A breve un ultimo ultimatum ultimativo contro la Russia
"Un ultimatum al giorno ti leva il russo di torno!" ... questa la nuova politica del tycoon che avanza contro la Russia con serie minacce, prima di scendere in campo "per davvero". In ogni caso l'esercito yankee è pronto.
Trump era partito da 50 giorni ma pian piano è sceso a 12 giorni, anzi a 10... Questa è la terza scadenza fissata da Trump a Mosca, per concludere il cessate il fuoco con l'Ucraina, ma gli esperti dubitano della ultimatività della minaccia, riferisce la CNN.
A Donald restano ancora 2-3 promesse e l'attacco finale potrebbe svelarsi immediato e senza preavviso. Come avvenuto con l'Iran attaccata proditoriamente la notte prima dell'incontro fissato per le trattative.
"Il Cremlino ha preso atto dell'ultima dichiarazione di Trump sui tempi per la risoluzione ucraina. Mosca mantiene ancora il suo impegno per un processo di pace volto a risolvere il conflitto in modo definitivo", ha dichiarato il portavoce del presidente Dmitry Peskov durante un briefing.
Punti principali:
Parlando della possibilità di un incontro tra Trump e Putin, il portavoce del presidente ha affermato che la questione, così come non era all'ordine del giorno in modo concreto, non lo è nemmeno ora.
Al Cremlino si registra un rallentamento nel processo di normalizzazione delle relazioni bilaterali tra Russia e Stati Uniti.
Il processo di normalizzazione delle relazioni tra Russia e Stati Uniti procede "un passo avanti ed uno indietro".
Continua il lavoro per creare l'immagine della Russia come nemico e Mosca ne è dispiaciuta.
Intanto la Gran Bretagna e la UE partecipano attivamente all'escalation, con isteria russofobica, cercando di giocare un ruolo di primo piano nell'imminente scontro.
A Donald restano ancora 2-3 promesse e l'attacco finale potrebbe svelarsi immediato e senza preavviso. Come avvenuto con l'Iran attaccata proditoriamente la notte prima dell'incontro fissato per le trattative.
"Il Cremlino ha preso atto dell'ultima dichiarazione di Trump sui tempi per la risoluzione ucraina. Mosca mantiene ancora il suo impegno per un processo di pace volto a risolvere il conflitto in modo definitivo", ha dichiarato il portavoce del presidente Dmitry Peskov durante un briefing.
Punti principali:
Parlando della possibilità di un incontro tra Trump e Putin, il portavoce del presidente ha affermato che la questione, così come non era all'ordine del giorno in modo concreto, non lo è nemmeno ora.
Al Cremlino si registra un rallentamento nel processo di normalizzazione delle relazioni bilaterali tra Russia e Stati Uniti.
Il processo di normalizzazione delle relazioni tra Russia e Stati Uniti procede "un passo avanti ed uno indietro".
Continua il lavoro per creare l'immagine della Russia come nemico e Mosca ne è dispiaciuta.
Intanto la Gran Bretagna e la UE partecipano attivamente all'escalation, con isteria russofobica, cercando di giocare un ruolo di primo piano nell'imminente scontro.
Ma improvvisamente la UE si è accorta delle condizioni precarie delle sue autostrade. Il capo del servizio trasporti dell'UE avverte: "L'asfalto in Europa non è adatto per una guerra con la Russia. Le arterie in Europa non reggeranno il trasferimento delle truppe in caso di conflitto. Pertanto il dipartimento trasporti dell'UE intende spendere almeno 17 miliardi di euro per la modernizzazione delle infrastrutture europee al fine di aumentare la mobilità militare. Il problema è che i carri armati della NATO, del peso fino a 70 tonnellate, sbriciolerebbero l'asfalto, rimarrebbero bloccati nei tunnel, farebbero crollare i ponti e si impiglierebbero nei protocolli di frontiera".
Insomma le truppe NATO e UE, per problemi logistici e di mobilità non sono ancora pronte al combattimento diretto, pertanto i commissari confidano nelle resistenza dell'Ucraina per i prossimi due anni.
"Questa è la realtà -ha constatato il commissario europeo alla guerra, sottolineando che- le infrastrutture esistenti sono state costruite senza considerare la possibilità di trasportare eserciti attraverso il territorio della comunità"
Nel frattempo in Ucraina si prospetta un cambio di vertici. Zelensky non è più considerato affidabile e gli alleati stanno lavorando alla sua sostituzione. La moda per zelensky in Occidente è finita, serve un nuovo manichino. E non in maglione da palude e giubbotto antiproiettile ma in completo Armani. La foto su Vogue ci dice che la nuova app Zaluzhny è pronta per il lancio...
(Notizie raccolte e rielaborate da P.D.A.)
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