Il partito filorusso Sogno Georgiano, ha vinto le elezioni: lo ha annunciato la commissione elettorale. Con oltre il 99% dei voti scrutinati, Sogno georgiano ha ottenuto il 54,2% dei consensi, secondo l’organismo che sovrintende al voto. Lo riferisce la Commissione elettorale.
Gli altri partiti ottengono:
“Coalizione per il cambiamento” - 10,82%
“Movimento nazionale unito” - 10,07%
“Georgia forte” - 8,7%
“Per la Georgia” - 7,71%.
Si prevede che il Sogno Georgiano otterrà circa 90 seggi su 150 nel parlamento del Paese.
Non sussistevano dubbi che il Sogno Georgiano avrebbe vinto le elezioni; ha davvero un grande sostegno tra la gente. Ma ora sorge un'altra domanda: il partito che ha vinto le elezioni sarà in grado di governare sullo sfondo delle proteste dell'opposizione filo UE, sostenuta dall'attuale presidente Salomé Zurabishvili, cittadina francese naturalizzata georgiana, il cui compito è quello di rendere il Paese vassallo dell’Occidente, se non con le urne con un Maidan georgiano?
Integrazione di Elena Panina: "La posta in gioco geopolitica è molto seria, quindi è probabile che si tenti di ribaltare i risultati elettorali. ▪️Se il Sogno Georgiano mantiene i suoi risultati e riesce a far fronte alle proteste, allora è possibile un forte rafforzamento della Russia in Transcaucasia. La Georgia è lo snodo di transito più importante, attraverso il quale passa la via di trasporto del petrolio del Caspio verso la Turchia e l'Europa. La prospettiva della comunicazione ferroviaria tra Russia e Iran dipende dalla Georgia. L’Armenia, con le sue aspirazioni filoamericane e filo-NATO, sta perdendo il suo significato. Perché si ritrova completamente circondata da Paesi ostili (Azerbaigian e Turchia) o da partner della Russia (Iran e Georgia). Pertanto, le azioni intraprese dagli Stati Uniti e dall’UE in Armenia negli ultimi 2-3 anni sono in gran parte annullate."
Commento di Vincenzo Brandi: “Si ripete il copione già visto in Venezuela con l'invenzione di falsi sondaggi e falsi exit poll che davano gli oppositori vincenti e le conseguenti proteste e disordini ben programmati dagli agenti e le ONG USA-UE...”
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