Rischi
di guerra. Il Capo di Stato maggiore russo Gerasimov ha sottolineato la
minaccia di conflitti militari
In
un simposio internazionale, dove
erano presenti 150 addetti militari delle missioni diplomatiche di 70
paesi, tenutosi a
Mosca in dicembre, Valery Gerasimov, Capo di Stato Maggiore Generale
delle Forze Armate della Federazione Russa, nonché Primo Vice
Ministro della Difesa e Generale dell’Esercito,
ha
parlato di una possibile preparazione della NATO per un conflitto
militare. In
particolare
della possibilità di operazioni militari contro la Russia
Durante
il suo intervento, Gerasimov ha fatto notare, che ancora oggi nelle
documentazioni di Bruxelles, la Russia viene definita un avversario.
Analizzando
e osservando l’attuale e costante attività delle forze militari
dell'Alleanza e lo svolgimento di certi tipi esercitazioni, si può
ipotizzare che questo attivismo è fondato su strategie militari dei
paesi della NATO verso la Russia. Il re-dispiegamento di truppe
a est, violando gli accordi precedentemente stabiliti, nonché la
promozione attiva della politica di "aggressione della Russia"
possono indicare l’avvio un conflitto in preparazione.
Il
generale ha osserva che tali azioni da parte della NATO non fanno che
aumentare le tensioni generali e anche indebolire la sicurezza nelle
aree di contatto tra alleanza e Russia. Anche lo spazio si è
trasformato in un campo per operazioni militari, insieme a terra,
mare, aria e cyberspazio. Secondo lo stato maggiore, ciò è
stato fatto con l'obiettivo di garantire una posizione di dominio
occidentale dello spazio.
La stessa richiesta di aumenti dei
finanziamenti per l'industria
della difesa dei paesi membri della NATO, indica la minaccia di
conflitti militari. In meno di quattro anni, la spesa per la
difesa dei paesi NATO è stata aumentata di 130 miliardi di dollari,
quindi aumenterà esponenzialmente nei prossimi quattro anni di altri
400 miliardi di dollari.
Sulla
base di queste considerazioni Gerasimov ha pubblicamente espresso
l'opinione che sia in corso una preparazione finalizzata a un
conflitto militare con la Russia.
Questi
in sintesi i punti chiave del suo discorso, relativi a come
la Russia è pronta alla sua difesa:
-
"Dall'inizio di
dicembre, i nostri sistemi
laser Peresvet, sono stati in
allerta nelle aree posizionali dei sistemi mobili missilistici
intercontinentali con il compito di coprire le loro operazioni di
manovra."
-
"La creazione del sistema
missilistico Avangard con un missile balistico intercontinentale
dotato di una testata nucleare con aliante ipersonico è terminata."
Missile
nucleare ipersonico Avangard
-
"Il primo reggimento
missilistico armato del sistema di difesa collaudato nelle
esercitazioni militari Tsentr-2019, con Cina e India,
entrerà presto in servizio di
combattimento."
-
“Il sistema missilistico dell'aviazione Kinzhal con un missile
ipersonico, è in servizio di combattimento sperimentale. Questi
missili sono stati lanciati su campi di addestramento in varie
condizioni climatiche, compreso nell'Artico. Allo stesso tempo, è in
fase di sviluppo una rete di campi di aviazione che amplierà la
geografia dell'applicazione di questo sistema."
Missile
ipersonico Kinzhal
"Le
nostre forze armate sono attualmente in grado di garantire
pienamente la sicurezza della navigazione nelle acque della rotta
del Mare del Nord , rendendo superflua
la presenza di navi da guerra di altri paesi in questo corridoio
marittimo. In futuro, abbiamo in programma di migliorare il
sistema di difesa aerea nella zona
artica, aumentando la capacità di controllare lo spazio aereo
sull'intera rotta del Mare del Nord."
Nuove
navi della Flotta artica
“Sono in corso
test sugli aerei
Su-57 di
quinta generazione. Sono stati testati una seconda volta in
Siria, dove hanno completato con successo tutti i compiti previsti.
"
Sukhoi Su-57
"Il
presidente russo Putin ha approvato l'attuale versione del documento
approvato alla fine del 2014, relativo a una nuova
Dottrina militare della Russia e delle sue nuove strategie.
Questo in conseguenza dei nuovi eventi verificatisi nel mondo, che
hanno portato all'emergere di nuovi
pericoli e
minacce militari".
Questi
i punti salienti, estremamente indicativi del livello di tensioni
globali e pericolosità della situazione, ma anche indicativi e
chiari, netti, dell’approccio allo scenario di nuova guerra fredda,
da parte della Russia. Una posizione tutt’altro che remissiva o
intimorita, al contrario una posizione di riconquistata potenza
militare sufficiente a non farsi sottomettere e a rendersi alleato di
qualsiasi paese e popolo che non intende sottomettersi e difendere la
propria indipendenza e sovranità nazionali. Dalla Siria all’Iran,
dal Donbass alla Serbia, dal Venezuela a Cuba, dai paesi africani
alla Libia, dal Libano allo Yemen e così via.
Affermazioni
che hanno sorpreso gli esperti internazionali perché pronunciate da
un uomo di poche parole che appare di rado in pubblico ed
estremamente parco di dichiarazioni pubbliche. “Gerasimov
un generale e un militare dalla radice dei capelli in giù”,
così è stato descritto da S. Shoigu, ministro della Difesa russo.
Ad
una domanda se i comandi militari russi vedono una potenziale
minaccia di guerra a breve, Gerasimov, ha affermato che Mosca non
vede "nessuna condizione preliminare per una guerra su vasta
scala", ma, ha aggiunto: “…la
pressione occidentale sulla Russia potrebbe innescare "situazioni
di crisi" che potrebbero sfuggire al controllo, e provocare un
conflitto militare disastroso”.
"Credo che tutte le attività di uno Stato Maggiore dovrebbero essere finalizzate al raggiungimento dell’obiettivo principale: mantenere la capacità di combattimento delle forze armate", una sua famosa dichiarazione.
Valery Gerasimov, nato nel 1955 da una famiglia operaia a Kazan, una città
a circa 800 km a est di Mosca, dove ha studiato all’Alta Scuola
militare per i mezzi corazzati. E’sposato e ha un figlio.
Dopo
aver scalato i vertici militari
tra
le file delle divisioni corazzate dell'Armata Rossa in distacchi in
tutta l'Unione Sovietica, prestò poi servizio, come comandante della
58a Armata nel Caucaso settentrionale, combattendo nella guerra in
Cecenia. Dopo aver servito come capo delle forze armate
nell'estremo oriente russo e nei distretti militari intorno a San
Pietroburgo e Mosca, Gerasimov è entrato nello stato maggiore in
qualità di vicecapo.
A
cura di Enrico Vigna, gennaio 2020