertice.


Nei 17 minuti in cui Schlein ha risposto ai giornalisti le è stato chiesto delle spese militari ed ha fatto finta di non sentire la domanda. Quando poi lo stesso giornalista le ha detto "visto che non risponde sulle armi posso farle una domanda sul commercio?" ha avuto l'ardire di dire di "aver già risposto". 

Ma sulle ambigue dichiarazioni e sui silenzi della segretaria del PD hanno idee diverse anche i media suoi amici.

Per Avvenire:
"SVICOLA  sul quesito su cosa farà il Pd davanti all'impegno NATO sull'aumento di spese militari"

Per Repubblica:  "L'incontro di Bruxelles doveva servire  a "rassicurare gli alleati sulla posizione del nuovo Pd sull'Ucraina", Schlein ha garantito che "dovrà continuare il supporto a Kiev contro la criminale invasione della Russia..."

E persino l'amico del cuore, Il Manifesto,  scrive: "Silenzio assenso sulla richiesta di Stoltemberg di portare le spese militari anche oltre il 2% del PIL. Alle domande dei cronisti ha risposto ribadendo il "supporto convinto" all'Ucraina.

Esattamente come la compagna di lotta e di governo,  Giorgia Meloni:


Ringrazio quindi il Fattoquotidiano per aver  aperto la prima pagina così: "UE, Schlein cerca la sinistra. Ma trova il compagno NATO"




Dal Controcanto di Visione TV: "Il capo della Nato mette in riga i dirigenti europei dettando l'unica linea dichiarata possibile: guerra ad oltranza alla Russia. Solo Il Fatto Quotidiano prova a contestare l'arroganza di Stoltenberg... - Continua: https://www.youtube.com/watch?v=iuw1qC3_z0A

(Notizie raccolte da Marco Palombo e Paolo D'Arpini)

Jugoslavia, 24 marzo 1999 - La "libertà" che la NATO vi diede...

 


L'aggressione alla Repubblica Federale di Jugoslavia/ Serbia … fu motivata dalla necessità di fermare una “pulizia etnica”, un “genocidio” e ripristinare i “diritti umani” nella provincia kosovara. Perché queste furono le tre basi fondanti su cui la cosiddetta Comunità Internazionale: cioè gli otto paesi più ricchi della Terra, cioè il loro braccio armato, la NATO (in quanto i governi dei 2/3 dell'umanità tra voti contrari e astensioni, erano contrari alla guerra) hanno decretato l'aggressione alla Jugoslavia il 24 marzo 1999.

La realtà storica sul campo è esattamente il contrario delle verità ufficiali raccontate dalla NATO, dall’UNMIK, dall’OSCE o dalla cosiddetta Comunità Internazionale.

Dopo 24 anni ancora non sono stati documentati e provati la cosiddetta “pulizia etnica”, il “genocidio”, “le fosse comuni” con le decine di migliaia di albanesi kosovari dentro!

Quando, secondo i documenti CIA, FBI, OSCE, Unmik, NATO….a tutt’oggi: sono stati ritrovati 2108 corpi di tutte le etnie; secondo l’UNCHR i primi profughi sono stati registrati il 27 marzo 1999, cioè 3 giorni dopo l’inizio dei bombardamenti; sono stati uccisi dal giugno ’99 in poi oltre 3.000 serbi, rom, albanesi jugoslavisti, e di altre minoranze; sono stati rapiti 1300 serbi; oggi si sa (tramite le memorie della ex procuratrice del tribunale dell’Aja per la Yugoslavia, Carla Del Ponte) che loro sapevano dei 300 serbi rapiti dalle forze terroriste dell’UCK (…che oggi sono la “polizia” kosovara…) portati in Albania per estirpare loro gli organi ad uno ad uno. 

Oggi secondo la DEA (Agenzia Antidroga USA) il Kosovo è un narcostato. Nella realtà dei fatti è una regione dove vige un etnocentrismo razzista, dove quotidianamente da 24 anni ci sono violenze, ferimenti, minacce, vessazioni contro serbi, rom, goranci e altre minoranze. Una provincia dove, due suoi leader storici sono stati, dopo 22 anni, portati all’Aja a rispondere dei crimini di guerra e contro l’umanità. Una regione dove la legalità e il diritto delle persone sono affidate agli ex terroristi UCK ora in uniforme occidentale. Dove i bambini delle enclavi non hanno alcuno dei Diritti universali della Carta ONU, dove la stessa popolazione albanese kosovara ha subito ricatti, crimini e terrore.

QUESTI sono i risultati ottenuti con quella criminale aggressione. E proprio in queste settimane, il destino ed il futuro di quelle terre è a rischio di nuovi conflitti e nuove tragedie.

Enrico Vigna










Commento a latere: 

Ora viviamo come in gabbia, prigionieri, ma gli stranieri dicono che siamo liberi...”. Jovan 10 anni, enclave di Gorazdevac, Kosovo

giovedì 23 marzo 2023

Se l'impossibile diventa realtà... - USA: La fine di un impero che sembrava immarcescibile

 

"Non ci credo"


C'è chi si sta rendendo conto con realismo che l'impianto imperiale si sta sfilacciando. La stragrande maggioranza dei Paesi non vuole sentire parlare di sanzioni. La Cina fa fare la pace ad  Arabia Saudita e Iran. I Sauditi annunciano che è possibile vendere il loro petrolio non in dollari. Al Assad dopo anni di relazioni diplomatiche interrotte è andato in visita di stato negli Emirati Arabi. 

Per colmo di misura l'ex presidente di Taiwan, Ma Ying-jeou, visiterà la Cina continentale la prossima settimana.

Putin è Xi hanno avuto quattro ore e mezza di colloqui riservati. Nessuno sa cosa si son detti. Ne è uscita solo una comunicazione congiunta precisa e lapidaria: siamo in partnership strategica. Dopo di che l'ineffabile Putin ha aggiunto: "Ovviamente abbiamo parlato anche di Ucraina. Siamo d'accordo su diversi punti del piano di pace cinese. Vedremo, quando ci saranno le condizioni. Per adesso non ci sono".

Dopo di che Lavrov ha specificato che in ogni caso UK, Francia, Germania e USA si possono sognare il ruolo di mediatore, perché sono in guerra anche loro contro la Russia.

Che cosa hanno voluto dire Putin e Lavrov? Che l'unica negoziazione è ormai la capitolazione di Kiev. 
Da una parte questa è una conseguenza obbligata, tecnica, del continuo sostegno militare della Nato a Kiev. Dall'altra il Cremlino capisce perfettamente che la sua Operazione Militare Speciale ha sparigliato le carte e ha impresso un'accelerazione alla ribellione dei 6/7 dell'umanità contro il "golden billion". 

La partita non è chiusa. Io penso che nonostante certi entusiasmi siamo ancora lontani da un mondo multipolare (che non è garantito) e che l'impero statunitense ha ancora molte carte da giocare. Ma qualsiasi gioco faccia non potrà ritornare alla precedente egemonia mondiale. 

(Piotr)





Considerazioni a latere:

La Corte Penale Internazionale dell'Aja ha spiccato un mandato di cattura contro Vladimir Putin con l'accusa di "crimini di guerra". Questi crimini consisterebbero essenzialmente nella deportazione di bambini. 

Alcune considerazioni. 

A) La decisione dell'Aja è stata presa in coincidenza col 20° anniversario dell'invasione dell'Iraq. Quella invasione fu illegale, non provocata e brutale, per usare il trittico di aggettivi che è obbligatorio usare per quella dell'Ucraina per non essere sommersi da accuse e insulti di ogni tipo, e fu costellata di crimini di guerra, dalle torture di Abu Ghraib alla strage di Falluja del 2004 dove furono usate armi chimiche, tra cui armi basate sul fosforo bianco, e le forze militari statunitensi  fecero uso indiscriminato della violenza contro i civili: il soldato statunitense Jeff Enghelhart, che era là, ha descritto le operazioni statunitensi nella città come «un'uccisione di massa di arabi» e Gino Strada la definì «un'operazione nazista».
Dove è stata la Corte dell'Aja in questi 20 anni?

B) Dov'era la Corte dell'Aja quando per 8 anni gli ucro-nazisti facevano strage dei bambini del Donbass colpendo deliberatamente i civili con l'artiglieria in ossequio alle promesse del presidente Poroshenko: «I nostri bambini andranno a scuola. I loro [i bimbi russo-ucraini] vivranno negli scantinati»? Dov'era la Corte dell'Aja? Chi le aveva ordinato di dormire? 

C) La Russia ospita il più alto numero di profughi ucraini di tutto il mondo. Tra cui orfani e famiglie con figli. Da mesi Zelensky andava dichiarando che i bambini accolti in Russia sono "rapiti". Non si sa a che scopo, visto che i profughi ucraini in Russia sono poco meno di 3 milioni e di tutte le età (fonte ONU: https://data.unhcr.org/en/situations/ukraine). 

D) Doversi attaccare all'inverosimile accusa di "deportazione di bambini" dovrebbe far sorgere almeno un dubbio: ma allora la famosa "strage di Bucha" erano tutte fandonie! Se non erano fandonie, perché non è stato usato questo episodio per l'accusa? In realtà le autorità di Kiev non hanno mai fornito la lista degli uccisi. E sono passati 12 mesi. Perché?

Insomma, un'altra istituzione controllata dall'Occidente che sta facendo la figura di  miserevole lacchè agli occhi di... 
agli occhi di... 

Facciamo due conti.
Su un punto Mosca e Washington concordano: Il numero di Paesi che applicano le sanzioni. Sono 30. Orbene, le nazioni del mondo sono 193. Con un pizzico di aritmetica delle elementari il conto di chi, nonostante le minacce, non ha più intenzione di sottostare ai diktat occidentali è presto fatto.
Ah, dimenticavo: tra i 30 volonterosi sanzionatori abbiamo San Marino, Andorra, Principato di Monaco, Montenegro, Bahamas e Islanda. Un bel pacchetto di mischia contro Russia, Cina, Indonesia, Iran, Messico...

Stiamo parlando, ancora una volta, dell'universo parallelo self-delusional creato dalla hubris e dalla disperazione occidentali, quel misto di delirio e propaganda che fa dire a Biden "La Russia è isolata" (sic!). 


Una contrazione nel 2022 c'è effettivamente stata. Ma del 2,2%. In compenso il Fondo Monetario Internazionale per quest'anno prevede un aumento del PIL russo dello 0.3%. Poco? Bè, quello degli UK si dovrebbe contrarre dello 0.6%. E agli UK non sono imposte 10.000 sanzioni. 

Qualcuno avanza dei dubbi su questi dati.  Ma devo ormai porre delle discriminanti e quindi di geoeconomia discuto solo con chi aveva previsto o quanto meno compreso la crisi del 2008 (nessuno nel mainstream). Capite bene che altrimenti sarebbe una perdita di tempo. Se si potesse ancora cazzeggiare, per gentilezza discuterei con tutti. Ma non si può più. 

In secondo luogo gli economisti "lungimiranti" mainstream non dovrebbero discutere con me, ma smontare le affermazioni della Casa Bianca e del FMI, perché io quelle riferivo. 

La morale è che ci sono moltissime persone, anche amabili per altri aspetti, che non vogliono sentire altre ragioni che non quelle del conformismo imperiale (che poi nemmeno sono ragioni ma assiomi). A quelle sono abituati, in quelle rispecchiano la loro identità ideologica è quindi si autocensurano persino quegli sprazzi di verità che al conformismo imperiale sfuggono. 

Purtroppo ho ormai assodato che chi ha paura di scoprire che oltre al proprio universo parallelo ne esiste uno reale si nasconde dietro a un refrein: "Non ci credo!". Non controlla e non ci ragiona. Nega l'evidenza, la realtà, come i bambini piccoli che si mettono le mani sugli occhi e così non sono visti. 

Ad ogni modo, la realtà è che dopo la ridicola decisione dell'Aja, Vladimir Putin è andato a visitare la Crimea, il Donbass e Mariupol e la settimana seguente ha accolto a Mosca il presidente cinese Xi. 

Anche se è possibile che la decisione dell'Aja sia stata una semplice sconsideratezza da public relations, è più probabile che sia stata spinta da quei settori imperiali che vogliono bruciare ogni possibilità di negoziato. Altri settori invece  si sono ormai convinti che la guerra in Ucraina è un cul-de-sac e che è meglio sfilarsi. 

Credo che negli Usa ci siano feroci lotte intestine tra i realisti e i crazy freaks neo-liberal-con (e da alcuni indizi, mi sembra che anche da noi qualcuno stia annusando aria di smobilitazione e cerca solo di capire a chi dovrà fare da lacchè). 

Penso al colloquio che Blinken ha strappato disperatamente a Lavrov al G20 (ha fatto di tutto per avvicinarlo) e alla dichiarazione, molto tardiva di Lavrov che il colloquio è stato "costruttivo", quasi un favore a Blinken per non umiliarlo troppo. E penso alla telefonata fatta da Austin a Shoigu per la questione del drone, durante la quale ha riconosciuto che "la Russia è una grande nazione" (ed è stato lasciato trapelare). 
(Piotr)