domenica 9 luglio 2023

Invio dagli USA all'Ucraina di munizioni a grappolo mentre la Turchia si ributta tra le braccia NATO...



La questione del munizionamento a grappolo * che gli USA spediranno in Ucraina si sta rapidamente trasformando in un mezzo disastro di pubbliche relazioni. Non solo gli USA perdono la "superiorità morale" di cui (a detta loro...) godono, inviando armi il cui utilizzo il 28 febbraio 2022 Jen Psaki aveva definito un crimine di guerra e sono costretti a incassare critiche da parte degli stessi alleati NATO (UK, Spagna e Francia su tutti, da noi si manda avanti Crosetto a fare cerchiobottismo), ma lo fanno perché, come ammesso sia da Sullivan che da Biden, non ci sono più proiettili "normali" da spedire in Ucraina, e quindi bisogna mandare questi, crimine o non crimine...

Nel frattempo  la Turchia  si sta ributtando tra le braccia NATO, dopo che la vittoria risicata di Erdoğan alle ultime presidenziali lo ha convinto  a rientrare nei ranghi, abbandonando le ambizioni di costituire una specie di "terzo polo" tra i due blocchi. 

Se a questo aggiungiamo il piano di pace per la Siria e il suo rientro nella Lega Araba, con conseguente riconoscimento internazionale del regime di Assad, i rapporti sempre più stretti tra l'Iran e l'Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai, culminati ieri con l'ingresso ufficiale dell'Iran nell'organizzazione, e soprattutto le reiterate dichiarazioni russe di voler sospendere in via definitiva l'accordo sul grano (che scade il 17 luglio), il principale beneficiario del quale, oltre ovviamente l'Ucraina, è proprio la Turchia, era nell'aria che ci potesse essere un deterioramento  dei rapporti con Mosca. 

Deterioramento che si è manifestato poco fa, quando il governo turco ha rilasciato i comandanti del battaglione Azov e della 36a brigata di fanteria di marina presi prigionieri in seguito alla resa dell'Azovstal, ossia Denys Prokopenko, Svyatoslav Palamar, Serhiy Volynsky, Oleh Khomenko e Denys Shleha, che secondo gli accordi sarebbero dovuti restare in Turchia fino alla fine del conflitto. Sono tutti abbastanza ingrassati e non penso saranno di grande utilità pratica nel conflitto almeno per qualche mese, ma a livello propagandistico si tratta sicuramente di una vittoria importante per l'Ucraina, in un momento in cui le vittorie vere latitano.

Più che altro è un dispetto fatto alla Russia: vedremo che reazioni ci saranno, ma mi sa che l'accordo sul grano è saltato definitivamente, così come la credibilità di un Erdoğan super partes e le sue ambizioni di giocare un ruolo indipendente nel conflitto...












Le bombe a grappolo” sono  ordigni progettati per azionarsi quando sono ancora in quota, dopo essere stati sganciati da un aereo o lanciati da sistemi d’artiglieria, e rilasciare nell’area centinaia di piccole bombe che colpiranno indiscriminatamente un’area più o meno ampia di territorio, mutilando uomini, donne e  bambini. 111 Paesi hanno ratificato nel 2008  la Convenzione  che ne vieta “qualsiasi uso, stoccaggio, produzione e trasferimento”.

2 commenti:

  1. Commento di V.A.: "Come ha detto D.S. Peskov, i turchi hanno violato gli accordi. E nessuno ha informato la Russia. I turchi si sono comportati male. Non va bene. Non è conforme alla lettera e allo spirito, come si suol dire.
    Dopo tutto, i turchi hanno già violato la parola data in passato. È nella tradizione della contrattazione turca. L'aspetto interessante è che per la prima volta dopo tanto tempo sia stato detto apertamente che i turchi hanno violato gli accordi..."

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  2. A proposito di nuove armi all'Ucraina - Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha annunciato che farà un'importante dichiarazione al vertice della NATO in merito al sostegno occidentale all'Ucraina. Come ha riferito Politico, chiederà il raddoppio degli aiuti a Kiev. Biden dirà che l'Ucraina ha bisogno di armi necessarie per continuare a combattere nella fanghiglia autunnale e nelle gelate invernali...."

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