mercoledì 8 ottobre 2014

Un'altra visione dello stato... quella di Vladimir Putin


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Rara Immagine di Vladimir Putin adolescente

"In Russia vivono i russi. Qualsiasi minoranza, da qualsiasi luogo, se vuole vivere in Russia, per lavorare e mangiare in Russia, dovrebbe parlare russo, e dovrebbe rispettare le leggi russe. Se preferiscono la legge della Sharia, allora noi li consigliamo di andarsene in quei Paesi dove questa è la legge dello Stato. La Russia non ha bisogno di minoranze. Le minoranze hanno bisogno della Russia, e noi non concederemo loro privilegi speciali, o provare a cambiare le nostre leggi per soddisfare i loro desideri: non importa quanto forte urleranno ‘discriminazione’.

Gli usi e le tradizioni russe non sono compatibili con la mancanza di cultura o dei modi primitivi della maggior parte delle minoranze.
Quando questo onorevole corpo legislativo pensa di creare nuove leggi, dovrebbe avere in mente prima l’interesse nazionale, osservando che le minoranze non sono russi".

"Per ogni Stato la garanzia della sicurezza del proprio paese è il compito prioritario. Gli Stati sovrani possono denunciare liberamente o uscire in via unilaterale dalle convenzioni internazionali. Ciò significa che la priorità sarà data appunto alla garanzia degli interessi nazionali dello Stato".

"Popoli e Paesi stanno esprimendo sempre più forte la volontà di determinare il proprio destino da soli, per preservare la loro civiltà e identità culturale... E' giunto il momento di riconoscere il diritto di essere diversi, il diritto di ciascun Paese a costruire la propria vita sulla sua volontà, e non sulla dettatura di qualche impiccione".
"Il mondo si sta evolvendo rapidamente, se qualcuno vuole renderlo unipolare e costruire tutte le organizzazioni alle proprie dipendenze, è poco probabile che abbia successo".

"I nostri partner occidentali hanno sollevato il problema della legittimità del nostro intervento in Crimea. Occorre ricordargli l'Afghanistan, l'Iraq, la Libia... tutto questo era legittimo?
I nostri partner, specie gli Usa, hanno sempre formulato i loro interessi geopolitici senza riguardi, li preservano e poi sulla base del " o con noi o contro di noi" trascinano tutti dietro di sè, e soffocano chi dice no".

"In molti Paesi europei sta fiorendo il parassitismo, ossia quando non lavorare è assai più proficuo che lavorare. Questa è una minaccia non solo all'economia, ma alle basi morali della società.
E' ben noto che molti cittadini dei Paesi meno sviluppati arrivano in Europa apposta per vivere di assistenza sociale, come si dice in Germania. Per la Russia questo tipo di approccio è inaccettabile, lo Stato orientato socialmente non è un capriccio, ma una necessità".

- Vladimir Putin -

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