lunedì 24 dicembre 2018

Natale immaginario, da calendario


Risultati immagini per gli dei nati il 25 dicembre


Il mistero è talmente parte del nostro vivere quotidiano che sta persino nelle nozioni più semplici e di tutti i giorni: il mistero dello spazio, il mistero del tempo, il mistero dell’essere e della sua antitesi, il non essere. Tutte cose che sembrano a ciascuno, di primo acchitto, chiarissime, ma che, appena provi ad esaminarle, diventano, come in effetti sono, oscure e impenetrabili.


E allora la domanda giusta è: “Dio esiste, o siamo figli di un imperscrutabile caos cosmico del cui senso non verremo mai a capo?”. Qui sta il dilemma, non trovi?

Per dirla meglio, ossia per rispondere meglio e con voce più autorevole della mia: “Taluni sono turbati dal fatto che non si possa provare scientificamente l’esistenza di Dio. Ma dobbiamo veramente accendere la candela per vedere il sole?” (Werner von Braun).

Già: proprio cosi! E per fortuna nostra il 25 dicembre di ogni anno, nel caos cosmico, fisico e temporale nel quale siamo immersi, si colloca la ricorrenza dell’avvento della figura di Gesù di Nazaret.

Un tipo strano, a pensarci bene, che camminava sull’acqua, comandava alle onde del mare, sfamava migliaia di persone con pochi pezzi di pane, guariva i malati con le sole parole o al massimo un po’ di saliva, resuscitava i morti e, alla fine, persino se stesso! .....pura follia (?)!

E’ ben per questo, per tutte queste cose, che, mentre io scrivo (e tu leggi), corre l’anno 2018. Sembra una cosa irrilevante e scontata, infatti, ma se, come dovuta precisazione, si aggiungesse al numero dell’anno il riferimento opportuno del “d.C.”, salterebbe subito all’occhio che non siamo in un 2018 qualsiasi, deciso a capocchia un bel giorno da non si sa chi. Siamo duemila e diciotto anni dopo l’avvento nel mondo della figura di Gesù di Nazaret.

E con buona pace di chi accampa i diritti di altre calendarizzazioni, un fatto è certo: il calendario Gregoriano, quello che fissa il “turning point” delle storia dell’umanità, è quello insindacabilmente più diffuso e in uso, per convenzione, nel mondo intero. 

E allora, la domanda ancora più giusta è: “ma chi è realmente Gesù?” Una figura immaginaria, a bella posta inventata da menti disperanti in cerca di un senso compiuto, ancorché fittizio, da dare al nostro esistere, o quello che Lui stesso dice di essere: il Figlio dell’Uomo, dunque il Figlio di Dio?” 

Comunque la pensi, duemila diciotto anni fa qualcosa di veramente importante deve essere realmente accaduto: un colossale forviante imbroglio, oppure, non ci sono dubbi, un evento che definire epocale sarebbe quantomeno riduttivo. Duemila e diciotto anni fa l’umanità ha fatto punto e accapo ed ha ricominciato: ha azzerato il proprio contapassi, per tracciare la sua storia e portarla a compimento nel tempo! In poche parole “si è convertita”. Ci avevi mai pensato? .... E tu cosa aspetti?

Buon Natale

Adriano Colafrancesco

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