Il pomeriggio dell'11 luglio 2025 era contento che le petizioni lanciate per chiedere il premio Nobel per la Pace a Francesca Albanese avessero già raccolto decine di migliaia di adesioni in poco più di 24 ore.
Come avevo deciso la sera prima, più tardi ho cercato alla libreria di Termini i suoi libri e avrei voluto acquistare il penultimo, del 2023 forse, "J'accuse ".
Non riuscivo però a trovare niente della Albanese tra i molti libri su Gaza e Palestina esposti. Aiutato da una operatrice sono riuscito a rintracciare l' ultimo " Quando il mondo dorme ", era difficile da vedere essendo la pila di copie molto più bassa rispetto agli altri volumi vicini, probabilmente perché in giornata ne erano state acquistate più copie rispetto agli altri libri.
Tornato a casa ho visto il TG a La7 e non ho sentito una parola su Francesca Albanese, anche se in giornata la UE aveva "espresso rammarico" per le sanzioni USA in arrivo.
Insomma ho avuto l' impressione che le persone informate e/o più o meno attiviste fossero molto sensibili alla questione delle sanzioni, mentre il resto dell' Italia conosceva molto poco la vicenda e per niente Francesca Albanese, la quale aveva esplicitamente detto che La7, insieme alle altre principali reti, non la voleva mai nelle sue trasmissioni.
Quindi nel prossimo futuro dobbiamo tutti seguire il tema delle sanzioni USA a Francesca Albanese, che sono difficili da difendere, anche se il Giornale e Libero lo fanno in modo molto evidente, ma dobbiamo farlo cercando di fare penetrare le notizie fuori dalle nicchie di chi è informato o addirittura attivista, saltuario o sempre presente, alle iniziative sulla guerra in Palestina.
E firmiamo tutte e tre le petizioni presenti (magari in giro ce ne sono anche altre), la prima, firmata da molti, è stata postata su Change da Elena Mazzoni, segretaria del Prc Roma, Castelli, Litorale.
Giuseppe Salamone 55.719 alle 9,30 del 12 luglio, lanciata il 10 luglio 2025
Ufficio Stampa PaP 8.387 alle 9,30 del 12 luglio, lanciata 10 luglio ma dopo le due precedenti:
Marco Palombo
"L’annuncio delle sanzioni americane contro Francesca Albanese, giurista e relatrice speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani nei territori palestinesi occupati, ha scosso molti osservatori internazionali ma non le istituzioni italiane. Il Quirinale, solitamente pronto a intervenire su episodi di ben minore rilevanza, questa volta tace. Albanese è stata colpita da una misura senza precedenti: inserita in una lista di sanzioni dall’amministrazione Trump, le è vietato l’ingresso negli Stati Uniti e la sua attività accademica, soprattutto in Europa, sarà ostacolata a causa della collaborazione tra molte università e aziende statunitensi. La decisione è arrivata dopo la pubblicazione di un dossier che documenta i profitti delle multinazionali statunitensi dall’occupazione israeliana. Ma l’intolleranza dei gruppi di pressione pro-Israele a Washington per la studiosa è di molto precedente, ed è esplosa con la popolarità di quest’ultima". (Fonte: https://it.insideover.com/guerra/le-sanzioni-contro-francesca-albanese-e-un-silenzio-che-pesa-sul-quirinale.html )
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