mercoledì 14 dicembre 2011

Quando destra e sinistra sono solo marionette di un potere altro....




Destra o sinistra?

Scrive Maurizio: "...tanto per chiarire (uno dei motivi per cui non sono mai stato, né mai sarò, di "destra" - manco di "sinistra" d'altronde). A parte l’inclinazione ideologica, che si può anche comprendere, circa un pensiero di destra o di sinistra, per quanto riguarda l’Italia io ho sempre fatto queste osservazioni: In Italia, la DESTRA fino alla seconda guerra mondiale, ha avuto una sua parte e una sua ragion d’essere, rappresentando una politica e una cultura, vuoi conservatrice, vuoi reazionaria, vuoi cattolica, vuoi quale espressione di vecchie aristocrazie, o che altro si vuole, che si può condividere o rifiutare (ed io personalmente la rifiuto), ma comunque rispettabile. Dal dopoguerra ad oggi, invece, la DESTRA, tutte le destre, si sono messe al servizio dei nostri occupanti, gli Occidentali, i quali tra l’altro ci hanno colonizzato sotto ogni forma, economica, di pensiero (la way of life americana) e militarmente. La destra, anche quella neofascista, ha cooperato con gli atlantici, con le strategie stay behind (e stendiamo un velo pietoso sul periodo della strategia della tensione). Ergo ha TRADITO gli interessi nazionali, in barba a quella retorica patriottarda di cui a parole si riempiva la bocca. Ricordo le ributtanti tesi di certa destra neofascista degli anni ‘60, ‘70, quelle che, in qualche modo, consideravano gli americani “il male minore” (rispetto al comunismo, ovviamente), quando invece proprio l’ideologia americana e l’influenza sionista, erano il VERO nemico dell’uomo e, udite, udite, consideravano Israele come un ultimo baluardo dell’uomo bianco nel medioriente (sic!). Ancora aspettano i “Berretti Verdi” americani, che come centurioni romani, avrebbero liberato il mondo dal comunismo (ma pensa te!): qualcuno gli dovrebbe ricordare che quei centurioni, incalzati dai Vietcong,l se la squagliarono aggrappati agli elicotteri USAF. Ma quello che fa ancor più ribrezzo e stato il prendere forma in Italia, in particolare negli “anni di piombo”, di una contrapposizione da stadio, becera, tra giovani di destra e di sinistra che si sono scannati letteralmente, per gli interessi del Sistema e dei Servizi che stavano dietro a tanti gruppi e gruppetti. Si venne addirittura a concretizzare una conformazione di moda, nel vestire e negli atteggiamenti, tra destristi e sinistrorsi: da una parte quelli di sinistra, definiti le “zecche” insaccati nei loro esckimo pseudo proletari e con capelli e barba alla Cristo della giudea (oggi magari tutti neo milionari o “comunsiti al caviale”, dall’altra i cosiddetti neofascisti “pariolini” o “San Babilini” con i camperos, i reiyban e il kashimir, presuntuosi “figli del sole” (oggi magari bravi borghesi dell’azienda di papà), una figura umana che un Pavolini o un Franco Colombo, veri fascisti, avrebbero preso a calci nel culo non appena li avessero incontrati! Come ogni moda oggi tutto questo è andato, ma il sangue e gli anni di galera che molti giovani hanno pagato, a gratis"!, per gli interessi del sistema e di chi li sobillava, non si possono cancellare..."

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