mercoledì 11 marzo 2020

Geolocalizzazione ....o biofascismo?


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Stiamo vivendo uno Stato di Eccezione nel quale i normali strumenti giuridici saltano, giustificando d’ora in poi qualunque cosa senza via d’uscita. Potrebbero chiudere anche internet, vietare l’uso dei contanti perché infetti, rendere obbligatoria la geolocalizzazione. Si tratta di una nuova forma giuridica rispetto alle democrazie liberali uscite fuori dalle costituzioni di prima generazione. Siamo ormai una società di cyborg collegati attraverso dispositivi cellulari: il corpo umano viene controllato fin dentro ai suoi più intimi dettagli, attraverso i big data e l’utilizzo dei trojan di stato. È l’era della biopolitica, come diceva su Byoblu Paolo Becchi qualche giorno fa.  Ma, secondo Ugo Mattei, professore di Diritto Internazionale e di Diritto Civile, si potrebbe anche chiamare “Biofascismo”. Chi dorme in democrazia si risveglia in una dittatura. Tutto il potere è passato alla scienza: quando la scienza sostituisce la politica, la risposta può essere soltanto tecnologica.
Dobbiamo stare compatti e sostenere l’unico avamposto del pensiero critico, Byoblu, mai come ora a rischio di essere definito eretico e di scomparire dai radar delle fonti di informazione. Questo il succo di mezz’ora di chiacchierata con il noto giurista e docente internazionale Ugo Mattei.


La dittatura è servita, ma dalla direzione più impensabile e nella forma più imprevedibile: vale a dire nella forma di un piccolissimo, minuscolo virus, del quale non esiste il vaccino (o forse sì; ma finora non è saltato fuori), che non si sa neppure da dove sia arrivato (dalla Cina?, oppure c’era già, in Europa, da almeno un anno?) e soprattutto che non si sa se sia arrivato per vie naturali o artificiali, se dobbiamo ringraziare la natura o i servizi segreti dello Zio Sam, così inclini, da vari decenni a questa parte, a vedere armi di distruzione di massa dappertutto, tranne che in casa propria, dove è certo che non solo esistono, ma vengono anche tirate fuori e adoperate ogni volta che ciò appaia loro utile e necessario. Quel virus è stato il tombino dal quale la dittatura è sbucata fuori e ha conquistato la fortezza, praticamente senza colpo ferire, anzi, spesso con l’approvazione della gente, la quale, semplicemente, non ha saputo riconoscerla come tale.



Adriano Colafrancesco  adrianocolafrancesco@gmail.com

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