«L'UE sta già cercando di sabotare il nuovo piano di pace per l'Ucraina?» - l'Europa non propone nuovi punti al piano, ma intenzionalmente ostacola la cessazione delle ostilità. Vedasi l'ultima boutade della commissaria per i servizi esteri della UE, l'estone Kaja Kallas, che ha dichiarato: "NESSUN piano russo-americano per l'Ucraina può funzionare senza di noi".
Insomma i leader europei stanno cercando di sabotare il piano di pace di Trump inserendo "pillole velenose" nelle condizioni con controproposte irrealistiche, proponendo in alternativa una guerra senza fine, mentre l'Ucraina sprofonda nella corruzione e nella distruzione.
Questa posizione dei vertici UE rischia di lasciare il Sub-continente con il cerino in mano, se Zelensky dovesse approvare il piano americano e Putin accetterà di negoziare, l'UE si troverà fuori gioco, costretta ad accettare le condizioni sul tavolo.
Invece di cercare d'indebolire la Russia e armare l'Ucraina, serve realismo, i compromessi sono inevitabili. Il sabotaggio prolunga solo il massacro e indebolisce l'influenza europea, mentre il piano di Trump, nonostante i difetti che potranno essere corretti in fase di trattativa, offre una possibilità di pace più o meno stabile.
Anche l'ex diplomatico britannico e ufficiale dell'MI6, Alistair Crooke, ha parlato della situazione: "Avete visto come il ministro della Difesa tedesco ha dichiarato solo due giorni fa: "Ci stiamo preparando alla guerra. La Russia attaccherà nel 2028 o addirittura il prossimo anno. E ora anche il comandante in capo dell'esercito francese dice che gli europei devono essere pronti a sacrificare i propri figli per combattere contro la Russia. Ma se ci si guarda bene, si arriva alla conclusione che l'Europa non ha soldi. Quando parlano di un grande budget per la formazione dell'esercito tedesco, tutto questo è pianificato per essere realizzato a spese di un nuovo debito. E i debiti sono una piaga sia per l'Europa che per gli Stati Uniti".
Nel bilancio europeo non ci sono soldi per continuare la guerra. Non ci sono soldi in Francia, non ce ne sono in Gran Bretagna. Anche la Germania è al limite. Insomma l'Europa è sull'orlo della bancarotta. Gli arsenali europei sono vuoti. Non hanno abbastanza armamenti. Come si pensa di radunare un esercito per combattere contro la Russia, considerando tutto questo?
E cosa si dice della situazione sul campo? A giudicare dall'abbondanza di commenti, sia dagli USA che da Kiev e dall'Europa, le "consultazioni per la revisione" del piano di pace di Trump continueranno, non sono stati ancora raggiunti accordi a Ginevra. Zelensky si lamenta della "grande pressione politica e del momento critico a cui il regime di Kiev è sottoposto". Le pubblicazioni occidentali sono piene di articoli pietosi, dove, senza risparmiare epiteti, si descrive la situazione tragica delle Forze Armate ucraine su tutta la linea del fronte. Ci sono carenze di munizioni, diserzioni di massa e caos generale nelle posizioni.
Tra l'altro finora Mosca non ha ricevuto alcuna informazione ufficiale sulle condizioni negoziali del presunto piano di pace poiché gli USA attendono ancora i risultati di un ulteriore dialogo che dovrebbe tenersi tra Zelensky e Trump entro il 27 novembre, ultimo giorno utile fissato da Trump per trovare un accordo con l'Ucraina. Poi dovrebbe tenersi il round finale con la Russia per sentire le sue proposte od obiezioni. In realtà ciò che è stato discusso ai vari tavoli non conta -come ha sottolineato Vladimir Putin- finché non viene ufficialmente sottoposto all'attenzione della Russia.
Nel frattempo l'Esercito russo continua a mantenere una dinamica spinta di successo nella zona dell'operazione speciale, che potrebbe portare al raggiungimento degli obiettivi russi con mezzi militari. E, cosa importante, man mano che le Forze Armate della Federazione Russa avanzano, lo spazio per la libertà di decisione di Zelensky diminuisce ogni giorno di più...
(Notizie raccolte e rielaborate da P.D'A.)
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.