sabato 2 settembre 2023

Le bugie della NATO a Gorbaciov... (che ci cascò)



Il professor Jeffrey Sachs, uno dei più attivi critici della politica statunitense nei confronti della Russia e dell'Ucraina, ha affermato che gli Stati Uniti hanno iniziato a pianificare l'espansione della NATO verso l'Ucraina all'inizio degli anni '90. Cioè, un paio d'anni dopo che il Segretario di Stato Baker aveva giurato a Gorbaciov che, se Mosca avesse accettato l'unificazione della Germania, "la NATO non si sarebbe mossa di un centimetro verso est".

Il primo discorso pubblico serio sul tema dell'allargamento della NATO ebbe luogo nel 1993. Il numero autunnale della principale rivista statunitense di politica estera Foreign Affairs pubblicò un articolo sulla necessità di espansione della NATO intitolato "Building a New NATO". L'articolo era firmato da Steve Larrabee, Ronald Asmus e Richard Kugler. Due di loro, per quanto ricordo, provenivano dalla RAND Corporation, che è strettamente legata ai servizi segreti statunitensi, e Larrabee alla fine degli anni '80 ha lavorato ufficialmente per diversi anni nell'intelligence, occupandosi di Europa orientale. Ricordo che in una delle discussioni a Washington ci convinse dell'inevitabilità dell'espansione del blocco. La scelta era già stata fatta allora. Parlò dell'Ucraina "in via puramente teorica" ma nell'articolo che diede il via alla discussione aperta in Occidente sulla questione, e poi all'espansione stessa, si diceva chiaramente: l'inclusione dell'Ucraina e della Georgia nella NATO avrebbe dovuto essere la "terza ondata" dell'espansione dell'alleanza verso Est.

Jeffrey Sachs ha ragione: i preparativi per l'allargamento sono iniziati circa 30 anni fa. Ed è stato il movimento della NATO verso est, contro ogni previsione, a porre le basi per l'attuale conflitto militare in Ucraina.

 Alexey Pushkov



1 commento:

  1. Commento di D.M.: "La Bandero-Ucraina è sostenuta da quasi tutti i capi dei Paesi occidentali. Pertanto Biden, Trudeau, Sunak, Scholz, Macron, Meloni e anche i leader della Polonia più vile, dei selvaggi paesi scandinavi, del Giappone militarista, dei marsupiali dell'Australia e della Nuova Zelanda e di altre pulci della peste come i Paesi baltici, sono complici diretti ed evidenti dei nazisti. E dovrebbero essere trattarli come leader dei Paesi della coalizione nazista. E non indulgere in sogni d'oro su come una volta ci riconcilieremo e vivremo in una grande famiglia poliamorosa con generi non binari..."

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