domenica 20 agosto 2017

"Alla scoperta della Tuscia" in Cina....


Risultati immagini per drago a bomarzo
Tuscia magica

Venerdì 18 agosto 2017  una commissione di operatori turistici cinesi ha sondato la possibilità di trasferire parte dei vacanzieri del loro Paese in visita a Roma, nella Tuscia. Questa possibilità nasce dall’intervento della sezione di Accademia Kronos di Shangai, la quale aveva raccolto l’invito della direzione di Roma di entrare in contatto con i responsabili del turismo cinese internazionale, per trasferire una parte del flusso turistico nel Lazio.


Presto fatto: a giugno scorso è arrivata la prima delegazione cinese a Roma. Presso la sede di Accademia Kronos è stato presentato il progetto turistico “alla Scoperta della Tuscia”.


Il progetto conta su una formula alternativa alla solita filosofia del turismo internazionale: Venezia, Firenze, Roma e Napoli, infatti si punta su interessi storici, archeologici e “misterici” diversi come: l’aspetto geologico con i grandi vulcani che hanno plasmato la Tuscia, i primi insediamenti preistorici, gli etruschi e i siti magici. In particolare sul lago di Vico viene esposta la sua storia geologica, da quando 90.000 anni fa cessò l’attività vulcanica fino alla formazione del lago e, ancora, dall’abbassamento delle sue acque per circa 20 metri, realizzato prima dai romani e poi ripreso dai Farnese, fino all’insediamento degli uomini preistorici sull’attuale monte Venere. (Il monte Venere due mila anni fa era un’ isola).


Il tutto condito con un po’ di mistero, raccontando che in particolari condizioni di umidità e di elettricità dell’aria, soprattutto in inverno, si possono vedere delle sfere luminescenti verso la zona di Poggio Nibbio. Ma la storia che ha particolarmente incuriosito la delegazione è stata quella di una scoperta, fatta 15 anni fa da Accademia Kronos, sul drago di pietra del parco dei mostri di Bomarzo che, avendo le ali di farfalla, rappresenta un drago cinese, essere positivo che scaturisce dalla terra a differenza del drago europeo con le ali di pipistrello che invece rappresenta il male. Pier Francesco Orsini, che volle realizzare il parco di Bomarzo, evidentemente conosceva già nel 1500 la differenza tra i draghi europei e quelli orientali.


La delegazione cinese ha voluto toccare con mano il progetto, andando a visitare parte dei luoghi suggeriti. Per motivi di tempo però il programma si è ridotto solo alla visita del lago di Vico, presso l’area dove è presente il trampolino di lancio per i deltaplani, a San Martino e a Caprarola presso il Palazzo Farnese. La delegazione ha anche chiesto di fermarsi in un ristorante caratteristico per inserirlo eventualmente nel tour della Tuscia. La scelta è toccata ad un ristorante tipico di Caprarola nel quale hanno potuto assaggiare piatti tipici della Tuscia. Il breve tour alla fine ha soddisfatto gli operatori cinesi, ora non resta che aspettare la decisione della Direzione Nazionale del Turismo Cinese. Se andrà tutto OK, il prossimo anno la Tuscia sarà invasa da turisti acculturati provenienti dalla Cina.


Ufficio Stampa di Accademia Kronos – Filippo Mariani

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