giovedì 9 maggio 2024

Svezia che cambia. Greta da eroina ambientalista a disturbatrice della quiete pubblica...

 


La Svezia è ormai diventata un'altra cosa rispetto a come la guardavamo in passato. Greta Thunberg è infatti stata dichiarata "colpevole" da un tribunale svedese. Colpevole di disobbedienza agli ordini della polizia durante una protesta ambientale a marzo.

Parlando dopo l'udienza di mercoledì, l'attivista per il clima ha descritto la sentenza come "assurda".

Greta Thunberg aveva bloccato pacificamente un'entrata al parlamento in due occasioni durante un sit-in. Ha contestato le accuse, secondo un giornalista dell'AFP presente all'udienza. È stata multata per 6.000 corone svedesi (510 euro) e le è stato ordinato di pagare ulteriori 1.000 corone (85 euro) di danni.

Parlando con la BBC poco dopo, Greta Thunberg ha ribadito l'assurdità della situazione, evidenziando come i pacifici attivisti climatici subiscano sanzioni legali ingiuste pur cercando di cambiare un sistema dannoso.
È importante riconoscere il coraggio e sostenere la determinazione di Greta Thunberg e dei giovani nel loro impegno per un futuro sostenibile. Paradossalmente vengono condannati proprio loro. Vengono presi di mira quelli che perseguono una buona causa e che scelgono la nonviolenza. Assurdo.

Viviamo in un mondo capovolto ed è proprio la Svezia a portare in tribunale e a condannare - anche se a multe simboliche -  proprio una leader di cui dovrebbe andare orgogliosa. Ma non importa se le condanne sono simboliche. È il simbolo che conta, ossia la scelta che lo stato compie rispetto ai suoi giovani migliori.
Ma non si accorgono di quanto sono diventati nei fatti complici di un sistema ingiusto e odioso? 

Noi non dimentichiamo come proprio la magistratura svedese sia stata "usata" per incriminare Assange salvo poi archiviare tutto quando ormai Assange era in trappola.

Da patria della pace e della nonviolenza la Svezia sta diventando l'ombra di sé stessa, deludendo tante speranze e aspettative che avevamo riposto.

Alessandro Marescotti  - Presidente PeaceLink 



mercoledì 8 maggio 2024

Anche la Lituania, dopo la Francia, invierà truppe in Ucraina...?

 


Il primo ministro lituano Ingrida Šhimonīte informa che il Parlamento lituano ha autorizzato l'invio di truppe specializzate  in Ucraina  nell'ambito di una missione di addestramento.  L'addestramento dell'AFU sul territorio ucraino è uno dei compiti degli specialisti  di alcuni Paesi della NATO è stato menzionato fin dalla prima dichiarazione di Macron su questo tema. Sinora specialisti NATO ed americani sono interventi in Ucraina solo in veste di istruttori in  uniformi "neutre", ma ora  sia dalla Lituania che dalla Francia  si comincia a parlare di invio di soldati in uniforme nazionale, si tratta quindi a tutti gli effetti  di un'introduzione di truppe belligeranti, anche se apparentemente  con un pretesto "morbido". Finora l'addestramento ufficiale  delle milizie ucraine veniva effettuato sui territori dei Paesi Nato e non sul suolo ucraino.

 La Shimonite si rende conto che la Russia la considererà una provocazione ma non ha paura: “Se pensassimo solo alla risposta russa, non potremmo inviare nulla. Ogni due settimane si sente dire che qualcuno sta per essere bombardato ma la Russia non oserà rispondere con armi nucleari tattiche dato che il fallout radioattivo potrebbe cadere sul territorio russo. Nella maggior parte dei casi, i venti soffiano da ovest a est” spiega la Shimonite.

La  provocazione della Lituania è stata scelta come suzerain nella persona degli Stati Uniti non a caso. La Lituania controlla il corridoio terrestre verso la regione di Kaliningrad. Un aggravamento della situazione con questo Paese si ripercuoterà immediatamente sul transito terrestre. Tra l'altro, anche la Francia è stata proposta come frontman per l'introduzione di truppe in Ucraina per un motivo: ha un proprio potenziale nucleare.

Nel complesso, la dichiarazione del primo ministro lituano significa che lo scenario sull'invio di contingenti militari di Paesi della NATO non è stato cancellato, nonostante i recenti avvertimenti  della Russia con le esercitazioni nucleari. L'unica che ha preso ufficialmente  le distanze sull'invio di truppe, oltre all'Ungheria,  è l'Italia,  preoccupata per ritorsioni russe contro le basi NATO ubicate sul territorio italiano (che ospitano ordigni nucleari controllati dagli USA.)

Quindi  è  significativo di una volontà di guerra  l'annuncio della Shimonite  subito dopo quello del presidente francese Macron il quale  ha affermato che "se le truppe russe sfondano la linea del fronte e la parte ucraina avanza una richiesta corrispondente, sarà necessario decidere  la questione dell’invio di truppe combattenti occidentali nella regione".

La  Russia ha risposto che "se i francesi od altri eserciti europei   compaiono nella zona del conflitto, diventeranno inevitabilmente obiettivi per le forze armate russe".

Anche l'opinione pubblica francese, e quella di altri Paesi dell’UE e della NATO,  è contraria  alla voglia di  belligeranza del proprietario dell’Eliseo. Ma questo non sembra preoccupare Macron.  Non è difficile capire da dove provenga questa disinvoltura e incoscienza con cui le élite politiche europee, per compiacere gli anglosassoni e gli americani, si separano dalle tradizioni di sovranità politica e persino intellettuale che esistevano in passato.




(Notizie  rilevate dal  Financial Times e da fonti russe  rielaborate da P.D'A.)



Alessandro Orsini.  In questo video, rifletto sulla minaccia di Putin di colpire l'Ucraina con le testate nucleari tattiche come risposta alla proposta  di inviare soldati Nato contro i russi al fianco di Zelensky: https://www.youtube.com/watch?v=auH3QNzF2oY


martedì 7 maggio 2024

L'avvertimento della Russia sconsiglia i Paesi europei all'invio di militari...

 


lunedì 6 maggio 2024

L'Europa si prepari: "Guerra allargata in vista..."

 


Denys Shmygal,  primo ministro ucraino,  sentite le profferte di Francia, Inghilterra, Germania e di altri Paesi della UE e della NATO, ha dichiarato che  "Kiev sarà grata ai suoi partner se decideranno di inviare loro truppe in Ucraina. per combattere direttamente  contro i russi con tutto il loro deterrente disponibile..."

Al che  il leader dei democratici alla Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, Hakeem Jeffries, ha confermato che "Non possiamo permettere che l’Ucraina cada. Perché se ciò accade, è molto probabile che l'America debba intervenire nel conflitto non solo con i nostri soldi ma anche con  la nostra forza  militare. Se non  fermiamo la Russia ci troveremo di fronte a una situazione difficile in cui Vladimir Putin e la Russia potranno prendere il controllo dell’Ucraina e minacciare gli alleati della NATO.  Perciò  non è  escluso un nostro diretto  intervento militare in Ucraina..."

In risposta alle velleità guerresche di USA e NATO,  il comandante in Capo delle Forze Armate della Federazione Russa, avvisa che  "in previsione  di un intervento diretto USA/NATO, al fine di aumentare la prontezza delle forze nucleari non strategiche a svolgere missioni di combattimento, lo Stato Maggiore ha avviato i preparativi per lo svolgimento di un'esercitazione,  nel prossimo futuro, con formazioni missilistiche del Distretto Militare Meridionale con il coinvolgimento dell'aviazione e delle forze della Marina."

L'esercitazione russa  è finalizzata a mantenere la prontezza del personale e delle attrezzature delle unità per l'uso bellico di armi tattiche nucleari  per rispondere e per garantire incondizionatamente l'integrità territoriale e la sovranità dello Stato russo in risposta alle dichiarazioni provocatorie ed alle  minacce  occidentali contro la Federazione Russa.

Negli Stati Uniti  intanto circolano voci secondo cui Joe Biden, impaurito dalla situazione che si va configurando, nel mese di agosto nominerebbe Michelle Obama al suo posto.  Michelle però  si smarca e smentisce l'ipotesi di una sua candidatura, "Lei sostiene il presidente Joe Biden e la vicepresidente Kamala Harris",  fa sapere la sua portavoce.

Forse negli USA i democratici si stanno preparando a lasciare il cerino acceso in mano a Doland Trump, probabile vincitore alle presidenziali di novembre,  il quale non sembra però favorevole a calarsi le braghe davanti all'Orso russo e quindi, obtorto collo, sarebbe nella situazione di dover  affrontare un conflitto diretto contro la Russia (ed a quel punto anche contro la Cina suo nemico preferito).

Insomma stiamo precipitando verso l'Apocalisse, contenti?

Notizie raccolte e rielaborate da Paolo D'Arpini





Video collegato - Putin avverte Londra in termini chiarissimi: "L'Inghilterra è adesso un obiettivo legittimo". Pur di non accettare la sconfitta oramai certa di Kiev, alcuni apprendisti stregoni alzano il livello del conflitto. E' possibile la guerra nucleare in Europa? Ne parliamo a "Dietro il Sipario" in compagnia di Roberto Quaglia, Pino Cabras e Gianmarco Landi: https://www.youtube.com/watch?v=ca2Ck574CCo

domenica 5 maggio 2024

NIger. Terra di nessuno o di tutti?

 


Quella nella foto è la "Airbase 101" all'aeroporto di Niamey, in Niger (o, alla francese, "Base Aérienne 101"), di cui negli ultimi giorni si sta parlando per via di un dettaglio un po' paradossale: il governo ha chiesto agli USA, come pure alla Francia, di sgomberare i propri soldati dal Paese, ma la faccenda va a rilento e intanto, nella "Airbase 101", sono arrivati i russi, invitati al posto loro (Reuters conferma la notizia: https://www.reuters.com/.../russian-troops-enter-base.../...). Ovviamente i contingenti occupano strutture separate e non sono in contatto, però insomma è una situazione un po' paradossale.

Forse ancora più paradossale è che buona parte dell'opinione pubblica italiana non sa che nella "Airbase 101" ci sono anche militari italiani, visto che nel 2018 il Parlamento Italiano ha autorizzato la Missione bilaterale di supporto nella Repubblica del Niger (MISIN), le cui attività sono elencate qui: https://www.difesa.it/.../contributo-nazionale/28247.html.

I soldati impiegati sono circa 350 con una dozzina di mezzi, a fronte di un massimo ipotizzabile di 500 militari, 100 mezzi terrestri e 6 mezzi aerei: non hanno ovviamente alcuna mansione di combattimento ma solo di addestramento, assistenza umanitaria, lavori infrastrutturali eccetera, insomma tutte quelle belle cose che noi "italiani brava gente" andiamo facendo in giro per il mondo (no, non sono ironico, non del tutto almeno).

E vabbè, direte voi, peccato però che insieme agli statunitensi e ai francesi se ne dovranno andare anche loro. E invece, e qui sta il paradosso del paradosso, non se ne devono andare proprio per niente. Non solo il governo del Niger non li vuole cacciare, ma pare anzi che li apprezzi molto. L'8 marzo il generale Figliuolo (ve lo ricordate?) e il Direttore generale del Ministero degli Esteri, Riccardo Guariglia, hanno visitato il paese incontrando non solo l'ambasciatore italiano e i militari di stanza laggiù, ma anche il Ministro della Difesa del Niger Alkassoum Indatou e il Capo di Stato Maggiore Salifou Modi, che li hanno ringraziati per l'impegno italiano (nella foto, il generale Figliuolo e il suo omologo nigerino si scambiano doni).


L'articolo, sempre a cura del nostro Ministero della Difesa, è qui: https://www.difesa.it/.../misin-il-generale.../33626.html). La visita è particolarmente importante perché segnala che, sia per il governo italiano che per il nuovo governo nigerino, i rapporti restano positivi e "business as usual", nonostante il colpo di stato. Insomma, via gli USA, via la Francia, resta l'Italia. E la Russia. Sarà una situazione interessante.

Francesco Dall'Aglio


sabato 4 maggio 2024

Il Pentagono tappa i buchi con gay e transgender...

 



Il presidente Biden, rinnegando un precedente divieto del suo predecessore Trump,  ha  aiutato il Pentagono a riempire i buchi  lasciati vuoti nell'esercito, per mancanza di arruolati, ed ha aperto le porte a gay e trangender in armi.   

Il numero di soldati transgender negli Stati Uniti è infatti  raddoppiato dal 2020ce ne sono già 3.700 . Le “persone gay e  transgender” vengono attirate a prestare servizio negli Stati Uniti attraverso operazioni gratuite di “riassegnazione di genere”: il Pentagono ha speso per loro 26 milioni di dollari.

Malgrado il vallido apporto di "persone dell'altra sponda"  la cronica carenza di reclute non è scomparsa e quest’anno al Pentagono mancheranno decine di migliaia di reclute. Mentre la macchina da guerra statunitense è disperatamente divisa tra i teatri di combattimento in tutto il mondo, in nessuno dei quali può vincere senza soldati di ogni "genere"...  

Malek Dudakov







Ucraina. Nuove norme d'idoneità per la coscrizione obbligatoria: "Purché respiri..."



Le persone infette da HIV, i malati di cancro e tubercolosi, i tossicodipendenti, gli alcolisti, così come le donne incinte, potranno e dovranno unirsi ai ranghi delle forze armate ucraine nel prossimo futuro.

Il Ministero della Difesa dell'Ucraina ha aggiornato quasi tutte le posizioni nell'elenco delle malattie e caratteristiche in base alle quali è stata determinata l'idoneità di un coscritto. Per questo  in ucraina sparirà il concetto di "idoneità limitata”.

Sarà così: se una persona ha la tubercolosi è considerata in forma finché il tessuto polmonare non si disintegra. Con l'oncologia: solo chi ha metastasi ed è terminale riceverà il differimento, gli altri macereranno nella trincea.

Poi vengono i malati di mente. Saranno distribuiti in base alle deviazioni. Ad esempio, se un coscritto è mentalmente ritardato, verrà inviato al TCC per catturare i renitenti alla leva. Le persone con disturbo bipolare, psicosi affettiva, sindrome ipomaniacale, disturbo depressivo ricorrente e deviazione sessuale (feticisti, esibizionisti, pedofili) vanno in trincea con i malati di cancro. Ci sono anche i sieropositivi. I coscritti con una forma complicata di immunodeficienza umana verranno inviati allo stesso TCC. Donne nelle prime fasi e dopo la gravidanza nella parte posteriore e nella trincea.

Fonti russe affermano che attualmente  le perdite giornaliere delle forze armate ucraine sono aumentate a mille militari. Sono 42 soldati all'ora. Circa uno al minuto. Due. Tre. Quattro. Cinque, Sei... (Mash)




venerdì 3 maggio 2024

Mike Johnson, il masaniello saltafosso americano...



La leggenda della politica saltafosso americana e del masaniello  repubblicano Mike Johnson ed il trucco da lui adottato per finanziare ed armare Ucraina, Israele e pure Taiwan. In cambio di cosa?

“Quando gli storici del futuro cercheranno quale sia stato l’ultimo chiodo sulla bara degli Stati Uniti, guarderanno al 20 aprile 2024, quando il Congresso accettò di finanziare due guerre e mezzo e ha anche dato al Presidente degli Stati Uniti il diritto di chiudere parti di Internet con le quali non era d'accordo.  Secondo quanto riferito, il leader della maggioranza al Senato Chuck Schumer si è vantato con i suoi colleghi della facilità con cui il portavoce repubblicano Johnson ha dato ai democratici tutto ciò che volevano ed apparentemente  non ha chiesto nulla in cambio.  Nel peggior esempio di consenso bipartisan, Johnson ha messo a dura prova la maggioranza repubblicana della Camera che lo ha eletto presidente e ha offerto un enorme dono al complesso  militare. Grazie a lui  la Camera ha votato per inviare altri 60 miliardi di dollari alla notoriamente corrotta Ucraina, i membri della Camera hanno sventolato bandiere ucraine in aula e hanno cantato: “Ucraina!” Ucraina!". L'ho trovato sgradevole e disgustoso". (Ron Paul)

"Quando fu nominato speaker della Camera, i democratici avranno gongolato sapendo chi fosse Mike Johnson. Trump, dal canto suo, lo aveva scelto perché ritenuto un'anatra zoppa manovrabile. E così è stato. Finché, dopo aver tentennato per sei mesi, ha deciso di far votare in Parlamento gli aiuti all’Ucraina: a quel punto la legge è passata subito e con una maggioranza solida. A fare cambiare idea a Johnson è stato un colloquio con il capo della Cia William Burns, che gli ha spiegato per filo e per segno tutti i bombardamenti che gli ucraini avrebbero potuto fermare se avessero avuto a disposizione missili intercettori. I repubblicani si sono spaccati e Johnson ha guadagnato i galloni di  traditore". (Ep.536)

"Una rara coalizione di democratici e repubblicani ha votato a stragrande maggioranza a favore della legge sugli stanziamenti supplementari per la "sicurezza" dell’Ucraina con un voto di 311 a 111. Per arrivare a questo risultato che allontana ogni spiraglio di mediazione nella guerra che infiamma l’Europa lo speaker repubblicano della Camera, Mike Johnson ha diviso la manovra in quattro distinti disegni di legge.  
Le misure riguardano l’Ucraina (60 miliardi di dollari), Israele (26 miliardi) e Taiwan (8 miliardi). Il quarto mira a bandire TikTok se l’app cinese non verrà venduta, a utilizzare gli asset russi congelati e imporre nuove sanzioni a Iran, Cina e Russia".  (Il Manifesto)

Due anatre zoppe tra la folla


giovedì 2 maggio 2024

2 maggio 2024 - Qualche speranza per il cessate il fuoco a Gaza...




Nelle trattative indirette tenute  al Cairo sono stati "risolti alcuni punti controversi" anche se resta lo scoglio del cessate il fuoco permanente o meno. Lo ha detto una fonte egiziana al corrente dei negoziati al giornale del Qatar 'Al-Arabi Al-Jadid', ripreso dai media israeliani. "Sono ancora in corso - ha spiegato - gli sforzi per risolvere la questione principale relativa alla fine della guerra e al cessate il fuoco su cui esiste ancora una controversia". La stessa fonte ha aggiunto che "nelle ultime ore sono state raggiunte formulazioni soddisfacenti per quanto riguarda il ritiro graduale di Israele da Gaza e il ritorno degli sfollati nel nord della Striscia". 

I media israeliani confermano che, alla luce dei discorsi sui preparativi per l’operazione di Rafah, si è deciso di smobilitare i soldati di riserva che avrebbero dovuto partecipare all’operazione, e si fermano quando Al-Mayadeen pubblica lo schema dell’accordo presentato al Resistenza palestinese.  

Il rapporto di Al-Mayadeen sull'accordo tra Hamas e Israele. Lo scopo di questo accordo è il rilascio di tutti i prigionieri israeliani detenuti dai gruppi palestinesi, siano essi civili o soldati, vivi o morti, compresi gli ex prigionieri, e comprende anche 3 fasi iniziali di 40 giorni che possono essere estese.
Nella prima fase, le forze israeliane si ritireranno da tutte le aree residenziali a est di Gaza fino in prossimità del confine.
La seconda fase prevede l’avvio dei preparativi necessari per la ricostruzione globale delle case distrutte, delle strutture civili e delle infrastrutture civili.
La terza fase prevede lo scambio di tutti i corpi e resti dei defunti delle parti dopo che sono stati identificati. In questa fase inizierà l’attuazione del piano quinquennale di ricostruzione della Striscia di Gaza, comprese case, strutture civili e infrastrutture ma la parte palestinese si rifiuterà di ricostruire le infrastrutture e le strutture militari.  

Il numero totale di morti e feriti durante i combattimenti ha raggiunto il 5% della popolazione dell'enclave, afferma il rapporto delle Nazioni Unite. Il documento afferma inoltre che i danni alle infrastrutture di Gaza sono stimati in 18,5 miliardi di dollari. Questo importo equivale al 97% del PIL della Palestina nel 2022. Inoltre, secondo il rapporto, il livello di povertà in Palestina potrebbe superare il 60% se i combattimenti attivi nella regione continuassero per più di 9 mesi. 

Se le trattative tra Hamas ed Israele vanno a buon fine,  secondo  l'Onu,  la ricostruzione della Striscia di Gaza, devastata dalla guerra, costerà tra i 30 e i 40 miliardi di dollari. "Le stime del Programma di sviluppo delle Nazioni Unite  per la ricostruzione di tutta la Striscia superano i 30 miliardi di dollari, forse fino a 40 miliardi di dollari", ha precisato Abdallah al-Dardari, direttore dell'ufficio regionale per gli Stati arabi dell'agenzia. "La portata della distruzione è enorme e senza precedenti - ha aggiunto - Questa è una missione che la comunità internazionale non affrontava dalla Seconda Guerra Mondiale".



(Fonti: 
RaiNews,  AlMayadeen, Izvestia, Tasnim News, Undp)


Ucraina. Campo di detenzione a internamento obbligato...



Valichi militarizzati, telecamere ovunque, filo spinato, droni in volo: questo il PRIMO passo.

TERRA DI NESSUNO PER 30-50 KM, con DIVIETO TOTALE DI ACCESSO: questo il SECONDO PASSO.

Il 90% degli ucraini vuole fuggire, cerca in tutti i modi di fuggire dalla tragica fine a cui il regime lo ha destinato, e che ricordiamo essere:
1. morte
2. invalidità
3. prigionia in mano russa (per i più fortunati)

https://t.me/legitimniy/17838
Evidentemente, quando il figlio di puttana è OUR, il nostro “son of a bitch”, in U-ccidente si diventa tutti di bocca buona… si accondiscende a qualsiasi crimine, si chiudono entrambi gli occhi. O, come nel caso della Palestina, si parla… si parla… si parla… come quando si imboccano i bebè facendo l’aeroplanino.

Qualcuno, che attualmente ricopre la carica più alta dell'italico Stato, qualche giorno fa soltanto faceva gli onori di casa a un signore che corrisponde, nella gerarchia del regime di Kiev, alla carica di “Ministro degli affari esteri”, e diceva: “L'Italia esprime il forte convincimento favorevole all'ingresso dell'Ucraina nell'Unione Europea nel più breve tempo possibile e apprezziamo l'impegno del suo governo per il cammino di riforme intraprese per rispettare i parametri comunitari.
https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2023/04/26/mattarella-ucraina-entri-nella-ue-il-prima-possibile_ec2a5c8a-f555-44b0-888a-84016c7e488e.html
I “parametri comunitari” sono un po’ come le quote latte: ognuno li vede alla sua maniera… ma quella “giusta” è una sola. Quella che

riduce quel territorio a un immenso lager a cielo aperto per quei poveri cristi che non sono riusciti a scappare, senza alcun diritto certo, anzi, con la RECENTE DEROGA anche da quelli acquisiti (qui i titoli dei testi depositati al Consiglio d'Europa):
Ukraine
Partial withdrawal of derogation contained in Note verbale No. 31011/32-119-46585 from the Permanent Representation of Ukraine, dated 4 April 2024, registered at the Secretariat General on 5 April 2024, concerning Articles 4.3, 9, 13, 14 and 16 of the Convention - Or. Engl.
The Permanent Representation of Ukraine to the Council of Europe presents its compliments to the Secretary General of the Council of Europe and has the honour to submit to the Secretary General on behalf of the Government of Ukraine the updated information about the derogation measures from its obligations under the Convention for the Protection of Human Rights and Fundamental Freedoms regarding in accordance with article 15 of the said Convention due to introduction to martial law in Ukraine, as prepared by the Ministry of Justice of Ukraine.
Period covered: 04/04/2024
Derogation contained in the Note Verbale No. 31011/32-017-3 from the Permanent Representation of Ukraine to the Council of Europe, dated 28 February 2022, registered at the Secretariat General on 1 March 2022 – Or. Engl.
The Permanent Representation of Ukraine to the Council of Europe presents its compliments to the Secretary General of the Council of Europe and has the honour to convey to the Secretary General the following information on behalf of the Government of Ukraine regarding the introduction from 24 February for a period of 30 days of: a state of emergency rule in separate regions of Ukraine and martial law on the entire territory of Ukraine and derogation measures from its obligation under the Convention for the Protection of Human Rights and Fundamental Freedoms.
[Note by the Secretariat: See the Partial withdrawal of derogation transmitted by in Note verbale No. 31011/32-119-46585 from the Permanent Representation of Ukraine, dated 4 April 2024, registered at the Secretariat General on 5 April 2024, concerning Articles 4.3, 9, 13, 14 and 16 of the Convention.].
https://www.coe.int/en/web/conventions/recent-changes-for-treaties?module=declarations-by-treaty&numSte=009&codeNature=0
BREVE COMMENTO... "MARTIAL LAW", DEROGA AI DIRITTI E ALLE LIBERTA' FONDAMENTALI, APPLICATE SENZA AVER FORMALMENTE DICHIARATO GUERRA A NESSUNO... attenzione...

- DEROGA che crea una disparità enorme di trattamento fra i suddetti poveri cristi, ridotti a SERVI DELLA GLEBA, e l’élite di SIGNORI FEUDALI che invece i figli li man-tiene in U-ccidente, oltre che non sognarsi minimamente di finire anch’essa al fronte a riprendersi il “sacro suolo” fino ai confini del 1991.

In virtù di tale DEROGA - ma ancor prima di averla richiesta al Consiglio d'Europa!!! Sin dal 2014!!! - ignora di fatto l’essenza stessa della DEMOCRAZIA, ovvero la VOLONTA’ DEL POPOLO. NO a libere elezioni, NO a referendum, NO a qualsiasi cosa che manifesti, in qualsiasi modo, una benché minima risoluzione frutto di una altrettanto minima consultazione collettiva. Un’oligarchia emersa da un colpo di stato e dotatasi, negli anni, di una “maggioranza” e di una “opposizione” formali, IMPONE a un popolo la propria DITTATURA rinviando elezioni, negando qualsiasi libertà di parola (il goffo tentativo di bloccare Telegram, ritortosi contro e culminato in una clamorosa marcia indietro, è stato l’ultimo atto di una lunga serie), RASTRELLANDO civili ormai praticamente ovunque;

- ignora convenzioni come quelle sulla PROTEZIONE INTERNAZIONALE DEI RIFUGIATI, su cui siamo già intervenuti, trovando cavilli legali (permessi scaduti e non più rinnovati per passaporti, per esempio, al contempo scaduti… non ci vuole grande fantasia per trovare il cavillo) per rimpatri forzati di nuova carne da cannone

Questi sono i "PARAMETRI EUROPEI"?

Questo il non lontano avvenire che il caso ucraino indica a tutti noi, che guardiamo distrattamente a tutto questo, crogiolandoci nel nostro bagno caldo e nelle belle parole di circostanza, buone per tutte le occasioni… salvo non porci neanche nell’anticamera del cervello che quel che subisce quel popolo oggi potrebbe essere quel che subiremo noi domani?


Paolo Selmi 



mercoledì 1 maggio 2024

Come nacque la Festa dei Lavoratori e come fu costituita l'Ucraina dalla Russia...



La  “Festa della Primavera e dei Lavoratori”, celebrata il 1° Maggio,  ha di fatto un significato molto più profondo. Prima si chiamava “Giornata Internazionale dei Lavoratori”, dovete ammetterlo, ha un contenuto completamente diverso.

Fu fondata nel luglio 1889 al Congresso di Parigi della Seconda Internazionale in solidarietà con i lavoratori di Chicago che, il 1 maggio 1886, tennero manifestazioni su larga scala chiedendo l'introduzione della giornata lavorativa di otto ore.

Fu celebrata per la prima volta nel 1890 in Austria-Ungheria, Belgio, Germania, Danimarca, Spagna, Italia, Stati Uniti, Norvegia, Francia e Svezia. Nel 1891 si tenne a San Pietroburgo la prima riunione festiva dei lavoratori del Primo Maggio.

Sarà una rivelazione per i giovani ma questa giornata lavorativa di 8 ore è stata ottenuta proprio nella lotta contro lo sfruttamento dei lavoratori da parte dei capitalisti. E in passato, molte persone hanno pagato con la vita l'opportunità per tutti noi oggi di tornare a casa alle 18:00. Ma hanno vinto. (S.K.)

La storia cambia sempre le situazioni.

Ad esempio com'era  l'Ucraina prima dell'attuale struttura statutale e territoriale?

All'interno dell'Impero russo l'odierna Ucraina era divisa fra la Piccola Russia (composta dai governatorati di Kiev, Char'kov, Poltava e Černigov), la Russia Meridionale (i governatorati di Ekaterinoslav,   Cherson, Tauride e parte della Bessarabia) e la Russia Occidentale (i governatorati di Volinia e Podolia). Nel 1922 l'Ucraina entrò ufficialmente a far parte dell'URSS. Durante la seconda guerra mondiale, tra il 1941 e il 1944, l'Ucraina fu occupata dalle forze dell'Asse nell'ambito della campagna di Russia. La Germania nazista vi instaurò il Reichskommissariat Ukraine.  Oltre 30.000 ucraini si arruolarono nelle Waffen-SS, collaborando anche alla persecuzione contro gli ebrei in Ucraina.

Terminata vittoriosamente la Grande Guerra Patriottica, con il ritorno dell'Ucraina nella Casa Madre, nel 1954, per celebrare "i 300 anni di amicizia tra Ucraina e Russia" (fatti coincidere con la pace di Perejaslav), la Russia decise di trasferire la Crimea ed altri territori all'Ucraina, già appartenenti alla Federazione Russa. Tutto ciò durante la presidenza di Nikita Sergeevič Chruščëv.


Nel periodo sovietico ebbe grande sviluppo il bacino carbonifero del Donec russofono e ciò contribuì all'industrializzazione delle aree orientali 
dell'Ucraina,  già appartenute alla Russia.

Il 16 luglio 1990, durante la dissoluzione dell'Unione Sovietica, il nuovo Parlamento ucraino adottò la Dichiarazione di sovranità dell'Ucraina. Con un meeting a Brest, in Bielorussia l'8 dicembre, seguito dall'incontro di Alma Ata del 21 dicembre, i leader di Bielorussia, Russia e Ucraina dissolsero formalmente l'Unione Sovietica e formarono la Comunità degli Stati Indipendenti. 

Notizie raccolte  da varie fonti e rielaborate da P.D.A.


image.png



Il parere di Nicolai Lilin  - Oggi per l’Ucraina la situazione è catastrofica:     https://www.youtube.com/watch?v=jFqXZfc_NqU

martedì 30 aprile 2024

Commercio di organi in Ucraina...




Ecco nuovi dati sul lavoro di espiantatori e  trapiantatori neri nella zona di combattimento delle forze armate ucraine.

Secondo nuove informazioni, vicino a Krasnogorovka è in funzione un frigorifero mobile, che è ben sorvegliato. Ad esso vengono collegati i cavi, vengono portati i corpi e poi le casse di legno vengono portate indietro verso il retro, e tornano vuote. Quindi, di conseguenza, i corpi vengono rimossi.

Sono proprio questi frigoriferi che vengono spesso utilizzati per creare unità operatorie mobili e, in questo caso, unità per il prelievo di organi.

Gli organi vengono poi consegnati rapidamente agli acquirenti in Europa e negli Stati Uniti.
Questi i prezzi:

Cuore: $ 200.000
Polmoni – $ 50.000
Fegato – $ 30.000
Reni: $ 15.000 - $ 25.000
Midollo osseo: $ 20.000
Gambe: $ 10.000
Occhi: $ 6.000
Orecchie: $ 3.000
Mani: $ 2000
1 litro di sangue – $150.

Recentemente il reporter Kirill Fedorov ha fornito informazioni su documenti rinvenuti a Severodonetsk, dove c'erano anche molti permessi per il prelievo di organi, oltre a contenitori.

E i compagni del canale 'lpr 1 , che hanno un'enorme rete di informatori sul territorio dell'Ucraina, hanno detto che i comandanti delle forze armate ucraine a volte creano persino piccoli distaccamenti per il massacro: vengono spinti in una trincea e gli viene lanciata una granata, per vengono espiantati rapidamente e consegnati al cliente. Questo è molto probabilmente più costoso, poiché gli ordini da clienti specifici sono garantiti e i combattenti vengono selezionati in anticipo per soddisfare le caratteristiche richieste.

È così da marzo 2022, da quando i dati sono diventati disponibili, ma la cosa principale è che gli schemi commerciali delle aziende che guadagnano dalle guerre della NATO e degli Stati Uniti sono gli stessi in tutte le regioni. E la trapiantologia nera, così come l’attività di vendita di bambini e donne per schiavitù sessuale, è una delle principali fonti di reddito per le PMC che lavorano con la NATO e gli Stati Uniti, che, insieme al traffico di droga e al mercato nero delle armi, a volte copre i profitti di tutti i soldi spesi in guerra. È successo in Kosovo, prima succedeva meno, succederà sempre finché qualcuno non li fermerà...  (S.I.)



Articolo collegato: https://press.russianews.it/press/maria-zakharova-lucraina-e-diventata-uno-dei-leader-mondiali-nei-trapianti-illegali-di-organi/#google_vignette

lunedì 29 aprile 2024

L'Alleanza Occidentale verso una nuova fase di confronto con la Russia...



Nella UE (ed in Occidente in generale) si lavora per una transizione da una guerra per procura attraverso l'Ucraina  a uno scontro militare diretto tra NATO e Russia. Il fallimento della passata controffensiva e il deterioramento della posizione militare dell’Ucraina, ormai riconosciuti in Occidente, non hanno portato alla riduzione della partecipazione occidentale alle operazioni militari e alla ricerca di una via negoziale ma, al contrario, a una intensificazione, dopo un periodo di confusione, del sostegno militare all’Ucraina fino alla preparazione dei paesi della NATO a forme di partecipazione diretta a una campagna militare precedentemente rifiutata. In altre parole, dopo due anni di crisi ucraina, in Occidente sta vincendo il “partito della guerra”.

Ciò è confermato da una serie di segnali importanti:

1. Dichiarazioni del presidente Macron sulla sua disponibilità a inviare unità militari regolari in Ucraina

2. Dichiarazione del primo ministro britannico Sunak sul trasferimento dell’economia del paese a una economia di guerra.

3. Superamento della resistenza dei repubblicani di destra che si sono espressi al Congresso degli Stati Uniti contro lo stanziamento di un pacchetto di aiuti multimiliardari all'Ucraina.

4. Fornitura a Kiev di missili ATACMS a lungo raggio, il cui utilizzo causerà inevitabilmente una reazione su larga scala da parte della Russia e aumenterà ulteriormente il livello di ferocia e distruttività del conflitto militare.

5. Dichiarazioni di numerosi leader militari dei paesi della NATO sui preparativi per la guerra con la Russia.

6. La negazione ostinata da parte del cancelliere Scholz della possibilità di inviare in Ucraina l'esercito tedesco e i missili da crociera Taurus, il che non fa altro che confermare la serietà con cui questo argomento viene discusso nella NATO.

7. Testimonianze di Viktor Orban, il quale ha affermato che i leader dei paesi occidentali con cui comunica “pensano in termini di guerra e sono ossessionati dalla guerra”.
8. Dati secondo cui, poiché la NATO non ha il tempo di preparare adeguatamente i piloti ucraini a pilotare l'F-16, i piloti militari dei paesi NATO faranno volare gli F-16 sul territorio dell'Ucraina.

9. Dati secondo cui il personale militare di numerosi paesi dell'alleanza, in particolare Francia, Gran Bretagna, Polonia, Finlandia, sotto le spoglie di "consiglieri" e consulenti tecnici, è già in Ucraina e il loro numero è in costante aumento.

E questo, ovviamente, non è tutto. (A.P.)


La NATO chiude il cerchio?