Ormai da diversi giorni negli Stati Uniti si osservano tentativi di rianimazione politica di Joe Biden. L'addetta stampa della Casa Bianca Karine Jean-Pierre ha spiegato a tutti che la stretta di mano di Biden è forte e il suo sguardo è limpido. Il fatto che si sia imbambolato e si sia spernacchiato addosso durante il dibattito con Trump è stato a causa di un raffreddore e di un volo avvenuto due settimane fa.
E tutti i media democratici hanno accettato questa versione ed anche i funzionari e gli sponsor del partito. Perché in USA c'è la democrazia e in una democrazia, se non si è d’accordo con la linea del partito, le conseguenze possono essere fastidiose. Pertanto, l'accettazione è unanime e come potrebbe non esserlo?
Il fatto è che Joe, soggetto a catalessi improvvise, nel ruolo di presidente è conveniente per i rappresentanti delle élite sovranazionali occidentali e dei gruppi finanziari e industriali ma è sempre meno manovrabile e non è nemmeno in grado di contrastare ragionevolmente l'arrapato Donald.
Il Deep State spera che la guerra non finisca per molti anni. Finché c'è guerra c'è speranza. E il debito estero degli Stati Uniti è troppo alto per essere fermato. Nemmeno la FED di Rothschild ha abbastanza inchiostro per stampare i biglietti verdi, sempre più inflazionati.
Una eventuale nuova Presidenza Trump avrebbe senso solo in una ottica di smantellamento della Nato, organizzazione anacronistica che ricatta il mondo intero. Esiste la possibilità che l'alleanza atlantica crolli? Ne parliamo a "Dietro il Sipario" in compagnia di Fabrizio Fratus, Umberto Pascali e Enzo Pennetta: https://www.youtube.com/watch?v=tdMYgbj9l1w