giovedì 21 marzo 2019

"Occhio per occhio, dente per dente" - Quando la Bibbia ci azzecca....

Ante scriptum - Di solito non mi occupo mai di cronaca nera, stavolta ho fatto un'eccezione poiché il fatto qui descritto ha anche un valore "sociale" o meglio  "a-sociale", anche se la punizione suggerita da CMD,  per il colpevole (od i colpevoli) del tentato olocausto di bambini nel milanese, mi sembra un po' esagerata. Il rimpatrio semplice però non basta..." (P.D'A.)


Il senegale conducente del bus dei bambini che ha cercato di bruciare vivi, aveva precedenti penali per violenza su minori e guida in stato di ubriachezza. Nonostante ciò veniva additato dai  liberaldemocristri (cioè i politicanti della cosiddetta ala buonista e multiculturalista,  filo-immigrazionista e politically correct) come un mirabile esempio di integrazione, ed è stato assunto per un ruolo di responsabilità per il quale secondo loro era qualificato, più di chiunque altro. Probabilmente l'Italia è l'unico paese al mondo dove poteva avvenire un evento simile, la persona giusta al posto giusto, senza dubbio. 

Da storiografo divulgatore non posso trattenermi da commentare che ai tempi del voivoda della Valacchia Vlad III (più noto come Vlad Țepeș figlio di Drakul, del casato Drăculești), personaggio storico del XV secolo cui si ispirò Bram Stoker per creare il suo personaggio letterario ormai leggendario, Vlad Țepeș di fronte a una situazione analoga sarebbe stato drasticamente risolutivo, ricorrendo al metodo che lo rese famoso per la sua ferocia, impalando non solo l'autore dell'efferato gesto ma tutti i suoi mandanti e responsabili morali politici, mediatici e intellettuali, impalandoli ai bordi delle strade, sulle quali probabilmente i prossimi pulmann viaggerebbero sicuri ... Dietro l'apparente buonismo di questi sinistri in realtà si cela una pericolosa aggressività e arroganza dissimulata, funzionale a una politica globalista e mondialista che vorrebbe schiavizzare l'umanità omologandola e privandola di ogni identità e cultura, come un gregge di pecore tutte uguali di cui loro come élite si occuperebbero come pastori e carnefici. 

Claudio Martinotti Doria

Pregiudicato senegalese appicca il fuoco ad autobus di bambini per vendicare “le morti in mare”


Milano, 20 marzo – Momenti di terrore su un autobus che percorreva la statale paullese tra Peschiera e San Donato, nel milanese. Prima di mezzogiorno, il conducente del mezzo Ousseynou Sy, un 47enne senegalese, si è alzato d’improvviso dal suo posto sul bus pieno di giovanissimi studenti. L’individuo sembra che in un primo momento abbia legato alcuni studenti con delle fascette da elettricisti ed ha poi gridato frasi scomposte, come risulta dalle testimonianze, in particolare che avrebbe urlato di volerla fare finita per “vendicare i morti in mare”. 
A bordo del Bus erano 51 ragazzini della scuola Vailati di Crema. L’uomo, che era l’autista del mezzo, secondo le prime ricostruzioni avrebbe sparso un liquido infiammante tra i sedili per poi dare alle fiamme il mezzo. Fortunatamente qualcuno dei ragazzini a bordo sarebbe riuscito a chiamare i carabinieri.
Una Gazzella dei Carabinieri ha quindi intercettato il bus speronandolo sulla strada. Dopo pochi minuti il bus è andato a fuoco ma, grazie ad un carabiniere che ha rotto il vetro del Bus, tutti i ragazzini sono riusciti a scendere dal mezzo ed a mettersi così in salvo. L’uomo è stato subito immobilizzato e arrestato dai carabinieri .
Fortunantamente i ragazzini non hanno riportato ferite ma solo un certo spavento e tutti sono stati messi in salvo.
L’individuo è risultato un immigrato regolare che aveva anche ottenuto la cittadinanza italiana ed un lavoro di autista presso l’azienda regionale di trasporti, nonostante avesse precedenti per guida in stato di ebbrezza e violenza sessuale.
L’individuo veniva indicato come esempio di “integrazione” dagli esponenti della sinistra lombarda che avevano favorito il suo inserimento lavorativo e la regolarizzazione.
La vicenda ha suscitato sgomento e paura in particolare per i genitori e parenti dei ragazzini e molti hanno dichiarato che si è trattato di un vero miracolo che non si sia verificata una tragedia grazie alla prontezza dell’intervento dei carabinieri che hanno bloccato il mezzo e favorito la fuga dei ragazzi.
La vicenda fa riflettere per vari motivi fra cui la leggerezza dell’azienda regionale che ha messo un bus con 51 ragazzini nelle mani di un individuo squilibrato e con precedenti penali.
La magistratura e i carabinieri stanno svolgen
do indagini per chiarire le responsabilità.

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