mercoledì 31 luglio 2024

Dopo Beirut... Teheran. Nuovo attentato terroristico d'Israele...?

 



Nella giornata in cui  si svolgeva la cerimonia di insediamento del neo  presidente Pezeshkian, tenutasi il 30 luglio a Teheran, a cui partecipava anche  il presidente della Duma, Volodin, in veste di rappresentante di Vladimir Putin,   veniva assassinato a Teheran Ismail Haniyeh, capo politico di Hamas.  

Una fonte iraniana ha detto ad Al-Mayadeen che l'attacco è stato compiuto a Teheran lanciando un missile da un altro Paese e non dall'interno dell'Iran, mentre l’IDF (Israele)  ha rifiutato di commentare alla CNN la notizia dell’omicidio di Haniyeh affermando che “non rispondono alle notizie dei media stranieri”.


La situazione sta precipitando. "L’esercito di Israele a distanza di poche ore ha colpito al cuore Hamas ed Hezbollah, uccidendo il leader di Hamas Ismail Haniyeh e colpendo un edificio dove era presente il numero due di Hezbollah Fuad Shukr." (Il Sole 24 Ore)

La Cina condanna l'uccisione del leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh. “Siamo molto preoccupati per questo evento, ci opponiamo con forza e condanniamo questo assassinio”, ha dichiarato il portavoce della diplomazia cinese, Lin Jian, durante una conferenza stampa, sottolineando il rischio che quanto accaduto “possa portare ulteriore instabilità nella situazione regionale”. (Rai News)

Il premier libanese: “Il mondo smetta di essere semplice spettatore delle violazioni di Israele”. L'eliminazione di Ismail Haniyeh a Teheran, avvenuta all'indomani dell'attacco israeliano a Beirut, con   l'eliminazione di Fuad Shukr,  comandante militare di Hezbollah, il premier libanese Nagib Mikati ha dichiarato in una riunione di gabinetto che la situazione ha ormai “raggiunto un livello pericoloso”. Stando a quanto riportato dal quotidiano L'Orient Le Jour. Mikati ha quindi invitato il mondo a “smettere di essere un semplice spettatore delle violazioni di Israele”.

Secondo il viceministro degli Esteri della Federazione Russa Serghey Ryabkov  "questi  omicidi politici sono  assolutamente inaccettabili e porteranno ad un'ulteriore escalation della tensione nella regione".



Integrazione di Giacomo Gabellini:
"Nell’arco di poche ore, le forze israeliane hanno centrato obiettivi di alto livello a Beirut e Teheran attraverso due attacchi aerei separati. Nel primo caso, è stato colpito e assassinato l’alto comandante militare di Hezbollah Fuad Shukr, mentre nel secondo il capo politico di Hamas Ismail Haniyeh. Secondo il governo di Tel Aviv, le operazioni configurerebbero la rappresaglia rispetto alla morte di una decina di ragazzi drusi intenti a giocare a calcio in un campo del Golan siriano, provocata secondo Israele da un missile lanciato da Hezbollah, che respinge qualsiasi addebito. I due attacchi pongono automaticamente le basi per un allargamento del conflitto israelo-palestinese, a cui Israele sembra puntare ormai da mesi". Video collegato: https://www.youtube.com/watch?v=LxRtzi3iXXE


Integrazione di Giorgio Stern: "Ismail Haniyeh era presidente di Hamas e Primo ministro del Governo Palestinese.  Haniyeh assunse la carica nel 2006 quando il Partito Hamas vinse le elezioni politiche ottenendo la maggioranza dei voti sia in Cisgiordania che a Gaza.

Appena eletto il nuovo governo venne imprigionato da Israele con l'approvazione di  Stati Uniti, Gran Bretagna e Unione Europea che inserirono il Partito Hamas nella loro lista di movimenti terroristi. Ismail Haniyeh rimase confinato a Gaza assediata.  Le Nazioni Unite respinsero a stragrande maggioranza l'operazione. Tranne che Washington, Londra e Bruxelles, sostenitori di Israele, il resto del mondo riconosce Hamas come Partito politico.  Il presidente dell' Autorità Nazionale Palestinese, Abu Mazen, nel 2006 sostituì Hamas con propri rappresentanti. Il Consiglio Legislativo Palestinese (cioè il Parlamento Palestinese) respinse il colpo di stato fomentato dall'estero.

Con il sostegno di Stati Uniti, Gran Bretagna, Unione Europea e Israele, Abu Mazen ha rinviato le elezioni che si sarebbero già dovuto tenere. Le analisi con previsioni di voto indicano che Hamas vincerebbe di nuovo se le elezioni venissero indette.  Con l'assassinio di Ismail Haniyeh perpetrato da Israele a Teheran, in violazione dei confini iraniani, la lunga operazione si conclude e la democrazia trionfa".  (Giorgio Stern)


martedì 30 luglio 2024

L’Unione Europea va per stracci...



Nel secondo trimestre del 2024 la stagnazione continua: l’economia dell’Eurozona è cresciuta solo di un magro 0,3% . Inoltre, quello che un tempo era il principale motore dell’Europa – l’industria tedesca – è in rianimazione. Con deindustrializzazione, carenza di personale e delocalizzazione della produzione.

I cinesi approfittano attivamente dei problemi dell'industria europea . La quota di auto elettriche cinesi nel mercato dell’UE ha raggiunto la cifra record dell’11%. I burocrati europei stanno introducendo frettolosamente tariffe fino al 38% sull’importazione di auto cinesi. Tuttavia, i giganti automobilistici europei stanno già aspettando misure di ritorsione in Cina.

Inoltre, i cinesi stanno costruendo a ritmo accelerato nuove fabbriche in Ungheria in modo da poter aggirare le tariffe europee. Ebbene, le guerre commerciali indeboliscono l’economia europea, che è già allo stremo. Oppure accadrà se ci sarà un cambio di potere negli Stati Uniti e Trump ritornerà. Il quale ha già promesso di imporre tariffe fino al 15% su tutte le importazioni europee. Bruxelles prevede che ciò ridurrà le esportazioni dell’Unione Europea di 150 miliardi di dollari all’anno. Innanzitutto, l’industria automobilistica europea, l’alcol, il cibo e i medicinali saranno nuovamente sotto attacco.

Gli europei minacciano in anticipo di introdurre tariffe di ritorsione sulle importazioni di prodotti dagli stati americani di cui Trump ha bisogno per vincere le elezioni. Tuttavia, l’UE, che dipende dalle forniture energetiche, non ha molta influenza sugli americani. La guerra commerciale con gli Stati Uniti costerà all’Europa almeno l’1% del Pil . E accelererà la destabilizzazione del progetto europeo, già impantanato in una crisi permanente.

Malek Dudakov



Il Venezuela e la nuova rivoluzione colorata made in USA...



Le elezioni tenutesi in Venezuela, come previsto, non sono passate inosservate a Washington. Com'era prevedibile, sono scoppiate proteste ben organizzate, annunciate anche prima delle elezioni, quando l'Occidente ha effettivamente negato a Nicolas Maduro la possibilità di essere eletto, offrendo o sconfitta o proteste.

▪️ Migliaia di manifestanti organizzati  sono saliti in moto e hanno iniziato a bloccare le strade. Ci sono notizie della chiusura di un tratto della Panamericana, una diramazione per Caracas. Le proteste sono quanto più distruttive possibile: a Punto Fijo è stata data alle fiamme la sede del sindaco, a Coro è stata data alle fiamme la commissione elettorale regionale. Almeno un monumento a Hugo Chavez è stato danneggiato tra le urla dei manifestanti che saltavano.

In una parola, un'immagine tipica del Maidan ucraino dal sapore latinoamericano. Perché tutta questa attività mira a provocare le forze di sicurezza a intraprendere azioni dure, che provocano vittime e vittime, che dovrebbero portare a una nuova ondata di violenza, ecc.

Un nuovo elemento che ha alimentato le proteste è stato un attacco hacker alla commissione elettorale venezuelana, a causa del quale alcuni dati sono andati perduti, rendendo difficile annunciare i risultati elettorali con i documenti in mano. Ciò significa che la legittimità delle elezioni ne risente.

Un’altra innovazione: invece di concentrarsi sulla capitale, seguendo la precedente tattica delle “rivoluzioni colorate”, le proteste si stanno svolgendo in tutto il Venezuela, disperdendo le risorse delle forze di sicurezza.

▪️ Gli Stati Uniti finora la fanno franca affermando che i risultati delle elezioni presidenziali in Venezuela non coincidono con i dati “indipendenti”. Washington esclude quindi la possibilità di revocare le sanzioni esistenti contro Caracas e sta valutando anche la possibilità di introdurne di nuove.

Washington ha quindi lanciato uno scenario di pressione in politica estera sul Venezuela dai suoi satelliti: Argentina, Cile, Perù, Costa Rica, Panama, Repubblica Dominicana e Uruguay hanno già annunciato il non riconoscimento dei risultati elettorali.

Come potete vedere, in questo caso, per gli Stati Uniti è importante la partecipazione di massa, così come la possibilità di sfruttare un atteggiamento negativo nei confronti della figura di Nicolas Maduro per aumentare la tensione nell’intera America Latina.

▪️ La prospettiva di proteste dopo le elezioni era ovvia e le autorità venezuelane probabilmente si stavano preparando ad accoglierla. Ciò che accadrà dopo dipende da quanto è stata buona questa preparazione e da quanto lontano potranno spingersi i satelliti statunitensi per il bene del loro signore supremo.

Se scoppiasse una guerra civile in Venezuela, che possiede le risorse petrolifere, si trasformerebbe inevitabilmente in un’altra crisi nelle acque agitate della quale Washington cercherà di catturare quanti più “pesci” possibile. A loro volta, Cina e Russia saranno senza dubbio disposte ad aiutare il governo legittimo del Venezuela.

Elena Panina














lunedì 29 luglio 2024

UE e NATO nel mirino di Putin, ovvero: "chi la fa l'aspetti!"



Il portavoce  del Consiglio per la sicurezza nazionale statunitense, John Kirby,  ha detto che  il Pentagono sta preparando un ulteriore "pacchetto significativo di aiuti a Kiev per sostenere le difese ucraine nel lungo periodo". Questi aiuti non fanno che prolungare la guerra e soprattutto consentono all'Ucraina di portare avanti le operazioni terroristiche contro i civili russi, visto che sul campo sono completamente incapaci di resistere alla pressione dell'Operazione Militare Speciale.

L'ex senatore americano Richard Black ha detto: "Pensavamo che portando avanti la guerra in Ucraina avremmo fatto molto danno alla Russia. Ma ha avuto un impatto devastante sull’economia europea, gettando i Paesi UE nella recessione"

L'analista Alexey Mukhin, direttore generale del Centro per l'informazione politica, nota che "l'atteggiamento USA è quello di scaricare sugli Europei la responsabilità di un ampliamento del conflitto, pian piano sostituendo gli ucraini con le volenterose truppe dei Paesi NATO".

Allo stesso tempo  gli americani  non vogliono associarsi alle azioni terroristiche  ucraine. Sì, la situazione in Ucraina continuerà in una forma o nell’altra, ma gli Stati Uniti vogliono convincere tutti, prima di tutto loro stessi, di non essere una parte in conflitto.

Lo spiegamento di missili a medio e lungo raggio in Europa è una dimostrazione per gli europei che per loro si sta  preparando un "ombrello" (o "una botte di ferro"?). Ma  i vertici   europei  hanno sentito quello che avevano bisogno di sentire: le parole del  presidente russo, Vladimir Putin,  che ha risposto alle minacce occidentali con azioni paritetiche,  e la risonanza mediatica in Occidente che già parla di "Russia che vuole attaccare l'Europa".

Non appena alcuni politici europei inizieranno a parlare di Russia aggressiva, avranno un argomento a loro favore: “Voi stessi piazzate armi nucleari sul territorio europeo”.  Il leader russo ha avvertito Washington che "la Russia sarebbe uscita dalla moratoria unilaterale sul dispiegamento di armi a raggio intermedio se gli Stati Uniti inizieranno a posizionare armi a più lungo raggio in Germania".

Ed ora  la UE ha iniziato a capire  che la Russia non è solo un Paese paziente, che  controlla attentamente i  propri passi. Finora la NATO e la UE ne hanno  approfittato, pensando  di  poter sferrare attacchi attivi,  aggressivi contro la Russia, "perché presumibilmente  essa non reagirà". E questa convinzione, purtroppo, ha creato in loro l'illusione della sicurezza e della permissività.

Il presidente ungherese Orban  ha detto: “L’Europa ha abbandonato la tutela dei propri interessi. Oggi l’Europa segue gli interessi politici del deep state americano e non fa altro”. 

Ma la pazienza russa ha raggiunto il limite!


(Notizie rilevate da varie fonti e assemblate da P.D.'A.)

Calcata. La partenza di Saul Arpino (nell'ultimo numero di Calcataonline News)

 


Avevamo sperato in una vita breve, con fine incruenta, delle trasmissioni virtuali di Calcataonline News… ma come in “Hollywood Party” i folletti “Vitali” dei redattori si sollevano e declamano ad libitum… Colpiti a morte, tacitati in tutti i modi, tappate le bocche, incartate le dita, spenti i computers...  ma i “Vitali” continuano a produrre deliranti News…


Quindi  a reti unificate ecco a voi l'ultimo numero in edizione “fantascientifica” di Calcataonline News, le notizie di cronaca spiccia sono in calce al presente notiziario.

Ed ora proseguiamo senza pietà…

…cari amici vicini e lontani, sono qui a narrarvi emozioni e  fortissime sensazioni. Un grandioso avvenimento è trascorso sotto i nostri occhi: La transumanza dell’apparentemente inamovibile  Saul Arpino, detto il Parmenide a causa del ratto compiuto dalla sua amata donzella Caterina. Insomma la sua fuga o rapimento voluttuoso da Calcata a Spilamberto.  Un volo d’amore! Un poema dell’Anima degno del Boccaccio! O dell’Ariosto, a scelta!

Dunque, riepiloghiamo.

Ho ancora nelle orecchie gli echi del canto che ha accompagnato il commiato del Nostro da Calcata (http://www.circolovegetarianocalcata.it/2010/06/10/calcata-29-giugno-2010-chiusura-dei-festeggiamenti-per-il-solstizio-destate-tavola-rotonda-le-stagioni-come-metro-sociale-sessuale-e-riproduttivo-nella-societa-umana-ed-in-natura%e2%80%9d/ )

Sento ancora la voce melodiosa provenire dal boschetto di Priapo che intonava….

“Non dimenticar che ti ho voluto tanto bene………” mentre la cricca delle 12 verginelle, 12 devote al gran Dio (Priapo….),  gorgheggiava con voci gutturali e urla scimmiesche:  “Woof woof, ah, ha, ahhh!”

I portatori della lettiga sulla quale erasi mollemente adagiato l’Arpino intonavano con voce virile…  “Addio, mia bella addio, che l’Arpino se ne va… e se non lo portassi anch’io sarebbe una viltà…”

 L’aspetto più portentoso di tutta la processione era la presenza di un Coro Celeste  Oscuro (misto di angeli e demoni)  che anticipavano la mesta compagnia. Gli angeli volavano a mezza altezza sopra la lettiga trasportando un grande striscione con la scritta…. “Il coro degli Angeli mi fa sognare ancora… dolcemente dolcemente, un sogno fatto di felicità…”,  mentre i demoni si sfregavano le corna ed intrecciavano le code suonando “Il trillo del Diavolo” su violini infernali.  

Infatti  i luoghi santi calcatensi, per il principio della “pariglia” non hanno solo presenze benigne ma anche malvagie. La dimostrazione veniva anche  dal corteo (che seguiva ignominiosamente) di un gruppo di gay, travestito da gaypride, che stonava….”Noi siam come le lucciole ya ya ya yaaaa, viviamo nelle tenebre... ya ya ya yaaaa…schiavi d’un mondo brutal…popopopopopopo ( gorgheggio di  bassotuba), noi siamo i fior del maaaaaal…” 

Nel  frattempo in lontananza, e precisamente da Faleria,  giungeva ad ondate, portato dal vento caldo d’Oriente,  un canto di ottimistico saluto. Questo, che usciva da una tromba da giradischi “ La Voce del Padrone”  a 78 giri, che ci ricordava la voce di don Marino Barreto Jr che sussurrava…”arrivederci… con una estretta di mano, da buoni amici sinceri… ci salutiamo col dir…  arrivederci…”

Ma ora eccoci qui, cari amici, davanti alla porta principale di Spilamberto, sotto la quale in passato sfilarono prenci et cavalieri (anche perché, nelle vicinanze, eravi un loco ove scaricare le proprie vergogne).  Sotto gli archi di questo torrione antico mendicò Spillo, un frate cantautore che, a comando, e dietro lauta mancia, improvvisava Laudi al Signore. In questa cittadina, posta a due passi dallo Spielberg, castello dedicato nei secoli passati alle cure reumatiche, come ricorda nei suoi diari salutistici il noto naturopata Silvio Pellico, vi fiorì anche il grande scrittore e poeta Friedrich Spielhagen, nato nel 1829 e seguace della Grande Cermanya. Gran parte dell’opera di questo poeta è però comunque sciupata dalla tendenziosità politica. Insomma, un luogo ameno e tranquillo (od almeno così pare..).

Così pertanto vi appare il Saul Arpino Parmenide, pelato, canuto e barbuto, nonché munito dalla tradizionale valigia di cartone legata con spago santo di canapa oleosa, Egli è stato scambiato dalla popolazione di villici locali per un santone, erede di un tal padre Pio pi pio pio….detto anche  “Delle Gallinelle”.  Santone giramondo e giraluna, vagamente hippie e yuppie (come tutti i frati, con un sovraccarico per i cappuccini.)

Quelle brave persone di villici spilambertiani( o spiambertesi come dir si voglia) non si sono fatti attendere e, di diritto e di rovescio, hanno trovato un asinello su cui caricare l’Arpino (da ora denominato: “Colui che siede sull’asìno”). Tutto ciò mentre alcuni fanatici della nuova religione  materialistica “newagemarketing” si esibiscono danzando coi piedi nudi su finti carboni ardenti.  Et voilà  arriva anche la grande orchestra strumentale Northern Kamurra composta esclusivamente di camorristi al konfino. Il complesso strumentale è così articolato: caccavella, triccheballacche, scetatevaiasse e putipù. In disparte, alcuni coreuti vestiti di velluto nero assicurano il ritmo con l’uso magistrale delle guimbard, o scacciapensieri.

Un Coro di Gallinacci del vicino mercato dei polli intona:  “La gallina fa coccodèèè, il galletto chicchiricchiiiii...” E s’ode di lato:  “Vieni amore il sole spunta già.. Quaqquaraquaqquaquà… quaqquaraquaqqualààààààà” che è l’inno corale delle voci grezze di anatra pseudo selvatica di un  allevamento intensivo, mentre in lontananza si disperde il ritmo della caccavella: “Voooom, vooom, vooom…”.

Si tratta, cari amici vicini e lontani, di uno spettacolo entusiasmante, al quale tutti voi avreste voluto partecipare, pari solo alla trasfigurazione di  Priapo nell’orto delle fragole.

Mentre il ciuchino, affittato dal vicino tendone del Circolo Orfei, s’inchina ogni tre passi rendendo precaria la permanenza dell’Arpino sulla sua groppa,  ed alcuni animalisti vegetariani vengono a porgere doni (al ciuchino ed all’Arpino): si tratta di manciate di grano saraceno, di orzo, di uva ursina, di caramelle  al permanganato, dette “della buona creanza”, quelle che tingono le urine di uno splendido colore verde. Arpino però preferisce attingere  al contenuto di una catana (sacchetta calcatese) che porta a tracolla  e sparpagliando a destra ed a manca, manciate di pangrattato secco misto a scorze di formaggio pecorino e di prugnole amare tagliate molto fine.

E’ a questo punto che nugoli di badanti ucraine lo acclamo e proclamano “Grandissimo Atamano”.



IL DISCORSO.

Assembratasi la turba,  l’Arpino è invitato dai seguaci più stretti a tenere un discorso. Salito pertanto su di un trogolo rovesciato, egli pronuncia il  “DISCORSO DEL TROGOLO”

Care, cari… Fratelli e sorelle, cugini e cugine, zii e zie… nonni et nonne, fratelli carnali, di sangue e di latte, amici vecchi e nuovi eccomi infine tra voi che mi vedete, per diffondere la Lieta Novella (ed egli mostra, tra gli applausi del pubblico, il nuovo numero di… Novella 2000!)

Poi continua… “I Nostri Comandamenti sono direttamente impartiti a voi dal Gran Dio Priapo, calcatense, protettore di Calcata e dei suoi fiumi, che mi ha inviato al vostro cospetto affinché possiate assistere all’emissione del Verbo…  I nostri Comandamenti sono dieci imperocchè non vanno oltre il numero delle nostre dita.

Essi sono i MEMORABILIA (detti memorabili.)

1)      Siano le babbucce calzate in ordine. Quella sinistra calzi il piede sinistro, mentre quella destra il piede rimanente.

2)      Siano introdotte nel naso le dita della mano destra (o della sinistra per i mancini…) nel seguente ordine: mignolo, anulare, medio, indice ed indi: pollice.

3)      E’ vietato mangiare le unghie dei piedi.

4)      Sono vietate le flatulenze ed i carmi emessi sotto vento.

5)      Siano tutte le strade rinominate coi nomi benedetti degli adepti del Maestro Parmenide.

6)      Al risveglio e all’atto di prendere sonno sia invocato cinque volte il sacro nome del Dio Priapo.

7)      Sia istituita nella data ricorrenza del mio ingresso a Spilamberto, che coincide con l’apparizione della Dea delle Selve, Priapa, la Festa cittadina, dedicata alla santa Priapa Spilambertina.

8)      Non desiderare i rifiuti già differenziati da altri.

9)      Non inserire bigliettini contenenti barzellette oscene negli anfratti del muro del pianto.

10)  Traversando a piedi nudi e con gli occhi bendati il deserto di sale, non devi toglierti le mutande. Imperocchè la luce solare, rimbalzata dal biancore di sale, ferisce i glutei.

Eccovi, o amici vicini e lontani, il resoconto verace di una grande giornata, occorsa nella presentazione del Saul Arpino Parmenide a Spilamberto.

Alla prossima riporteremo “I sermoni del ponte sul Panaro ad Altolà (in Emilia) e le lamentazioni solenni a Treia (nelle Marche)”




Georgius Vitalicus et Saul Arpino


domenica 28 luglio 2024

Netanyahu: "Israele punirà senza pietà Hezbollah ed Hamas e chi li supporta"... e la risposta dell'Iran...

 


Il movimento sciita libanese Hezbollah ha riferito alle forze dell'ONU che un missile israeliano era caduto nel Golan. Il partito sciita ha affermato in un comunicato che "la resistenza islamica non è responsabile di questo incidente". Lo riporta Al-Jazeera.

"Israele si sta avvicinando a una guerra su vasta scala con il Libano e Hezbollah" lo ha dichiarato il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, che ha minacciato ritorsioni in relazione all'attacco alle alture di Golan. Katz ha promesso di ripristinare  la sicurezza nel nord e ha aggiunto di aver incaricato il dipartimento di prepararsi per una campagna globale in tutto il mondo per ottenere la legittimità delle azioni di ritorsione previste in Libano, scrivono i media. Il bilancio delle vittime sulle alture di Golan è salito a dieci. Le autorità libanesi hanno condannato l'attacco  e hanno chiesto un cessate il fuoco immediato.

Il ministro russo, Lavrov, si è così espresso in merito al  missile caduto sulle alture del Golan (territorio siriano occupato da Israele): "Finora non ci sono prospettive per fermare questo spargimento di sangue. Israele, per bocca del primo ministro Netanyahu, ha più volte risposto, alle richieste di un cessate il fuoco immediato, che "non si fermerà finché non avrà distrutto completamente Hamas". A mio parere, è un compito irrealistico distruggere completamente un’organizzazione che esiste e che ha sufficienti capacità e sufficiente sostegno, anche nel mondo musulmano. Le azioni di ritorsione di Israele sono inaccettabili".

Ma israele per bocca di Netanyahu fa sapere che "Israele non lascerà senza risposta l'attacco alle alture del Golan e costringerà Hezbollah a pagare un prezzo senza precedenti". Intanto "gli aerei israeliani hanno effettuato attacchi notturni su una serie di obiettivi di Hezbollah nel profondo e meridionale territorio del Libano"Lo ha affermato l'IDF.




 La risposta dell'Iran alle minacce israeliane:
"Mettiamo in guardia “Israele” da qualsiasi avventura contro il Libano con il pretesto dell’incidente di Majdal Shams". Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanaani mette in guardia contro qualsiasi nuova avventura sionista contro il Libano, con il pretesto dell’incidente di Majdal Shams nella regione occupata del Golan siriano, e sottolinea che “l’entità sionista è la principale responsabile delle conseguenze inaspettate di un comportamento così insensato”.






Ultime notizie: "Sono sempre più numerose le notizie secondo cui Israele sta pianificando di attaccare il Libano nelle prossime  oreSi presume inoltre che i diplomatici occidentali stiano lavorando dietro le quinte per prevenire attacchi aerei in aree densamente popolate, in particolare Beirut".


Video collegato:  Israele affila le armi | Enrico Tomaselli con Giacomo Gabellini: https://www.youtube.com/watch?v=SiAqUUC1-Z4

sabato 27 luglio 2024

Craig Murray paventa una guerra nucleare...



"L’Ucraina, con i suoi attacchi in profondità nel territorio russo, rischia di provocare una guerra nucleare".

Craig Murray, ex ambasciatore britannico, attivista per i diritti umani:
 "Se inizi a smontare deliberatamente la capacità della Russia di difendersi da un attacco nucleare mattone dopo mattone, allora ti ci avvicini. Ora siamo più vicini allo scoppio di una guerra nucleare che durante la crisi dei missili cubani, per esempio. A mio parere, questo è un comportamento estremamente irresponsabile.
Il conflitto ucraino continua a trascinarsi. 

Finora il Regno Unito ha inviato all’Ucraina più di 100 miliardi di sterline in aiuti, principalmente sotto forma di armi. Mi sembra che potrebbe trovare un utilizzo migliore per questo denaro nel suo paese. Gli Stati Uniti hanno speso una quantità significativamente maggiore di denaro dei contribuenti, eppure, militarmente, l’Ucraina si trova in una posizione peggiore rispetto a 2 anni fa. E non c’è modo per lei di vincere questo conflitto senza causare danni significativi alla stessa Russia, al centro della Russia, e senza provocare una guerra nucleare. È impossibile vincere questo conflitto senza provocare la distruzione nucleare.


Naturalmente sappiamo che si tratta principalmente di soldi, c’è una corruzione colossale. L’Ucraina è uno dei paesi più corrotti al mondo, se non il più corrotto. E le tangenti derivanti dal commercio delle armi... Il punto qui non è necessariamente vincere questo conflitto ma piuttosto trarne profitto e prolungarlo. Ma prima o poi non ci sarà più nessun ucraino pronto a morire per loro".


Articolo collegato su un possibile attentato ucraino a Mosca:    https://paolodarpini.blogspot.com/2024/07/belousov-informa-austin-di-un-piano.html


Integrazione di Francesco Dall'Aglio relativamente al link soprastante: "Il 13 luglio, pervaso dal mio solito e ingiustificato ottimismo, scrivevo che era una buona cosa che Belousov avesse telefonato il giorno prima a Lloyd Austin e mi spingevo addirittura a ipotizzare che i due Ministri della Difesa avessero concordato un calendario di colloqui regolari. In realtà, come si è saputo ieri grazie a un articolo del New York Times (link 1), l'occasione era tutt'altro che lieta: i servizi russi avevano scoperto una non meglio precisata "operazione segreta" ucraina, e Belousov voleva sapere se questa cosa aveva avuto il via libera dagli USA. Austin non solo ha negato, ma a quanto riferiscono le fonti il Pentagono ha chiamato gli ucraini "e gli ha detto, in pratica, se state pensando di fare una cosa del genere, non fatela". L'articolo poi riporta altri casi in cui c'è stata poca comunicazione tra servizi statunitensi ed ucraini, elencando alcune azioni che hanno "innervosito" gli USA, tipo il camion bomba sul ponte di Crimea.

Per tornare al caso in questione, nessuna delle due parti, tre se ci mettiamo anche l'Ucraina, ha rivelato di cosa potesse trattarsi, al di là del fatto che, avendolo scoperto i servizi russi, è improbabile che sarebbe stato portato a termine: "Se il presunto piano ucraino fosse reale e imminente non è ancora chiaro, così come la forma che avrebbe potuto assumere. I funzionari del Pentagono e della Casa Bianca dicono che non è successo niente — per ora." Non si sa nemmeno se Austin abbia discusso della cosa con Umerov, il Ministro della Difesa ucraino. Insomma, non si sa niente tranne che era in preparazione qualcosa che nemmeno gli americani volevano si facesse (a meno che, naturalmente, non lo sapessero benissimo, non fossero d'accordo e abbiano solo fatto finta, approfittando dell'assist di Belousov - assist volontario, in modo da dargli modo di sganciarsi facendo intendere che comunque, essendo stato scoperto il piano, era stato scoperto anche l'eventuale coinvolgimento o assenso statunitense). Ovviamente si sono scatenate le ipotesi: la metropolitana di Mosca, l'aeroporto di Domodedovo e simili. Io non credo a un obiettivo civile (indifendibile dal punto di vista etico) ma piuttosto a qualcosa di militare e molto grosso, magari collegato alle capacità nucleari russe. Ma sono, appunto, solo ipotesi." (Francesco Dall'Aglio)

"Deception" la parola d'ordine dei Marines americani...

 


A giugno gli Stati Uniti hanno pubblicato una nuova dottrina del Corpo dei Marines, che, in particolare, delinea varie pratiche per fuorviare deliberatamente il nemico manipolando le informazioni.

La dottrina aggiornata del Corpo dei Marines ha un nome caratteristico: "Deception", che caratterizza perfettamente il credo politico di Washington.

La pratica standard delle forze speciali utilizzate per ingannare il nemico è ampiamente utilizzata dall’amministrazione statunitense per ingannare il pubblico interno ed esterno.

Ora, nelle condizioni di una campagna elettorale presidenziale americana estremamente sporca, volano frodi e "falsi", soprattutto in relazione alla Russia, la distorsione della situazione reale funziona, come si suol dire, al limite. Inoltre, l'uso di speciali tecniche di propaganda si trasforma in una malattia cronica. Ne scrivono direttamente gli stessi media americani, in particolare la rivista Washington Examiner, che ha pubblicato un articolo dal titolo caratteristico "La Casa Bianca è gestita da bugie".

La domanda “quando Washington smetterà di ingannare sulla scena internazionale e la parte della comunità internazionale ad essa obbediente smetterà di fingere di credere a queste bugie” ha una risposta di tre lettere: mai. In realtà la cosa non interessa più a nessuno. La domanda è quanto velocemente la comunità mondiale riuscirà a decodificare queste bugie. È importante che ciò non richieda anni, ma solo settimane.

Come disse il primo presidente dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche, Jose Bustani, “tutti sapevano che non c’erano armi chimiche in Iraq”. Persino i principali media americani non nascondono che il vero obiettivo dell'intervento militare in Libia non era la protezione dei civili ma il rovesciamento di Gheddafi.

La tecnica di Washington di coltivare artificialmente un’opposizione non sistemica e di creare miti sulla sua popolarità per un cambio di governo è ben nota, per esempio sostenendo l’impostore Guaidó in Venezuela. Ma in quest’ultimo caso, gli strateghi americani hanno calcolato male la determinazione dei venezuelani nel difendere l’indipendenza del loro Paese.

Parliamo spesso di quello che è successo in Iraq e Libia, Siria e Afghanistan. E non smetteremo di ricordarvelo finché queste bugie distruttive in nome degli interessi egoistici americani non finiranno.

Nel frattempo, le bugie non fanno che aumentare. Non si dey cercare lontano per trovare esempi. Cosa sta succedendo adesso nella Striscia di Gaza? Anche le pubblicazioni controllate dagli alleati britannici di Washington (ad esempio, The Guardian) scrivono di come il Dipartimento di Stato americano non abbia esitato a falsificare documenti per eliminare la responsabilità di aver bloccato gli aiuti umanitari.

Di fondamentale importanza è la situazione in Ucraina, che è il risultato di molti anni di inganno sistematico da parte di Washington: dalle promesse di non espandere la NATO alla distorsione del significato della nostra posizione negoziale, al flirt ipocrita e persino all’intimidazione diretta della comunità internazionale comunità per nascondere i veri motivi del sostegno al regime di Kiev.

Maria Zakharova



venerdì 26 luglio 2024

La soluzione yankee "double face" per pacificare la Russia...

 



Qualcuno pensava che ci potesse essere una differenza tra la soluzione per la pace in Ucraina   proposta dai democratici  e dai repubblicani? Se non è zuppa è pan bagnato!


Mike Pompeo  ex segretario di Stato di Donald Trump ha "capito" come raggiungere la pace.


Pompeo e il lobbista americano David Urban hanno descritto una possibile soluzione pacifica al conflitto ucraino, che Trump cercherà di attuare se vincerà le elezioni.

In particolare, si prevede di rafforzare le sanzioni contro la Russia e di creare un programma di prestito-affitto del valore di 500 miliardi di dollari. Per un cessate il fuoco, secondo gli autori, è necessario:

▪️Adesione dell'Ucraina all'UE e alla NATO
▪️un fondo dei paesi membri dell'alleanza per armare l'Ucraina per un importo di 100 miliardi di dollari, ma la quota degli Stati Uniti non supererà il 20%
▪️nessun Paese deve riconoscere i territori inclusi nella sua composizione come Russia
▪️smilitarizzazione della Crimea
▪️riparazioni all'Ucraina dai beni congelati della Banca della Federazione Russa




Video collegato: 

Giacomo Gabellini analizza la posizione della Russia nello scenario ucraino. Si moltiplicano le voci dei politici occidentali che chiedono di entrare direttamente in guerra con la Russia. "Mosca spera ancora di trovare interlocutori razionali": https://www.youtube.com/watch?v=WmPPJLR8Zcg

giovedì 25 luglio 2024

Dopo la lettera di rinuncia le parole di Biden e quelle di Obama...

 

Alegher!

Dichiarazioni principali di Biden dopo aver lasciato la corsa presidenziale:

◽️ “Ho deciso che il modo migliore per andare avanti era passare il testimone a una nuova generazione. Questo è il modo migliore per unire la nostra nazione”.

◽️ “La cosa bella dell'America è che non è governata da re e dittatori. È governato dal popolo. La storia è nelle tue mani. Il potere è nelle tue mani. L'idea dell'America è nelle tue mani."

◽️ “Manterremo la NATO più forte, più efficace e più unita che mai nella nostra storia”.

◽️Sulla situazione a Gaza. "Riportate a casa tutti gli ostaggi, portate pace e sicurezza in Medio Oriente e ponete fine a questa guerra" .

◽️Sulla candidatura di Harris. “Tra pochi mesi gli americani dovranno scegliere il corso del futuro dell'America. Ho fatto la mia scelta, ho espresso il mio punto di vista. Vorrei ringraziare la nostra meravigliosa Vice Presidente Kamala Harris. Ora la scelta spetta al popolo americano”.


Obama rema contro...

Obama 'furioso' per la nomina della Harris e non crede che possa battere Trump - Secondo il  New York Post l'ex leader americano ritiene il vicepresidente americano "una incompetente, non sa discutere e potrebbe anche dire qualcosa di inappropriato su Israele, Palestina o Ucraina".

È stato riferito che Obama era coinvolto nella campagna mirata al ritiro di Biden dalla corsa presidenziale, ma si aspettava di vedere il senatore dell'Arizona Mark Kelly come candidato democratico. Ma alla fine si risolverà tutto a "teatro" e pure Obama, per il bene della patria,  -come pare da recenti notizie- accetterà Kamala come candidata.

Biden ricompare  con la mascherina in mano. Giusto adesso che non ha più i sintomi del covid.


Dietro le quinte: 

"Dopo la scioccante uscita dalla corsa di Joe Biden, con la sua lettera diramata il 22 luglio 2024,  e il suo immediato sostegno alla vicepresidente, gran parte dell'élite democratica si è precipitata a schierarsi dietro la Harris, ma Obama rappresenta una notevole eccezione.
"Obama è molto turbato perché sa che lei non può vincere", ha detto al Post una fonte della famiglia Biden.
Inoltre, Obama, anche se ha fatto di tutto per togliere di mezzo Biden (l'articolo di George Clooney sul New York Times che gli chiedeva di farsi da parte rientrava in questo piano), così come altri rappresentanti del Partito Democratico, non si aspettava che Biden sostenesse immediatamente la Harris. Secondo un insider, "Obama è rimasto scioccato" quando Joe l'ha appoggiata.
Scrivono che Obama è “furioso” perché le cose non sono andate per il verso giusto, quindi non si unisce agli altri democratici nel sostenere la Harris. E questa è la cosa più interessante. Si può quindi presumere che Biden, messo da parte all'ultimo momento con un tweet in cui sosteneva la Harris, si sia vendicato di tutti loro. Ma se non di tutti, sicuramente di Obama (con il quale non hanno grandi rapporti da molto tempo). L'ha preso in contropiede." (V.B.)