venerdì 31 gennaio 2020

Facebook, Apple, Amazon, Netflix, Google... - Il futuro è in buone mani....


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“Sono ahimè pochissimi gli italiani che assieme a me si stanno rendendo conto che qualcosa di ancor più inaudito sta avvenendo alle spalle delle già epocali manovre post-Capitalismo. 

Please welcome i FAANG, cioè la dilagante conquista di ogni frammento di globo da parte delle tecnologie (estreme) di Facebook ( F), Apple ( A), Amazon ( A), Netflix ( N), e Google ( G) – ma non ci si dimentichi di Alibaba, Tencent, Huawei, dall’altra parte del Pianeta, e di migliaia di altri simili al seguito in ogni dove. Come ho già scritto in due anni di lavoro, i colossi TECH vanno man mano acquisendo niente meno che  le Chiavi Private della vita sul Pianeta in ogni campo, dalla finanza alla Medicina alle comunicazioni; dai trasporti civili e commerciali all’energia alle materie prime; dagli alloggi alla Difesa al cibo stesso, e si potrebbe continuare all’infinito. Possono farlo perché sono loro, e non più il vecchio Capitalismo industriale, a brevettare quasi tutto ciò che di nuovo nasce sulla Terra da almeno 20 anni a questa parte. 

Ma di più: Il loro strapotere è balzato oltre l’atmosfera con il dilagare della loro Artificial Intelligence (Machine Learning in particolare), perché, come epicamente detto dal fondatore di Google-DeepMind Demis Hassabis ”Noi vogliamo padroneggiare l’intelligenza, e poi risolvere tutto il resto“. Questo fu geniale, perché davvero è solo l’intelligenza il motore dell’umanità e chi la controllerà con le TECH controllerà il mondo. Ma anche senza esplorare nei dettagli l’inimmaginabile nuovo potere dei FAANG e soci, chiunque oggi non viva nelle catacombe vede ogni giorno come la società e l’economia di ogni cm quadrato della Terra stiano vestendosi sempre più di FAANG.

E rieccoci al punto: per motivi che ho per primo divulgato al pubblico di casa,  qui,  qui e  qui, i nuovi padroni TECH del Pianeta  stanno correndo forsennatamente verso posizioni etiche sempre più avanzate, che piazzano in primo piano in ogni loro pubblica mossa, ricerca di laboratorio e prodotto. Fa parte del DNA della loro strategia di vendita globale”. 

Paolo Barnard

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Testo segnalato da Adriano Colafrancesco

giovedì 30 gennaio 2020

Gli eserciti della NATO si preparano ad attaccare la Russia...? State accorti, la Russia si difenderà...



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Rischi di guerra. Il Capo di Stato maggiore russo   Gerasimov ha sottolineato la minaccia di conflitti militari 

In un simposio internazionale, dove erano presenti 150 addetti militari delle missioni diplomatiche di 70 paesi, tenutosi a Mosca in dicembre, Valery Gerasimov, Capo di Stato Maggiore Generale delle Forze Armate della Federazione Russa, nonché Primo Vice Ministro della Difesa e Generale dell’Esercito, ha parlato di una possibile preparazione della NATO per un conflitto militare. In particolare della possibilità di operazioni militari contro la Russia
Durante il suo intervento, Gerasimov ha fatto notare, che ancora oggi nelle documentazioni di Bruxelles, la Russia viene definita un avversario.

Analizzando e osservando l’attuale e costante attività delle forze militari dell'Alleanza e lo svolgimento di certi tipi esercitazioni, si può ipotizzare che questo attivismo è fondato su strategie militari dei paesi della NATO verso la Russia. Il re-dispiegamento di truppe a est, violando gli accordi precedentemente stabiliti, nonché la promozione attiva della politica di "aggressione della Russia" possono indicare l’avvio un conflitto in preparazione. 

Il generale ha osserva che tali azioni da parte della NATO non fanno che aumentare le tensioni generali e anche indebolire la sicurezza nelle aree di contatto tra alleanza e Russia. Anche lo spazio si è trasformato in un campo per operazioni militari, insieme a terra, mare, aria e cyberspazio. Secondo lo stato maggiore, ciò è stato fatto con l'obiettivo di garantire una posizione di dominio occidentale dello spazio.

La stessa richiesta di aumenti dei finanziamenti per l'industria della difesa dei paesi membri della NATO, indica la minaccia di conflitti militari. In meno di quattro anni, la spesa per la difesa dei paesi NATO è stata aumentata di 130 miliardi di dollari, quindi aumenterà esponenzialmente nei prossimi quattro anni di altri 400 miliardi di dollari.

Sulla base di queste considerazioni Gerasimov ha pubblicamente espresso l'opinione che sia in corso una preparazione finalizzata a un conflitto militare con la Russia.

Questi in sintesi i punti chiave del suo discorso, relativi a come la Russia è pronta alla sua difesa:

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- "Dall'inizio di dicembre, i nostri sistemi laser Peresvet, sono stati in allerta nelle aree posizionali dei sistemi mobili missilistici intercontinentali con il compito di coprire le loro operazioni di manovra."

Laser Peresvet
- "La creazione del sistema missilistico Avangard con un missile balistico intercontinentale dotato di una testata nucleare con aliante ipersonico è terminata."

Missile nucleare ipersonico Avangard
- "Il primo reggimento missilistico armato del sistema di difesa collaudato nelle esercitazioni militari Tsentr-2019, con Cina e India, entrerà presto in servizio di combattimento."
- “Il sistema missilistico dell'aviazione Kinzhal con un missile ipersonico, è in servizio di combattimento sperimentale. Questi missili sono stati lanciati su campi di addestramento in varie condizioni climatiche, compreso nell'Artico. Allo stesso tempo, è in fase di sviluppo una rete di campi di aviazione che amplierà la geografia dell'applicazione di questo sistema."
Missile ipersonico Kinzhal

  • "Le nostre forze armate sono attualmente in grado di garantire pienamente la sicurezza della navigazione nelle acque della rotta del Mare del Nord , rendendo superflua la presenza di navi da guerra di altri paesi in questo corridoio marittimo. In futuro, abbiamo in programma di migliorare il sistema di difesa aerea nella zona artica, aumentando la capacità di controllare lo spazio aereo sull'intera rotta del Mare del Nord."
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Nuove navi della Flotta artica

  • Sono in corso test sugli aerei Su-57 di quinta generazione. Sono stati testati una seconda volta in Siria, dove hanno completato con successo tutti i compiti previsti. "
Sukhoi Su-57

  • "Il presidente russo Putin ha approvato l'attuale versione del documento approvato alla fine del 2014, relativo a una nuova Dottrina militare della Russia e delle sue nuove strategie. Questo in conseguenza dei nuovi eventi verificatisi nel mondo, che hanno portato all'emergere di nuovi pericoli e minacce militari".

Questi i punti salienti, estremamente indicativi del livello di tensioni globali e pericolosità della situazione, ma anche indicativi e chiari, netti, dell’approccio allo scenario di nuova guerra fredda, da parte della Russia. Una posizione tutt’altro che remissiva o intimorita, al contrario una posizione di riconquistata potenza militare sufficiente a non farsi sottomettere e a rendersi alleato di qualsiasi paese e popolo che non intende sottomettersi e difendere la propria indipendenza e sovranità nazionali. Dalla Siria all’Iran, dal Donbass alla Serbia, dal Venezuela a Cuba, dai paesi africani alla Libia, dal Libano allo Yemen e così via.
Affermazioni che hanno sorpreso gli esperti internazionali perché pronunciate da un uomo di poche parole che appare di rado in pubblico ed estremamente parco di dichiarazioni pubbliche. “Gerasimov un generale e un militare dalla radice dei capelli in giù”, così è stato descritto da S. Shoigu, ministro della Difesa russo.

Ad una domanda se i comandi militari russi vedono una potenziale minaccia di guerra a breve, Gerasimov, ha affermato che Mosca non vede "nessuna condizione preliminare per una guerra su vasta scala", ma, ha aggiunto: “…la pressione occidentale sulla Russia potrebbe innescare "situazioni di crisi" che potrebbero sfuggire al controllo, e provocare un conflitto militare disastroso”. 

"Credo che tutte le attività di uno Stato Maggiore dovrebbero essere finalizzate al raggiungimento dell’obiettivo principale: mantenere la capacità di combattimento delle forze armate", una sua famosa dichiarazione. 

Kesabaran Rusia atas Tingkah AS di Suriah Sudah Habis

Valery Gerasimov, nato nel 1955 da una famiglia operaia a Kazan, una città a circa 800 km a est di Mosca, dove ha studiato all’Alta Scuola militare per i mezzi corazzati. E’sposato e ha un figlio.
Dopo aver scalato i vertici militari tra le file delle divisioni corazzate dell'Armata Rossa in distacchi in tutta l'Unione Sovietica, prestò poi servizio, come comandante della 58a Armata nel Caucaso settentrionale, combattendo nella guerra in Cecenia. Dopo aver servito come capo delle forze armate nell'estremo oriente russo e nei distretti militari intorno a San Pietroburgo e Mosca, Gerasimov è entrato nello stato maggiore in qualità di vicecapo. 


A cura di Enrico Vigna, gennaio 2020


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martedì 28 gennaio 2020

Visita al Monumento naturale Oasi WWF di Pian Sant'Angelo il 22 marzo 2020


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L’Associazione Italiana Cultura e sport indice in tutta Italia da ben 29 anni la manifestazione CORRITALIA insieme per i beni culturali e ambientali 2020. Anche il comitato provinciale di Viterbo da anni ripete l’iniziativa e spesso le camminate si sono svolte accanto alla Civitavecchia Capranica Orte per sensibilizzare cittadini e politici sull’importanza di rivedere correre i treni sulla linea, una linea ferroviaria che fa parte della più estesa ferrovia  Civitavecchia Ancona o Ferrovia dei Due mari ( Tirreno e Adriatico).
 Anche per il 2020 la proposta riguarda un territorio vicino alla ferrovia Tirreno Adriatica, che purtroppo non è molto visibile a causa delle inadempienze di RFI che continua la sua politica di abbandono di stazioni, caselli, cioè di patrimoni pubblici,  nonostante riceva dalla Stato italiano finanziamenti per la loro manutenzione.
Tra le iniziative finalizzate alla facilitazione della comprensione della utilità di questa ferrovia, (solo i prevenuti  o ad altre faccende interessati ormai non intendono capirlo) in collaborazione con il Comitato per la riapertura e tante altre associazioni che collaborano fra cui l’Association Europeen des Cheminot (AEC), abbiamo voluto organizzare una camminata all’interno del monumento naturale Oasi WWF di Pian Sant’Angelo,  in occasione della Primavera della Mobilità Dolce che viene indetta dall’associazione per la mobilità dolce (AMODO) coordinata dalla sen. Anna Donati.
Naturalmente abbiamo voluto constatare “de visu”  la bellezza degli ambienti naturali e abbiamo effettuato un sopralluogo che grazie alla bravura della direttrice guida dell’Oasi è divenuta una stupenda visita.
Abbiamo quindi con una guida di così tanta esperienza e preparazione culturale percorso in circa quattro ore i 6 km. Molte sono state le soste dove la signora Barbara ci ha sapientemente edotto sulle variazioni ambientali che caratterizzano la riserva, sulle querce secolari, le forre boscose e i monumenti Falisci.
Abbiamo così vissuto intensamente i profumi del bosco che abbiamo attraversato e fantasticato sulla vita dei  Falisci, sulla conquista del comprensorio da parte dei Romani, sugli animali che al nostro passare sono scappati per  nascondersi  fra il fogliame, ammirato i colori della flora e della natura intorno a noi  ed infine gli uccelli colombacci e palombelle e le poiane e che in alto nel cielo al di sopra degli alberi hanno volteggiato. 
La nostra guida ci ha fornito notizie su tutto, affascinandoci con le storie sui rettili e gli anfibi, i piccoli animali che vivono il bosco, il gatto selvatico, le istrici e il tasso, le volpi e le faine, la lepre. Ci ha parlato dei cinghiali e della loro proliferazione. Abbiamo così visto le loro orme fatte di unghiate sul terreno e lo spazio che ha definito le terme dei cinghiali composto di fango in cui si rotolano.  Ci ha anche parlato della necessità di evitare la distruzione dell’ambiente,  fatto vedere i segnali che lasciano al loro passaggio i bracconieri  che purtroppo ancora insistono nel territorio, incuranti di calpestare e cacciare all’interno della riserva naturale. 
Nel  territorio che abbiamo osservato è presente anche un’azienda agricola biologica, una fra le prime in Italia. Questa  ha favorito la nascita di molte aziende biologiche fornendo un esempio importante per limitare la diffusione della monocoltura . La quercia caduta e lasciata marcire distesa in mezzo ad un campo coltivato ci ha maggiormente convinti sulla importanza di favorire l’agricoltura naturale, lontana dall’uso di concimi chimici, pesticidi  o diserbanti.  
La signora Barbara direttrice e guida dell’Oasi di Pian Sant’Angelo è una donna fantastica che trasmette ai visitatori  il suo grande amore per la natura.  Grazie signora Barbara,  il nostro sopralluogo-visita  all’Oasi è divenuto grazie a lei  una eccezionale occasione per aggiornare le nostre conoscenze sulla vita del bosco e rafforzare la convinzione della necessità di moltiplicare l’impegno a difesa dell’ambiente.
Questo è il motivo per cui invitiamo amici e cittadini e soprattutto i bambini  alla visita del Monumento naturale Oasi WWF. Il  22 marzo 2020, abbiamo organizzato una visita all’Oasi che riteniamo sarà, in primavera, ancora più bella.                                                                                        
Raimondo Chiricozzi
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Per informazioni: Tel 3683065221 www.cafevirtuel.it
Email : viterbo@aics.itcomitato.civitavecchia.orte@gmail.com

lunedì 27 gennaio 2020

Post elezioni regionali in Emilia Romagna ed in Calabria - Analisi del dopo voto

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Marcello Bussi spiega a Sputnik Italia perché il centro-destra ha vinto in Calabria e ha perso in Emilia-Romagna.
Dopo aver ascoltato Matteo Salvini a mezzanotte la maggior parte degli italiani sono andati a dormire (per la verità, tanti sono andati anche molto prima dell’exit poll o di primissimi risultati), ma Marcello Bussigiornalista di Milano Finanza, esperto della vita politica italiana, ha dovuto seguire i risultati delle elezioni regionali in Emilia Romagna e in Calabria fino alle cinque di mattina.
Sputnik Italia gli ha chiesto cosa è successo in Italia domenica scorsa.
— Chi ha vinto in Calabria e perché?
— In Calabria ha vinto il centro-destra unito. Sappiamo che, chi governa bene, ha un vantaggio competitivo alle elezioni. Così il PD ha governato male ed ha perso. In Calabria hanno candidato Jole Santelli di Forza Italia perché molti elettori calabresi di centrodestra percepiscono ancora la Lega come un partito antimeridionale. Un candidato leghista molto probabilmente avrebbe perso.
Marcello Bussi, giornalista di Milano Finanza
© FOTO : FORNITA DA MARCELLO BUSSI
Marcello Bussi, giornalista di Milano Finanza
— Quindi, chi ha dato per morto Silvio Berlusconi e Forza Italia, ha sbagliato?
— Forza Italia in Calabria ha preso il 12,5% dei voti, in Emilia-Romagna il 2,4. Forza Italia è morta. Numericamente gli elettori calabresi sono pochi. Il dato che conta è quello dell’Emilia-Romagna dove Forza Italia è quasi sparita.
— E in Emilia-Romagna perché il centro-destra e Salvini non sono riusciti  ripetere il successo avuto in altre regioni? Qual’ è stato il fattore principale, la citofonata di Salvini, il ruolo delle sardine, o qualcosa altro?
— Salvini ha perso per la citofonata (Salvini il 21 gennaio ha citofonato ad un ragazzo di origine tunisine alla sua casa nel quartiere Pilastro di Bologna per chiedere se fosse uno spacciatore, ndr). Molti elettori che erano tentati di votare Lega per la prima volta a causa della citofonata non lo hanno più fatto. Elettori di sinistra che magari non avrebbero votato dopo la citofonata hanno deciso di andare a votare per bloccare il pericolo, secondo loro, “fascista”.
Le sardine sono state fondamentali: hanno convinto ad andare a votare molti elettori di sinistra che avevano perso l’entusiasmo e sarebbero stati a casa.
Bonaccini ha fatto una scelta vincente togliendo il simbolo del PD e presentandosi solo come un buon amministratore.
Quindi: sardine, citofono e non essersi presentato come candidato organico del PD (in realtà lo è, ma conta come vieni percepito dall’elettorato) hanno portato Bonaccini alla vittoria. Il vero vincitore è però Romano Prodi perché le sardine le ha inventate lui è l’idea di fare un partito vincente di Centrosinistra fatto in gran parte da ex comunisti che si fingono non più tali l’ha avuta lui in anni lontani con la Margherita. Tutta la campagna elettorale di Bonaccini è stata fatta con le idee e i consigli di Prodi e dei suoi uomini.
— Quale scenario per l’Italia aprono questi risultati? Quale futuro per la Lega di Salvini? (Lui ha detto di aver vinto 8 a 1, adesso).
— Per ora nessuno mette in discussione Salvini apertamente. Ma questa sconfitta farà aumentare i malumori nei suoi confronti all’interno della Lega.
— Quanto dovremo aspettare per le elezioni (anticipate) o dovremo aspettare la fine della legislatura?
— In teoria ci dovrebbero essere, visto che è il primo partito in parlamento, M5S, ora viaggia intorno al 5 per cento. Il PD dovrebbe approfittare della sbandata di Salvini. Ma non credo che lo farà. Io sono convinto che tutto dipenda da quello che ha detto nei giorni scorsi il vicepresidente Usa Mike Pence a Mattarella.
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venerdì 24 gennaio 2020

Di Maio se ne è andato... "Meglio tardi che mai!"


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Era ora, sospira una gran moltitudine dei 5Stelle, dopo aver dovuto assistere, nell’impotenza della mancanza di proposte alternative dichiarate, al precipitare nella quasi irrilevanza della più grande forza politica e sociale del paese, anche l’unica morale nel quadro depravato delle realtà partitiche dei tempi. Nel titolo esprimo impazienza per l’abbandono di uno che valeva tutti, cui non ho risparmiato critiche dure fino allo sberleffo. Sberleffo commisurato alla sua supponenza, alla spropositata ambizione, fonte di irrimediabili cantonate, poi sofferte da tutto il Movimento.

Ritiro “tattico”, secondo il garante
Va però visto anche il pericolo, per il futuro del movimento sopravvissuto alla cura Di Maio e sodali, che l’uscita di scena, per quanto probabilmente strumentale e parziale (in vista, magari, di un richiamo “per acclamazione” agli Stati Generali, o al Congresso), sia in questo momento, nell’immediata imminenza delle elezioni in Emilia-Romagna e Calabria, l’ennesima botta micidiale che l’improvvido capo politico infligge alla sua gente. Che, già disorientata prima, ora, in pieno marasma elettorale, si trova addirittura priva del riferimento a quel paparino-padroncino. La sua, da questo punto di vista, è una fuga. Altro che dare la colpa a “chi critica in modo distruttivo anziché costruttivo”. Distinzione falsa e tendenziosa di chi le critiche non le vuole in alcun modo. Come s’è visto con Paragone, esempio di fedeltà all’impegno. Dunque “costruttivo”.


Di Maio si scravatta a favore di telecamera, dopo aver incravattato l’intero movimento, fino al quasi suo strangolamento. Un indumento, quello col nodo, con cui l’uomo qualunque è tenuto ad assomigliare al padrone, come la creatura a quattro zampe col collare deve corrispondere al dettato di quella a due. Di Maio, uno che è divorato dall’ambizione senza averne i presupposti culturali e di carisma. se ne va per tornare e sono convinto che si tratta di ritiro tattico, partorito dall’idea diabolica dell’untore καλλίκομος (dalla bella chioma) promotore della pestilenza Cinquestelle-PD-Italia Viva. Non è stato Beppe Grillo, tra un vaffa e l’altro, a perseguire questo sposalizio, prima solo morganatico, poi congiunturale, infine inciucio ad eternum? Le stelle volessero che al rientro di Di Maio a Pomigliano d’Arco, a fare, che so, un bravissimo sindaco (il ragazzo è capace e svelto) corrispondesse anche il ritorno sulle scene, definitivo però, di questo teatrante plautino dai mille travestimenti.

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 Fuga dalla casa cadente
Di Maio, se ne va perché, ritrovandosi la faccia sfregiata da un disastro elettorale dopo l’altro, fino a un sesto del patrimonio elettorale offertogli nel 2018 dal fior fiore del nostro popolo, a metterci la faccia anche alla reductio ad unum che gli riserva l’Emilia Romagna non ci pensava proprio. Di Maio se ne va non perché è stato “accoltellato alla schiena da traditori ingrati”, come ha lamentato, con la mancanza di gusto che gli riconosciamo da quando, inseguendo il papeetista, si è fatto sbaciucchiare dalla fidanzata a favore del peggiore fogliaccio scandalistico del “giornalismo” italiano; da quando, lusingando i gennarielli napoletani, ha baciato la teca del sangue del loro santo; da quando ha prestato la sua testa al barbiere dei calciatori; da quando ha messo la cravatta per assomigliare a Mario Draghi; da quando, ministro degli Esteri (non ci si crede!), appare al mare in Sardegna con Virginia, mentre il Medioriente esplode come il vulcano Krakatoa. Gesti spontanei, gesti di fede?  Non riesco a salvarmi dai miasmi che emanano da queste rozze captationes benevolentiae   (vuol dire ruffianeria. Scusate, ma con il latino ci si esprime sempre meglio)

giovedì 23 gennaio 2020

Fabio Conditi, Giovanni Lazzaretti e Orango Riso - I tre dell'apocalisse monetaria a Formigine



Preconizzando il crollo del sistema, un giovane esperto di questioni finanziarie, Rainer Shea ,afferma in un suo articolo: “Quando gli USA subiranno la prossima recessione economica, non sarà come le recessioni relativamente piccole a cui il Paese era regolarmente sottoposto. Sarà un crollo di tale portata che l’economia globale non potrà mai riprendersi. Probabilmente sarà la fine del periodo di crescita del capitalismo e l’inizio di una contrazione senza precedenti che muterà drammaticamente la civiltà.”. A parte il respiro “catastrofista”, tutto sommato potrei dire che questo annuncio era una sorta di sottofondo all'incontro tenuto a Formigine, il 22 gennaio 2020, a cui ho partecipato assieme a Caterina.

Il titolo della conferenza, organizzata dal Conacreis, era “Progettare e realizzare un futuro positivo”, il filo conduttore era tirato dal nostro amico Fabio Conditi  coadiuvato da Orango Riso della comunità di Damanhur e da Giovanni Lazzaretti fondatore del circolo cristiano Mauritian. La presenza di questi due esponenti religiosi provenienti da fronti opposti non ha però nuociuto al discorso, poiché entrambi erano convinti della necessità di cambiare sistema, dal punto di vista della creazione del denaro e della falsità del cosiddetto “debito pubblico”, due meccanismi creati ad arte per succhiare sangue ai popoli. L'interrogativo iniziale posto dal Conditi era “Quale società vorreste costruire se non vi fosse più alcun problema di finanziamenti, ovvero se la creazione “privata” del denaro non fosse più causa diretta della formazione del debito pubblico?”

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Insomma per scoprire l'arcano, Caterina ed io, abbiamo affrontato questo viaggio in culo al mondo, Da Spilamberto  fino alla lontana Formigine, terra di curve e di rotonde poste in fila una dopo l'altra per ben 19 km della bassa padana. Nell'Auditorium Spira Mirabilis, quella sera abbiamo incontrato diversi amici, la qual cosa ci ha consolato vedendo che non eravamo i soli ad interessarci dei temi trattati. Ed abbiamo ascoltato con attenzione l'introduzione di Fabio Conditi: “...la moneta condiziona la nostra società e la nostra vita, ma per la maggior parte della gente (fuori da questa sala) è ancora un oggetto sconosciuto, una sorta di UFO, da esorcizzare o considerare con diffidenza. Perciò questa sera analizzeremo con approccio multidisciplinare le cause della crisi nella presente economia. Immagineremo un futuro positivo possibile, capace di generare un benessere equo e sostenibile per tutti noi e per l'ambiente”.

Sì non dimentichiamo l'ambiente, che in realtà è il più colpito dal sistema della crescita consumistica, legata al parossismo ed all'incubo del PIL e dello Spread, aspetti questi che fanno dimenticare l'economia reale e produttiva, delle necessità basilari della vita, a vantaggio dell'illusione dell'accumulo finanziario e della ricchezza virtuale. Ma in fondo tutti noi, ricchi e poveri, non possiamo andare oltre le necessità reali: aria, acqua, cibo e felicità. 

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“Pane, amore e fantasia” era il titolo di un vecchio film degli anni '50, ricordate?. Ma qualcosa, in questa nostra società monetizzata, non è andata per il giusto verso e l'illusione di una altra realtà immaginata nella nostra “grotta platonica” ha colpito indifferentemente sia chi ritiene di illudere che chi viene illuso.

Si può uscire da questa gabbia mentale? Secondo la nostra visione ciò sarebbe ancora possibile ma occorre liberarsi dalle scorie delle credenze accumulate. Purtroppo non abbiamo potuto condividere certe nostre opinioni con i relatori, Giovanni, Orango e Fabio, perché Spilamberto ci chiamava a gran voce e la necessità del nostro ritorno a casa, nel nostro caldo letto, è stata più forte di qualsiasi desiderio di discussione, improcrastinabile...

Paolo D'Arpini 

  circolovegetariano@gmail.com 



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https://www.terranuova.it/Blog/Riconoscersi-in-cio-che-e/Economia-ecologica-signoraggio-debito-pubblico-tasse

https://it.sputniknews.com/economia/202001228554588-fmi-avverte-di-una-imminente-nuova-grande-depressione-ma-la-russia-e-pronta-ad-affrontarla/


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Commento di Fabio Conditi: "Un evento come questo di Formigine (MO) è un momento di incontro tra persone che desiderano risuonare insieme per migliorare la società per noi e per i nostri figli.
Ringrazio di cuore il Conacreis e la Comunità Damanhur per aver organizzato l'evento di Formigine (MO), ma soprattutto le persone che si sono prodigate per la sua riuscita, chi ha partecipato con la propria presenza e gli amici Orango Riso, Giovanni Lazzaretti, Giovanni Zibordi e Marco Antonio Attisani che con me si sono confrontati ed hanno condiviso le proprie esperienze.
Portando un raggio di luce nella caverna in cui viviamo.
Questo il video completo dell'incontro https://www.youtube.com/watch?v=Grfnz9xcBWo "