lunedì 10 giugno 2019

THC. La modica quantità... e "l'efficacia drogante"!


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A parte la follia demente del proibizionismo (ai cui fautori auguro di andare all'inferno e rimanerci, in base ad una serie di gravi motivi troppo lunga per essere qui citata), i giudici della Suprema Corte alla fine di maggio hanno prodotto un ulteriore mostro giuridico, peraltro di una tipologia tristemente già nota.
Introducendo il concetto imprecisato di "efficacia drogante" non ne hanno specificato i termini, men che meno quantitativi.
Sembra di essere tornati ai tempi della vaghissima "modica quantità".
Che cosa significa?
Un grammo?
Dieci grammi?
Cento grammi?
"Signor giudice, è vero, a casa mia c'erano 365 grammi di cannabis. Ma si tratta della mia scorta annuale, per il modicissimo quantitativo di appena un grammo al giorno. E poi, scusi, c'è anche mia sorella, mica posso lasciarla sfornita".
Il ragionamento è ineccepibile: nessuno potrebbe accusare di ubriachezza molesta un tale che abbia una cantina ben fornita, dalla quale estrarre ogni giorno una buona bottiglia da mettere in tavola per la convivialità familiare.
E se il criterio vale per l'alcol deve valere anche per il Thc.
Accettereste come norma del codice stradale "È vietato correre"?
Che cosa significa "correre"?
"Limite di velocità 110 km/h" è una norma chiara: oltre il limite sei in contravvenzione, al di sotto no.
Invece "correre" è una dicitura vaga, preda di qualunque arbitrio interpretativo.
Col che andrebbe in malora il principio di certezza (almeno formale) del diritto.
Questo esattamente accade con l'ipocrita vaghezza di concetti ascientifici come "modica quantità", "uso personale", "effetto drogante".
Il giudice deve applicare la legge, ma la legge non dice cosa fare, ed automaticamente il giudice si trova ad esercitare l'arbitrio personale, dal quale l'imputato non ha modo di difendersi per inesistenza dei precisi termini necessari a farlo.
La sentenza della Corte è una emerita schifezza che grida vendetta al cospetto di dio e degli uomini giusti.
Una vergogna giuridica.
Si può convivere pacificamente con uno stato così?


Vincenzo Zamboni

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Mio commentino: "Per restare in tema consiglio la lettura del "divertente" libro di Michael Pollan: "La Botanica del desiderio" di cui qui una mia recensione: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2017/05/12/giardino-terrestre-le-piante-psicoattive-da-la-botanica-del-desiderio-di-michael-pollan/" (Paolo D'Arpini)

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