venerdì 5 gennaio 2018

Madre TerEmma di ComButta, mamma(na) democristiana, si candida


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Convertita, sulla via del Soros, al “Democristianesimo” da Padre Bruno T’abbacc(h)i, fondatore del partito del “C’entro comunque”, la sempre arzilla Madre TerEmma di Combutta

ce la ritroviamo candidata pure stavolta, secondo la migliore tradizione dei “radicali liberi” (nel senso del “fare quello che gli pare”, tanto gli italiani, è notorio, sono talmente innocenti  che gli si può pisciare sulla testa e fargli credere che sia pioggia).  

Il fatto che Padre T’abacc(h)i sia “un cattolicone, democristiano peripatetico, ex Dc, ex Ccd, ex Udc (centrodestra, alleato per 7 anni di Berlusconi, An e Lega), ex Rosa Bianca, ex Rosa per l’Italia, ex Alleanza per l’Italia, ex assessore della giunta Pisapia (Rifondazione comunista), ex candidato alle primarie del centrosinistra, ex cofondatore del Centro democratico, ex candidato alle Europee per Scelta europea (Centro), ex Campo Progressista di Pisapia (sinistra)” (*) e che Madre Teremma di Combutta sia “una radicale antidemocristiana, anticomunista, ultraliberista, laicista, abortista, eutanasista, etc., aggiunge un tocco clownesco alla strana coppia” (*), ma soprattutto, rende perfettamente l’idea delle capacità di sfrontatezza di cui è capace la sempiterna classe politica che sgoverna dalla notte dei tempi il nostro Paese. Purtroppo, però, non fa giustizia della sua pericolosità!

Più Europa”, ha voluto chiamare il suo partitino (annesso al PD) Emma Bonino.  Vien da esclamare: ma la mamma(na) d’Italia non è ancora sazia di infliggere morte?  Aborto, eutanasia, tutte le guerre per Israele che hanno devastato Irak, Siria e Libia sono state dalla Bonino sostenute e bendette – e adesso anche Più Europa. L’Europa che ci ha dato la UE è il regresso dovuto a due decenni di ricetta economica sbagliata, l’austerità e l’egemonia tedesca. Più Europa” significherà anche peggio.  

“Gli idioti che dominano l’oligarchia europea – scrive l’economista Bruno Bertez –   non hanno preso atto dello sconvolgimento del Brexit, dell’avvento di Trump, della presa del potere di Xi Jinping, delle mutazioni in Medio Oriente. Non hanno ancora capito che conducono una battaglia di retroguardia, e di adattamento a un mondo che sta per schiattare; che è stata girata la pagina di una certa forma di globalizzazione, di cooperazione e di organizzazione del mondo (**).

Ora o mai più: è tempo di reagire se non vogliamo farci divorare definitivamente dal mostro che non cessa di rinascere.

Ed  il 4 marzo si avvicina!

Adriano Colafrancesco 
www.adriacola.altervista.com

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(*) fonte Marco Travaglio “Manca solo Bagonghi” - Il Fatto Quotidiano del 5 gennaio 2018
(**) fonte Maurizio Blondet “Il mostro che non cessa di rinascere

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