giovedì 5 marzo 2015

NWO - "...senza casa, senza lavoro, senza dignità, senza libertà..." Ecco come ci vogliono!



Per azzerare il debito pubblico e obbedire all’Europa delle banche ci esproprieranno le case. Pensate che solo l’euro sia la nostra rovina? Che solo l’immigrazione sia il cuneo che disgrega le comunità? Aprite gli occhi e uscite dagli slogan dei partiti. Perché la battaglia campale, la madre di tutte la battaglie sarà sul mattone, sulla nostra casa. Sarà la fine. La fine per molte famiglie e le imprese sane. Arriva la patrimoniale e arriva il botto della tassa di successione al 20%. La parola d’ordine dei democratici alla Renzi e degli europeisti è: tasse. Anzi…. chiamarle nuove tasse è fino troppo poco. La patrimoniale ci sarà, non solo è un rischio ma una tassa concreta già dietro l’angolo. Sarà la nostra definitiva rovina.  

La guerra ai nostri risparmi parte su due fronti. Il primo. Il governo da una parte ha dato il via alla riforma del catasto, le vecchie rendite catastali vanno in pensione, tutto sarà a nuovi valori di mercato. La base della tassazione sarà sui metri quadrati posseduti. Un tanto… al chilo!


In alcuni casi si arriverà a costi dieci volte il valore pagato oggi sia in termini di imposte dirette sulla casa sia in termini di servizi prestati dai Comuni (Imu e company…).


In quasi tutte le città ci saranno rincari da matti, inaccettabili.


Ma l’incubo della nuova dittatura fiscale non finisce qui. I Comuni potranno introdurre altre addizionali. Un suicidio di tasse.


E questo è il primo fronte di guerra. Il secondo è ancora peggio. Siete pronti a conoscere la riforma delle riforme del governo Renzi, il democratico Renzi?

Il secondo. E’ in atto una manovra – non dichiarata – che si chiama modifica delle tasse di successione. Queste saranno la vera tempesta perfetta. Oggi nelle tasse di successione e di donazione (che sono in pratica la stessa cosa, perché la donazione è un atto di successione anticipato in vita), fino ad un milione di euro vi è una franchigia in linea diretta (di padre in figlio), oltre il quale si paga il 4% di tasse (il 6% in secondo grado, in terzo grado fino all’8%). Il milione di franchigia vale per gli eredi e per il de cuius. Di fatto per ogni erede ci sono 2 milioni di franchigia, cifra in cui è considerato tutto il patrimonio lasciato (valori liquidi e immobili). Ma dopo la riforma del catasto quegli immobili, non dimentichiamolo, avranno un valore persino decuplicato.

Cosa sta per accadere invece da domani?
Il governo vuole applicare una tassa di successione in linea diretta, di padre in figlio, che si aggira attorno al 20%, con riduzione della franchigia a 100mila euro! E sull’intero patrimonio, non più per erede.
Insomma, da una parte si moltiplica per dieci la tassa catastale, definiamola così, dall’altra si passa a rubare il 20% del bene, già tassato, che è frutto di sacrificio di una vita.
 
Un papà ha una casa e ha un patrimonio di risparmio di 300mila euro? Oggi di fatto un erede su una casa normalissima è esente dalla tassazione, domani la casa rivalutata da 200 a 400-500mila euro per effetto delle nuove rendite catastali, diventa un macigno fiscale mortale. Con la soglia di franchigia di 100mila euro che prima abbiamo detto, l’erede si troverebbe a pagare a Renzi il 20% di 500mila euro. Lo Stato di fatto ci constringerà a subire un esproprio. 

Chi ha da pagare il 20% di una somma così alta, lievitata dallo Stato per fare cassa? Una tassa da Soviet, per allinearci ai valori europei. L’Unione sovietica europea, in cui il Pd di Renzi è il principale azionista di maggioranza. 

Ma non sono da meno gli altri partiti che stanno zitti.
Ci viene a mancare un genitore? Lo Stato becchino verrà a chiederci di pagare almeno 100mila euro di tasse, scavando la fossa anche a noi.
In questo modo lo Stato ha pensato di risolvere il problema del debito pubblico.

Di fatto gli italiani detengono 5 volte il valore del debito pubblico

Pagare il 20% in linea diretta vuol dire che a ricambio generazionale completato, avremo ammortizzato l’intero debito.
 
Ci fanno fare la patrimoniale diretta! E’ un sequestro, è una tassa sulla morte, una tassa sul dolore, una tassa sul funerale, una tassa che nega il futuro a chi resta.
Oggi questa follia è solo nelle intenzioni del governo, ma è il momento di muoversi adesso per mettere al riparo i patrimoni, i beni.

Che fare? Ci sono diverse azioni, legali, per trasferire ad esempio parte del patrimonio immobiliare (ad esempio la nuda proprietà) ai figli, per abbassare poi la quota di beni tassabili; per i beni mobili, quindi i risparmi investiti, ci sono altri modi per portare in esenzione totale questi valori.

Se ci pensiamo, sottoposti a tassazione non ci sono solo le case: capannoni, terreni, beni strumentali fabbriche, le imprese! E’ questo il rilancio?

Il fiscal compact, dice che ci dobbiamo allineare agli altri paesi europei nel fisco. Bene, ma nessuno dice però che gli altri paesi non tassano quando i cittadini sono “in vita” la casa tanto quanto questo Stato. Gli altri paesi hanno una legislazione con una tassazione molto più bassa. 

In più c’è la pianificazione ereditaria. Di che si tratta?
E’ la capacità in vita, di decidere come trasferire i beni agli eredi in esenzione di imposte.
Oggi questa norma obbligatoria non c’è, è per questo che bisogna attrezzarsi oggi per difendersi da questo esproprio in agguato.

Elisabetta Castellazzi

Fonte: http://www.lindipendenzanuova.com/patrimoniale-casa-tassa-successione/

Fonte secondaria: http://cafedehumanite.blogspot.it/

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Articolo collegato: 
http://paolodarpini.blogspot.it/2015/02/discorso-sul-debito-pubblico-con-gli.html

1 commento:

  1. Da un’analisi di Giuseppe Caputo:
    FATTI
    - Dal 1981 ad oggi gli italiani hanno pagato solo di interessi sul debito pubblico circa 2.700 miliardi di € (media di 45.000 € a testa);
    - il debito pubblico ad oggi e’ di circa 2.200 miliardi di € (media di 37.000 € a testa);
    - la crisi ha provocato una mancata ricchezza (per disoccupazione, chiusura ditte, attività commerciali) di almeno 1.000 miliardi di € (media di 18.000 € a testa).
    Ma la crisi e il debito pubblico sono state procurate dalle scelte del neoliberismo (Reagan e Thatcher, ma il primo fu il democratico Carter e gli ultimi i suoi colleghi Clinton e Blair), che ha favorito sfacciatamente una ridotta classe di .
    - L’Italia regalò la stampa della moneta alle banche private (incostituzionale). Da quel giorno iniziò la crisi del debito pubblico poiché era lo stato a chiedere moneta in prestito (con relativi interessi);
    - se un privato stampa moneta è un falsario, ma se a stampare moneta è una banca privata essa chiede pure gli interessi. Falsari e usurai legalizzati e protetti (Lobby), che con il denaro comprano i politici e si fanno fare leggi ad hoc;
    - dal 1981 la banca della repubblica italiana è stata consegnata alle banche private. Bankitalia (anche se la costituzione dice chiaramente che poteva essere solo pubblica) ha prestato moneta allo stato fino al subentro della BCE della quale è comproprietaria (non a caso l’euro fu opera di Prodi, dirigente della Trilateral, ma anche di Ciampi, dirigente di Bankitalia). Molti dei ministri del settore finanziario sono ex funzionari di Bankitalia, soprattutto proposti dalla sinistra italiana, che si è dimostrata un partito venduto al potere economico e dannosissimo per il proprio elettorato.
    - la BCE è una banca privata, di proprietà delle banche centrali private. Anch’essa crea o stampa moneta dal nulla, ma non la presta direttamente agli stati bensì alle banche private le quali a loro volta le prestano, ad interessi elevati, agli stati (ciò è chiamato signoraggio primario e secondario – adesso con il QE qualche “flusso” verrebbe modificato)
    - uno stato che ha contratto un debito pubblico con una banca privata non riuscirà mai più a ripagarlo, e sarà costretta a “pagare in eterno” (ricatto – ricordate i 100 miliardi l’anno che l’Italia paga al “sistema?) tramite tasse sempre più gravose ai cittadini per gli interessi (che costituiscono il frutto dell’azione criminale);
    - le LOBBY (banchieri in testa) “comprano” la classe politica per garantirsi i crediti, togliendo di fatto il potere decisionale ai parlamenti, distruggendo la democrazia (esattamente come fa il crimine organizzato).
    Il buon Marx aveva di fronte un mondo completamente diverso da questo ginepraio lurido e arzigogolato.
    Siccome per tradizione è la sinistra che si fa carico di rappresentare gli interessi dei meno abbienti, essa deve ripartire da una corretta analisi della realtà, e smetterla di fantasticare dietro ai massimi sistemi.
    E’ del tutto ovvio che non può esistere una “sinistra” organizzata in partiti preda delle LOBBY. E’ ovvio che il primo passo che deve essere fatto è l’AUTONOMIA dal controllo di qualsiasi organizzazione, sia essa quella dei banchieri, sia quella di una corporazione.

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