venerdì 22 ottobre 2021

Polemiche pandemiche in salsa TV - Rintuzzi alla senatrice Licia Ronzulli



Gentile senatrice Licia Ronzulli, dopo aver assistito, non senza sgomento, alla sua crisi isterica nel corso della trasmissione “Dritto e Rovescio” della  sera del 21 ottobre 2021 -su Rete4- nel corso della quale, in collaborazione col suo sodale politico (di finta sponda opposta) Emanuele Fiano, inveiva contro il pacato e più che ragionevole argomentare di Enrico Montesano - ritengo opportuno scriverle per riprendere le argomentazioni di quest’ultimo, confidando, se ne ha, in altrettanto pacate controdeduzioni.

 

Lo faccio prendendo spunto dalla fonte (*) delle notizie riferite da Montesano, riprese da un articolo recentemente apparso sul quotidiano Il Tempo, a firma del giornalista Franco Bechis, di cui riporto i più significativi passaggi.

 

·         Nella tragedia delle tante persone che sono venute a mancare con lo scoppio della pandemia, dicevamo che sarebbe stato bene dividere i morti PER Covid dai morti CON Covid. E infatti adesso, a distanza di più di un anno, i dati ci danno ragione. E non sono dati presi da qualche sito negazionista, ma è ciò che emerge dal nuovo rapporto dell’Istituto superiore di Sanità sulla mortalità per Covid, il quale avrebbe ucciso assai meno di una comune influenza. Secondo il campione statistico di cartelle cliniche raccolte dall’Istituto solo il 2,9% dei decessi registrati dalla fine del mese di febbraio 2020 sarebbe dovuto al Covid 19. Come è possibile? Facciamo chiarezza”.

 

Come spiega Franco Bechis

 

·         dei 130.468 decessi registrati dalle statistiche ufficiali al momento della preparazione del nuovo rapporto solo 3.783 sarebbero dovuti alla potenza del virus in sé. Perché tutti gli altri italiani che hanno perso la vita avevano da una a cinque malattie che secondo l’Iss dunque lasciavano già loro poca speranza. Addirittura il 67,7% ne avrebbe avuto insieme più di tre malattie contemporanee, e il 18% almeno due insieme”. Secondo l’Iss il 65,8% degli italiani che non ci sono più dopo essere stati infettati dal Covid era malato di ipertensione arteriosa, il 23,5% era anche demente, il 29,3% aggiungeva ai malanni un po’ di diabete, il 24,8% pure fibrillazione atriale”.

 

E non basta

 

·         il 17,4% aveva già i polmoni ammalati, il 16,3% aveva avuto un cancro negli ultimi 5 anni; il 15,7% soffriva di scompenso cardiaco, il 28% aveva una cardiopatia ischemica, il 24,8% soffriva di fibrillazione atriale, più di uno ogni dieci era anche obeso, più di uno su dieci aveva avuto un ictus, e altri ancora sia pure in percentuale più ridotta aveva problemi gravi al fegato, dialisi e malattie autoimmuni”.

 

Allora, senatrice Ronzulli: quali controdeduzioni ritiene plausibili? Siamo di fronte a dati fasulli e artefatti intenzionalmente dal giornalista Bechis, o è addirittura l’Istituto Superiore della Sanità a ciurlare nel manico confondendo le idee e così legittimando improbabili “negazionismi complottisti”

 

Risponda la prego, siamo tutt’orecchi. Non è con gli isterismi che si fanno valere le proprie ragioni. Specie da una posizione di peso politico come quella da lei occupata…… ne va della credibilità delle istituzioni! E in questo periodo, mi creda, men che meno ce lo possiamo permettere!  

 

Adriano Colafrancesco

 



PS: Per l’attualità e non di meno “gravità politica” della materia trattata, ritengo opportuno coinvolgere e invitare al confronto anche un significativo numero di suoi colleghi del Parlamento, che a questo fine metto in copia per conoscenza, vista peraltro la trasversalità e convergenza di opinione dominante nella narrazione pubblica in merito alle gravi vicende pandemiche, in atto da ormai quasi due anni, nel nostro paese e nel mondo intero.

 

(*) Fonte: Covid ha ucciso meno dell'influenza: il dossier dell'Iss - Il Paragone


Licia Ronzulli - Con vaccino


2 commenti:

  1. Commento-integrazione di Marco Tosatti: "Cari amici e nemici, non credo che Franco Bechis, direttore de Il Tempo di Roma, sia un complottista, un no vax, o appartenente a una qualche altra categoria di quelle esecrate normalmente dai servi e lacchè di Big Pharma, Big Tech e Big Finance, sui giornali o alla televisione, o dai “politici” del Partito Trasversale degli Affari, quello che va dagli ex comunisti alla compagine – nani e ballerine – guidata dal vecchietto monomaniaco. Perciò mi ha colpito l’incipit del suo articolo di ieri:

    Secondo il nuovo rapporto (che non veniva aggiornato da luglio) dell’Istituto superiore di Sanità sulla mortalità per Covid, il virus che ha messo in ginocchio il mondo avrebbe ucciso assai meno di una comune influenza. Sembra un’affermazione strampalata e da no vax, ma secondo il campione statistico di cartelle cliniche raccolte dall’istituto solo il 2,9% dei decessi registrati dalla fine del mese di febbraio 2020 sarebbe dovuto al Covid 19. Quindi dei 130.468 decessi registrati dalle statistiche ufficiali al momento della preparazione del nuovo rapporto solo 3.783 sarebbero dovuti alla potenza del virus in sé. Perché tutti gli altri italiani che hanno perso la vita avevano da una a cinque malattie che secondo l’Iss dunque lasciavano già loro poca speranza.

    Avete capito? Abbiamo avuto di tutto, dal coprifuoco al lockdown, alla strage di attività e a ogni altro disastro economico e sociale a causa di poco meno di quattromila morti; e bisognerebbe poi vedere COME sono stati curati. Perché la Tachipirina e la vigile attesa, che sono state la risposta unica fino a poco fa, di sicuro un ruolo l’hanno giocato.

    Fortuna che questi dati escano. Anche se c’è da chiedersi perché ora, e non prima..."

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  2. Integrazione di Paolo Gulisano: "Il rapporto ufficiale dell’ISS non fa che confermare che il Covid è una malattia pericolosa per la popolazione anziana e per le persone con gravi patologie concomitanti. Dei 130.468 decessi registrati dalle statistiche ufficiali al momento della preparazione del nuovo rapporto, solo 3.783 sarebbero dovuti al virus in sé. Una cifra che non giustifica il pandemonio scatenato tra lockdown e green pass. Le 126.000 persone morte nel corso degli ultimi 18 mesi sono morte perché il Covid ha destabilizzato equilibri di salute fragili, forse troppo fragili. Queste erano le persone che avrebbero potuto e dovuto essere messe in sicurezza."

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