Il 21 e 22 maggio 2021 si svolgerà a Roma il Global Health Summit, evento organizzato dall'Italia e dall'Unione Europa. Le giornate sono state lanciate molti mesi fa, ma i primi e unici dettagli del Summit sono stati diffusi a inizio aprile. L'evento si svolgerà quasi completamente in videoconferenza, l'unica presenza prevista è quella di Ursula von der Leyen che approfitterà del viaggio a Roma anche per parlare di Palestina con il cardinale Parolin.
Per contestare questo evento sono previste a Roma due mobilitazioni.
La prima, venerdì alle 15 in Piazza San Pancrazio, a Monteverde, nei pressi di Villa Pamphili. Sarà presente un ampio arco di forze sociali e politiche, e la manifestazione interesserà prevalentemente attivisti laziali. I presenti andranno da Sinistra Italiana, Medicina democratica, ai movimenti per l'abitare, i sindacati di base, i comitati che si interessano della salute e partiti, PaP, Prc, etc.
La seconda manifestazione è nazionale, si da appuntamento in Piazza della Repubblica alle 14 e arriveranno partecipanti da tutta Italia. Questa protesta è stata lanciata da Potere al Popolo, Rifondazione Comunista, altre forze politiche e sociali della sinistra, locali e nazionali. Al momento l'arco delle adesioni è meno ampio e plurale, ma speriamo che un grande successo dell' iniziativa di venerdì convinca molti a bissare l'impegno il giorno successivo.
Per lanciare la contestazione di venerdì 21 il collettivo Militant e altri collettivi comunisti hanno manifestato alla sede romana della Pfizer, calando dal tetto dell'edificio uno striscione per la sospensione dei brevetti sui vaccini anti Covid e nel comunicato che illustrava l' iniziativa hanno scritto della contestazione al Global Health Summit come una prima tappa delle contestazioni che nel 2021 porteranno al G-20 di Roma a fine ottobre.
Speriamo davvero che parta un percorso comune, che unisca un fronte ampio e plurale su tutti i temi cruciali, che tra loro sono legatissimi e non vanno affrontati separatamente.
Tutto questo non è scontato, gli appuntamenti previsti sono anche troppi. A quelli del G-20 si aggiungono il decennale dei referendum su acqua pubblica e nucleare, il ventennale di Genova, e l'appuntamento giovanile mondiale sul clima a fine settembre, a Milano.
Un passo alla volta, e questo fine settimana ci interessiamo al summit sulla salute senza dimenticare la Palestina, che sarà sicuramente ricordata nei cortei con molte bandiere.
Marco Palombo
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