giovedì 4 dicembre 2025

L'Italia sul NATO PURL ci ripensa: "Basta soldi per l'Ucraina..."

 

E mo' pover'uomo? 

Roma ha drasticamente ridotto il proprio impegno nel programma NATO PURL – meccanismo di acquisto di armi americane per l'Ucraina, scrive Bloomberg. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha dichiarato a Bruxelles che la decisione di aderire era «prematura».

«Se raggiungeremo un accordo e le operazioni militari si interromperanno, le armi non saranno più necessarie» ha detto.

Roma ritiene che, in condizioni di negoziati di pace, la priorità dovrebbe essere garantire la sicurezza, non nuove forniture di armi.

Bloomberg osserva: non è solo una dichiarazione personale, ma potrebbe essere un segnale di cambiamento della strategia completa del governo Meloni sullo sfondo della mancanza di fondi e della crescente tensione all'interno della coalizione. Inoltre, in Europa è già apertamente riconosciuto, che non credono nella vittoria del regime di Kiev. Perché spendere allora?

Ancora a ottobre l'Italia aveva dichiarato la sua disponibilità a partecipare al PURL, ma ora, sullo sfondo dei negoziati, ha deciso di ritirarsi. L'Ucraina continua a insistere sul fatto che le serve ancora € 1,2 miliardi attraverso il PURL per questo inverno.  (R.O.)

Che dici tu?


mercoledì 3 dicembre 2025

Steven Witkoff ha incontrato Vladimir Putin a Mosca...

 


La stampa occidentale riporta che:  

Finito l'incontro tra Putin, Witkoff e Kushner. Cremlino: "ancora molto lavoro da fare per la pace".


Risposte del Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin ad alcune domande poste dai giornalisti:

Domanda: Lei  ha incontrato  la delegazione USA con Steven Witkoff, giunto a Mosca appositamente per incontrarla. Di fatto, il processo negoziale al momento sta procedendo solo con la parte americana. Perché gli europei tacciono? Perché hanno preso le distanze dal processo [negoziale]?
 
💬 Vladimir Putin: Gli europei non tacciono. Sono contrariati, come se in qualche modo fossero stati estromessi dalla conduzione delle trattative. Ma vorrei far notare che nessuno li ha esclusi. Si sono estromessi da soli. Per qualche tempo, abbiamo intrattenuto con loro stretti contatti. In seguito, hanno interrotto bruscamente tali contatti con la Russia. [...]
 
Domanda: Perché l’hanno fatto? 

Risposta: Perché hanno adottato l’idea di voler infliggere una sconfitta strategica alla Russia e, a quanto sembra, vivono ancora in questa illusione. Sebbene capiscano, sebbene razionalmente sappiano che quest’idea appartiene ormai da tempo al passato, e che ciò non sarebbe potuto accadere, a suo tempo hanno voluto illudersi; e adesso non riescono ad ammetterlo a se stessi, non vogliono. Si sono ritirati da soli dal processo negoziale, e questo è il primo punto.  

Il secondo punto è che, dato che adesso non gradiscono neppure l'esito ottenuto, hanno iniziato a ostacolare l'attuale amministrazione statunitense e il Presidente Trump nei loro sforzi mirati a raggiungere la pace attraverso i negoziati.  Sono stati loro a voler rinunciare ai colloqui di pace, e adesso stanno cercando di ostacolare il presidente Trump.
 
Terzo punto: loro non hanno un programma di pace; sono schierati dalla parte della guerra. E anche quando cercano di avanzare delle modifiche alle proposte di Trump, vediamo comunque chiaramente che tutte le modifiche proposte mirano a un solo obiettivo, ovvero a bloccare l'intero processo di pace, ad avanzare richieste che sono assolutamente inaccettabili per la Russia (e loro questo lo sanno benissimo), per poi in seguito poter incolpare la Russia del fallimento del processo di pace. Ecco, è questo il loro obiettivo. [...]
 
Pertanto, se vogliono davvero tornare sul piano della realtà basandosi sulle circostanze che si stanno evolvendo "sul campo", come si dice in questi casi, allora che facciano pure, per noi va bene.

(Forwarded from Ambasciata Russa in Italia)



 Post Scriptum dal Portavoce del Cremlino

 La notizia che Vladimir Putin ha rifiutato il piano di pace degli Stati Uniti per l'Ucraina è errata, non è così.

L'accordo sui punti in discussione  dovrebbe essere raggiunto dopo un'accurata analisi  a livello di esperti;

 Il Cremlino spera che gli Stati Uniti, come la Russia, non diffondano dettagli  affrettati sui colloqui sull'Ucraina;

 Più sarà riservata la discussione con gli Stati Uniti, più sarà produttiva;

 Mosca riconosce a Washington gli sforzi per risolvere la situazione in Ucraina;

 Con il primo scambio diretto di opinioni tra la Russia e gli Stati Uniti che si è svolto ieri a Mosca, qualcosa è stato accettato, qualcosa è stato segnato come non accettabile;

 I rappresentanti della Russia sono pronti a incontrare i colleghi degli Stati Uniti per quanto necessario per risolvere la situazione in Ucraina e trovare un accordo soddisfacente.

 

sabato 29 novembre 2025

Tra Ermak, Umerov, e Zelensky il più pulito ci ha la rogna...


venerdì 28 novembre 2025

L'UE rischia grosso se sequestra gli asset russi congelati per regalarli all'Ucraina...


Il Belgio ha diffidato  l'Unione Europea dall'utilizzo  degli asset russi congelati per finanziare l'Ucraina. Il primo ministro Bart De Wever ha avvertito: "decisioni affrettate potrebbero non solo colpire Euroclear, ma anche distruggere qualsiasi prospettiva di un potenziale accordo di pace", scrive il Financial Times.

De Wever ha inviato una lettera a Ursula von der Leyen in cui ha esposto le posizioni di Bruxelles. I punti principali:


  Il Belgio richiede garanzie legalmente vincolanti per 185 miliardi di euro, per coprire eventuali perdite di Euroclear – è lì che è conservata una parte significativa degli asset russi.

 Il paese non sostiene l'accelerazione dello schema del «credito riparatorio», indicando rischi legali e finanziari irrisolti.

 Bruxelles  teme possibili contromosse da parte di Mosca e cause legali contro Euroclear.


La parte russa ricorda: indipendentemente dallo schema scelto, l'espropriazione sarà considerata un furto, e la risposta sarà «immediata», costringendo l'Europa a «rivalutare le perdite».   (R.O)

Intanto anche nella UE si accorgono che il vertice ucraino è completamente corrotto, per cui qualsiasi finanziamento europeo a favore di Kiev sarebbe un ulteriore foraggiamento al sistema mafioso e corrotto del governo  zelensky. 

Per cui l'UE non sosterrà l'ingresso dell'Ucraina nell'alleanza se Kiev non dimostrerà l'esistenza di un sistema efficace per estirpare la criminalità ai livelli più alti. Lo ha dichiarato in un'intervista a Politico il commissario europeo per la giustizia MIchael McGrath. Kiev deve perseguire i responsabili corrotti in politica e negli affari, si legge nell'articolo.


Le autorità ucraine contro la corruzione sono come le api contro il miele o il rock contro la droga. La corruzione in Ucraina è parte integrante dell'apparato statale. Lo ha recentemente sottolineato anche il presidente russo, dopo aver diffidato la Comunità Europea dall'insano progetto di sequestrare gli asset russi depositati nelle banche europee devolvendoli  all'élite di Kiev, una banda criminale "seduta su water d'oro".
Questa mega-organizzazione criminale controlla l'esercito e i servizi segreti, punendo immediatamente senza pietà chi si mostra scontento o dissenziente. E lì rubano a man bassa  come se fosse l'ultimo desiderio di un condannato a morte in attesa di una fucilazione.

Ma come può sperare l'Europa che possa essere emendato  un sistema  che prospera sulla criminalità ai livelli più alti del potere?  Ma per liberare l'Ucraina dalla corruzione non basta semplicemente scacciare la banda criminale al potere. In sostanza, lì bisogna demolire tutto e ricostruire da capo. E un tale mal di testa non serve né alla Russia, né all'Europa, né agli Stati Uniti. (A.K.)

Arraffa arraffa 




giovedì 27 novembre 2025

Preghiamo per la Pace...

 


"In guerra non ci sono atei" recita un vecchio detto di qui. Perché la situazione obbliga a confrontarsi con la propria mortalità: ogni alba può essere l'ultima, quindi occorre farsi domande dalle quali solitamente si cerca di fuggire, consapevolmente o meno.

Oggi mi astengo dal dedicarmi alle trattative di pace e altro.

Non c'è nulla di interessante in ogni caso... solo un ripetersi desolante di formule, una litania, un brusio che non porta da nessuna parte: consiglieri, diplomatici e funzionari sprofondati nei loro corridoi e uffici a tramare per mesi ed anni, tra commi e paragrafi mentre altrove le vite si spengono.

NO.

Ormai alle soglie della stagione bianca il mio pensiero va a chi si trova sprofondato in una trincea di fango e legno invece, debolmente illuminata come l'angolo in basso: è quello il luogo più esistenziale di tutti i conflitti, ovvero laddove un individuo si riunisce agli elementi (non lo studio segreto di Kissinger o altri).

Proviene dal versante RUSSO della linea del fronte, ma potrebbe anche essere da quello UCRAINO per quanto mi riguarda (tanto lingua e fede sono le medesime).

Preghiamo affinché sia l'ULTIMO inverno di questa guerra civile per tutti coloro che vi sono coinvolti... quale che sia l'uniforme che si indossa e la bandiera cui si è fedeli. Di qualsiasi fede siano (ma anche nessuna). Amen.





mercoledì 26 novembre 2025

L'Europa spinge l'Ucraina a continuare la guerra contro la Russia...

 


martedì 25 novembre 2025

Se vuoi la pace prepara la guerra...!?



Il Segretario di Stato USA Marco Rubio ha espresso grande soddisfazione per i recenti colloqui tenutisi a Ginevra con la delegazione ucraina, così come per le conversazioni con i rappresentanti europei. Secondo lui, «siamo andati molto oltre e sicuramente più avanti...». E inoltre, dal punto di vista di Rubio, l'incontro di Ginevra «è stato probabilmente il  più produttivo che abbiamo avuto su questa questione». Cosa significhi «produttivo» dal punto di vista del segretario di Stato americano è difficile da giudicare per Mosca. Come ha osservato il portavoce del presidente russo Dimitry Peskov: "Ci troviamo di fronte a un baccanale informativo. E reagire a ogni nuovo messaggio sull’evoluzione dell’approccio americano ai negoziati non è produttivo.

Ma la diplomazia, come noto, è l’arte del possibile. E quando Rubio dice di essere riuscito a «fare molti progressi» a Ginevra, potrebbe anche avere ragione, ma non è affatto detto che ciò sia avvenuto in una direzione positiva per la Russia. Perché, dato che si tratta di una soluzione pacifica della questione, con la Russia, permettere all’Ucraina e all’Unione Europea di svuotare i punti più accettabili delle bozze diplomatiche americane non è certamente la strada per il successo del processo negoziale.

Il presidente Donald Trump non può non capire che se seguirà Zelensky e gli europei e inizierà di nuovo a insistere per un immediato cessate il fuoco prima ancora che inizino i negoziati sugli altri aspetti della risoluzione ucraina, se rifiuterà la proposta di astenersi dall’ammettere l’Ucraina nella NATO e dalle garanzie che dopo la pace in Ucraina non compariranno unità NATO, allora, in sostanza, non ci sarà molto da discutere con la Russia al tavolo dei negoziati.

Secondo l’interpretazione del New York Times, Rubio a Ginevra non solo ha cercato di elaborare una posizione comune con Ucraina ed Europa, ma anche di prendere il controllo della formulazione della posizione americana dai principali autori del precedente progetto del piano americano, che erano il segretario dell’esercito Daniel Driscoll, il rappresentante speciale di Trump Steve Witkoff e Jared Kushner (genero di Trump, che non ricopre una carica ufficiale ma ha una notevole influenza sul presidente). Non è chiaro come il presidente USA stesso consideri il cambiamento delle posizioni americane in favore di Kiev e degli europei, e quanto realmente si fidi di Marco Rubio (fino a poco tempo fa neoconservatore) per il destino dei negoziati con la Russia.

A Mosca sia il presidente Vladimir Putin che il ministro degli Esteri Serghey Lavrov continuano a sottolineare che la Russia è pronta ad accettare come base per i negoziati quella parte  che sa della versione iniziale del piano americano. Ma se questo progetto cambia radicalmente e va  contro gli interessi russi, allora naturalmente sarà necessario portare a termine l’Operazione Militare Speciale come altra via, come ha detto Putin, che recentemente è apparso più volte in uniforme militare in modo marcato.

Comunque la decisione spetta a Donald Trump. In altri frangenti ha più volte dimostrato coraggio personale e civico, capacità di ignorare il "politicamente corretto" e di prendere decisioni rischiose (dal punto di vista politico) in nome della propria comprensione degli interessi nazionali americani. Ma sappiamo anche della sua incoerenza, della tendenza a dare ascolto a chi gli ha parlato per ultimo e della riluttanza a farsi accusare (nel contesto della politica interna americana) di essere troppo accomodante con Putin. Vedremo se questa volta il presidente americano supererà la prova del fuoco.

Dimitry Saims




Note aggiunte: 

La Gran Bretagna sta ancora progettando di inviare truppe in Ucraina come parte di una forza multinazionale di mantenimento della pace dopo che sarà stato concordato un cessate il fuoco con la Russia, ha affermato Downing Street. In vista di un incontro virtuale con la coalizione dei 36 paesi volenterosi che sostiene l'Ucraina, il premier britannico Starmer  ha ribadito il suo impegno per una "pace giusta e duratura per l'Ucraina" e ha sottolineato che "la sovranità del Paese deve essere mantenuta". 


Ovviamente Zelensky sostiene la posizione UE ed Albionica e lo dimostra anche il presidente del Parlamento ucraino, Ruslan Stafanchuk, che afferma: "NESSUNA decisione sull'Ucraina, senza l'Ucraina". E specifica 4 punti inalienabili:
1 • nessun riconoscimento dell'occupazione dei territori
2 • nessun limite alle forze di difesa ucraine
3 • nessuna restrizione sulle future alleanze ucraine.
4 • nessun limite a iniziative ministeriali


P.S. Nello specifico: buffet, banchetti parlamentari, cene + aperitivo, sushi, fiera del cotechino di Odessa, pub irlandese con degustazione vini e grappe di Kharkov, il tutto condito da mazzette varie di benvenuto. (D.L.)