sabato 9 novembre 2019

Segre, la commissione con una missione condizionata - Della serie "Dagli amici mi guardi Iddio che dai nemici mi guardo io..." - Postulato di Giuseppe Bracchi

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Sinistri segnali giungono da Roma dopo l’approvazione della mozione di Liliana Segre avvenuta il 31 ottobre scorso e a seguito della quale sì è formata la cosiddetta Commissione straordinaria Parlamentare Segre/Cirinnà, finalizzata, a dire degli ideatori, a contrastare il fenomeno dell’antisemitismo, del razzismo, della xenofobia, dell’islamofobia e di ogni altra forma di violenza e discriminazione di genere o legata all’orientamento sessuale.
Una commissione che ricalca, guarda caso, quella istituita tempo fa dal Presidente della Camera Boldrini e detta “Jo Cox”, una sorta di guardiana contro tutti coloro che non si adeguerebbero al politicamente corretto e all’attuale pensiero unico dominante. Così che ad esempio, definire la sodomia una perversione, come in verità è, significherebbe istigare all’odio verso coloro che la praticano; oppure avere pareri contrari contro una immigrazione scellerata ed incontrollata, in difesa dei confini e dell’identità nazionale vorrebbe dire schierarsi dalla parte del sovranismo ed attizzare il fuoco del risentimento nei confronti degli immigrati.
Insomma una Commissione che vuole tenere in mano l’universo mondo, formulando pareri etici attraverso la bocca di saggi (così li definisce la Boldrini, sic!!!), con lo scopo di contrastare la diffusa ignoranza di cui sarebbe vittima l’inconsapevole uomo della strada, quel popolo degli abissi prigioniera del mito platonico della Caverna.
Secondo me, invece, simili Commissioni puzzano parecchio di repressione del dissenso. Mi fanno venire in mente quei romanzi di George Orwell, dalla Fattoria degli animali a 1984, società dove regnano cupi e sinistri personaggi intenti a elaborare attraverso il Ministero della Verità informazioni e propaganda di regime, e a reprimere gli psico reati. Chissà che un giorno qualche dissidente non si ritrovi alla porta dei poliziotti pronti a prelevare il meschino come nel kafkiano romanzo Il Processo?
Fantapolitica? Può darsi. Ma Anatoly Koriaghin, dissidente dell’ex URSS, psichiatra recentemente scomparso, potrebbe illuminarci molto attraverso i suoi saggi, sull’uso incontrollato della psichiatria come strumento di repressione del dissenso sotto i vari e trascorsi regimi comunisti. E così, per esempio, tra i tanti propositi “anti” di cui si fregia la Commissione, non si parla affatto degli oltre ventimila morti causati dal solo regime comunista dell’URSS in settant’anni di bieca dittatura. Non si parla per esempio dei cristiani uccisi e perseguitati in 21 paesi extra comunitari, non si parla, come ha giustamente rilevato l’on. Giorgia Meloni nell’intervista rilasciata al quotidiano Avvenire, del terrorismo islamico, di quell’Islam al quale piacerebbe molto – a proposito di antisemitismo – distruggere lo Stato di Israele.
E proprio dal neo nato e rinato Islam turco arrivano altri sinistri segnali a proposito della messa all’indice nero di giornali italiani come Libero, La Verità, il Giornale, Il Foglio e di giornalisti come Marcello Veneziani con il pretesto di una inesistente islamofobia italiana. Gli autori? Una certa Fondazione con sede ad Ankara, le cui cervellotiche argomentazioni sono state anche finanziate con i soldi della Comunità europea. Meglio: con i nostri euro! Mi piacerebbe molto sapere come si muoverà al riguardo il nostro Ordine nazionale dei giornalisti, a tutela della dignità e della libertà dell’informazione, specie se certi pareri arrivano da un paese come la Turchia dove i giornalisti dissenzienti sono soliti finire in carcere per le loro idee.
Fondazioni… Commissioni… Dio ci scampi e liberi da certi paladini  dell’anti”! Ha ragioni da vendere il Magistrato Carlo Nordio che, a proposito della Commissione Segre, ne ha denunciato “la genericità della formulazione del suo indirizzo, la molteplicità dei riferimenti giuridici internazionali cui si riporta, la stessa vastità dei suoi propositi e della sua ipotetica struttura ne rendono la sua funzione incerta, ai limiti dell’ambiguità”.
In buona sostanza e ricordando quanto già un filosofo ed intellettuale italiano come Benedetto Croce aveva ricordato sull’inutilità delle Commissioni parlamentari, non credo affatto che la Segre/Cirinnà/Boldrini servirà ad arginare le tante stupidità ed idiozie che circolano sulla Rete, a proposito dell’Olocausto come di altri orrori. Anzi giudico assai pericolosa ogni loro strumentalizzazione politica ed ideologica. Se davvero vogliano sconfiggere l’ignoranza, questa va combattuta con la cultura e la saggezza e non con le leggi penali, tanto meno con le commissioni parlamentari.
Giuseppe Bracchi




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