Piccolo promemoria per Matteo Salvini, salviniani vari e non:
1. Chi ha fatto cadere il governo giallo-verde è Matteo Salvini in data 8 agosto 2019 avviando la crisi quindi frasi come “traditori”, “ve ne pentirete” e simili vanno rivolte a lui e agli scalmanati che l’hanno convito a prendere una decisione così stupida;
2. La Costituzione vuole che il governo si crei come espressione di una maggioranza parlamentare, non dei sondaggi. E in parlamento i gruppi politici maggiori sono, nell’ordine, MoVimento 5 Stelle, Partito Democratico e Lega Nord;
3. Pensare che si possa andare al voto ogni volta che lo si ritiene conveniente in base ai propri sondaggi significa non avere idea di cosa sia amministrare degnamente un Paese;
4. Chi afferma che “questo Governo non è espressione popolare” è semplicemente ignorante, il popolo elegge il parlamento non il governo. Le ultime elezioni sono state le europee non le politiche. La volontà popolare quindi, per la composizione del parlamento italiano, è ancora quella del 2018 dove il M5S prese il 34% e la Lega il 17%;
5. Chi afferma che “se non avete paura degli italiani allora fateci votare” è doppiamente ignorante perché le Camere le scioglie il Presidente della Repubblica ed è lui a decidere quando.
Ignoranza, malafede e presunzione trascinano alcuni esponenti della politica a raccontare la storiella del popolo tradito e della democrazia violata significa proprio che la parte sana e ragionevole della società debba prendersi l’incarico di ristabilire la verità.
Oggi Salvini torna all’opposizione dove lui stesso ha deciso di stare. Un giorno verrà il suo momento? Può essere in democrazia, ma non è adesso ed è solo colpa sua.
Grazie Costituzione Italiana!
Francesco Foglia
P.S. A mio parere sbagliato è improprio è un sistema politico basato sull’insulto quotidiano e sulla demonizzazione degli avversari politici, come ci hanno purtroppo abituato tutti i partiti in questi ultimi anni. E per questo non sono affatto ottimista sui risultati che potrà ottenere questo governo, ma riconosco che se c’è una maggioranza che ha i numeri per governare è giusto (e perfettamente legittimo) che ci provi