domenica 24 novembre 2019

Sardine e “impronta goebbelsiana” - Lettera aperta al sistema dell’informazione italiano


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Baro sistema dell’informazione italiano, appurata l’autenticità dell’iniziativa che riporto di seguito (*), denunciata solo da poche voci solitarie (**) simili alla mia, che si è spinta addirittura fino a sottolinearne l’inequivoca “impronta goebbelsiana”, mi chiedo, e ti chiedo, come tu faccia a tacere di fronte al sempre più evidente tentativo in atto, che questa rappresenta, di sopraffazione della società civile, da parte di neo-totalitarismi, rispetto ai quali impallidiscono, quasi giochi per dilettanti allo sbaraglio, quelli che li hanno preceduti nel secolo scorso!

 

Pensi davvero che assecondare un clima di terrorismo mediatico quotidiano attraverso

·         i continui richiami alla memoria dell’olocausto (del tutto gratuiti perché a nessuno servono, fatta eccezione dei pochi idioti sempre possibili, che in tal modo si rischia di riesumare) ,

·         la permanente denuncia delle tragedie del femminicidio e del bullismo (tanto denunciate, quanto evocate dalla denuncia stessa),

·         la martellante drammatizzazione dei fenomeni atmosferici, tipici della stagione autunnale (semplicemente accresciuti dai danni prodotti per via di decennali politiche infauste di mala gestione del territorio),

basti a intorpidire, fuorviandola e intimorendola, l’intelligenza e, con essa, lo spirito critico degli italiani?

 

Davvero pensi che non appaia ogni giorno più evidente l’uso strumentale delle notizie funzionali all’inganno e l’occultamento di quelle disfunzionali a un sistema intellegibile solo alla luce dell’incombente mondialismo prevaricatore che tutto minaccia e tutto vuol fagocitare!     

 

Rispondi, baro sistema, dove sei? ...di che cosa ti stai occupando?

 

Davvero ci siamo solo io e pochi altri a denunciare, in un documento tanto sciatto e privo di contenuti - se non quelli dell’aggressività e della violenza intimidatrici - il tentativo di creazione di un nuovo mostro da far partorire nelle doglie di una cittadinanza gravida di disillusione e mortificazioni del buonsenso e della verità? O ci sei anche tu?

 

Rispondi! Non lasciare che sia il silenzio la tua risposta. Sarebbe di sicuro la più tragicamente eloquente, se così fosse.

 

Leggi, medita e rispondi: “…la festa è finita, per troppo tempo vi abbiamo lasciato fare ….. adesso ci avete risvegliato e siete gli unici a dover avere paura ….. dobbiamo liberarci della vostra onnipresenza opprimente… non avete il diritto di avere qualcuno che vi stia ad ascoltare”.

 

E’ questo il nuovo verbo di rinascita democratico che sale dalle piazze d’Italia. E’ davvero questo il Manifesto che intendi sottoscrivere col tuo silenzio! Ripeto: Leggi, medita e rispondi.

 

Noi siamo qui che aspettiamo con fiducia notizie, grazie.


Adriano Colafrancesco - adrianocolafrancesco@gmail.com

 

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(*) IL MANIFESTO DELLE SARDINE  

http://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2019/11/il-manifesto-politico-delle-sardine.html


(**) Franco Caminiti - Il manifesto delle “sardine”, un misto di elucubrazioni e minacce
L’ho letto questo manifesto e ci ho trovato la stessa arroganza che ho percepito nell’atteggiamento di Greta Thunberg. Frasi minacciose e apocalittiche (Cari populisti, lo avete capito. La festa è finita.. ... avete tirato la corda... L’avete tesa troppo, e si è spezzata). E poi trutta una serie di rimproveri indirizzati a un mondo non meglio definito di populisti. (Per troppo tempo vi abbiamo lasciato fare...buttando tutto in caciara...Adesso ci avete risvegliato...siamo tanti e siamo molto più forti di voi...siamo centinaia di migliaia e siamo pronti a dirvi basta...noi siamo le sardine e adesso ci troverete ovunque...)
Un manifesto il cui linguaggio non supera il livello della scuola media, farcito di frasi inconcludenti, senza una logica di sintassi, in cui non mancano errori di grammatica. L’analfabetismo di ritorno è ben espresso in questo manifesto che non ha alcun valore politico se non un posizionarsi ‘contro’ senza nemmeno specificare contro chi. Ebbene non mi fa paura l’idea di un nuovo fascismo rappresentata da un Salvini, né l’estrema destra rappresentata dalla Meloni, quanto invece mi fa paura l’arroganza di questi ragazzi dalla splendida dentizione che si presentano sulla scena e tutto quello che sanno fare è sparare rimproveri non ben definiti e minacce fin troppo esplicite. (...avete il diritto di parola, ma non avete il diritto di avere qualcuno che vi stia ad ascoltare)! Frasi sconclusionate e senza senso, nessuna ideologia, nessun principio, solo l’arroganza di chi, grazie a una manifestazione riuscita pensa di essere già capitano di un esercito e che con questo possa imporre la sua legge. Non crediate che le sardine siano i nuovi 5 Stelle, non lasciatevi ingannare, sono anch’essi un ennesimo tentativo di distrazione di massa, di convogliare in un alveo di violenta-non violenza quella che potrebbe essere una vera spinta popolare, rivoluzionaria e rivendicativa. I 5 Stelle si sono sempre vantati di aver evitato con la loro presenza una guerra civile. Diminuito l’appeal dei 5 Stelle ecco che il ‘manovratore’ mette in campo altri pifferai magici. Ma fra i 5 Stelle e le sardine c’è un abisso.
Sì, mi fanno paura questi ragazzi, strumenti ignari nelle mani di qualcuno, figli dell’analfabetismo di ritorno, cresciuti negli agi e nelle comodità, che per farsi notare non trovano di meglio che prendere a schiaffi i propri padri.

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Video collegato: 
https://www.youtube.com/watch?v=xoJUoCGhwug&feature=youtu.be&fbclid=IwAR24o0GYxBPcylEUospzDqerf9eDdqtxht8HTcfIoJvDwW0N6SJ8RGnu7gw

2 commenti:


  1. Commento di Ferdinando Renzetti:

    "Stamane mentre passeggiavo solitario sotto la pioggerellina fine sulla spiaggia solitaria autunnale riflettevo tra me e me che chi ci capisce è bravo: friday for the future, extinction rebellion, black friday, sardine, populisti, sovranisti, sorosiani, gilet gialli, gretini, cinque stalle, pidioti, ecco come spiegare tutto questo a mia madre che ha 85 anni? Qualcuno sa dirmelo?..."

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  2. "Sono quel mare selvaggio che stai cercando,
    sono quel vasto spazio vuoto di cui sei andato alla ricerca per mille reincarnazioni.
    Sono un bambino seduto sulla spiaggia del tempo, che raccoglie conchiglie e pietruzze colorate...sono tremendamente soddisfatto. Non so chi sono perché non sono.
    Si, sono l’inizio di qualcosa di nuovo ma non l’inizio di una religione. Sono l’inizio di un nuovo tipo di religiosità, che non conosce aggettivi, ne confini; che conosce solo la libertà dello spirito, il silenzio del tuo essere, la crescita del tuo potenziale e, alla fine, l’esperienza del divino che ti appartiene non di un dio esterno a te – ma di un divino che trabocca dal tuo intimo." (Osho)

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