domenica 31 luglio 2016

Un vero ebreo non è sionista... - Israele - Le radici dell’ebraismo e la devianza sionista

Ogni cosa segue un suo percorso ciclico. E sarà così anche per il sionismo, ora che apparentemente questo “potere distintivo” del nostro secolo sembra giunto al culmine ecco che giungono le avvisaglie del suo declino.
Ma iniziamo con il cercare di capire come e quando è nato questo sionismo.
Solitamente si ritiene che esso sia originato da un filone di pensiero, sorto all’interno della comunità ebraica, verso i primi anni del secolo scorso (od alla fine del precedente) ed abbia trovato una sua prima attuazione concreta nella fondazione di Israele. Questo fatto è stato comunque accompagnato da una forte crescita dell’influenza di un certo “ceto” ebraico nel campo economico e della finanza mondiale. Il nido in cui tale influenza ha potuto svilupparsi si trova negli USA, il cuore dell’America, ed in parte anche in Inghilterra. Fu proprio in seguito a questa forte influenza che l’Inghilterra acconsentì alla cessione della Palestina, al termine del secondo conflitto mondiale, affinché gli ebrei (vittime di persecuzioni e sterminio) potessero fondare (o rifondare) una loro patria. La famosa “terra promessa”… Ed il ritorno in quella casa ideale avvenne con una celere penetrazione e occupazione del territorio palestinese, considerato “proprio”.
E la nascita d’Israele, il necessario caposaldo per sancire un precedente e stabilire un percorso futuro, sancì di fatto l’attuazione del sionismo. Una terra è come un tempio, se si possiede un tempio la religione viene santificata altrimenti è solo un’ipotesi. E l’identità sionista aveva ed ha bisogno proprio di questo: un tempio simbolo dell’avverarsi delle promesse del dio Jawè. Un ritorno alla casa madre dopo la diaspora provocata dalla distruzione del tempio ad opera di Tito.
Ma attenzione la diaspora ebraica in realtà non fu causata specificatamente dalla distruzione di Gerusalemme. Questo fatto militare contribuì soltanto ad incrementare un processo che era già avvenuto ed era in corso da secoli. La diaspora, od il nomadismo, degli ebrei era una componente della loro cultura, L’origine semitica pastorale di questa tribù patriarcale e la tendenza a vagare cercando nuovi pascoli era ben radicata nel dna ebraico. Il popolo ebraico, suddiviso in varie famiglie, era già sparso in tutto il mondo conosciuto allorché alcune sue bande presero ad insediarsi in Palestina, contrastando e sottomettendo gli agricoltori autoctoni, quelli che avevano costruito le prime città dell’antichità (ricordate la storia di Gerico?).
Questa spinta espansionistica e la considerazione di avere un diritto, garantito dal loro dio, di appropriarsi dei beni altrui, ed inoltre la “distinzione” settaria che rendeva gli ebrei diversi da ogni altro popolo fece sì che nella loro cultura si affermasse un diritto, un credo, che poneva il popolo eletto ad di sopra di ogni altro essere umano. Non me lo sto inventando, basterà leggere la bibbia e la torah per rendersene conto. Ma questo ora non c’entra con il mio discorso.. ritorniamo al tema principale. Comunque un’ultima considerazione mi sia consentita. Per gli ebrei il fatto di considerasi appartenenti ad una “unica” cultura, condivisa per trasmissione genetica, fece sì che il legante religioso fosse abbastanza forte da mantenere il senso della nazione e della comunità, pur non vivendo nella stessa terra. E questo è un punto saliente. Ma questo attaccamento ancestrale alle proprie radici etniche non è ancora la causa originaria del sionismo… Tutt’altro! Infatti per i veri ebrei, quelli nati e vissuti secondo la tradizione, il sionismo viene visto come una sorta di devianza, una eresia. Come lo fu l’eresia cristiana e maomettana. Infatti sappiamo bene che queste due religioni sorsero come varianti dell’ebraismo.
Ma cosa e chi intendo per “ebrei veri”? Non intendo riferirmi semplicisticamente a quegli ortodossi, con barboni e palandrane nere, che folkloristicamente si lamentano al muro del pianto, mi riferisco in generale a tutta la “gens” di origine ebraica, sia quella antecedente che quella successiva alla “diaspora” (del ‘70 d.C.). Sono i discendenti degli ebrei sparpagliati in tutto il mondo conosciuto dell’antichità, dalla Persia alla Grecia, dall’Egitto all’Italia, etc. ma tutti questi ebrei, meglio: i loro discendenti, sono oggi una minoranza ristretta della comunità internazionale giudea.
In verità questi ebrei “originali” sono oggi fra i più accaniti oppositori del sionismo. Ed il motivo è semplice: il sionismo nasce da elementi non ebraici. Il sionismo sorge in un contesto razziale diverso da quello ebraico, è il risultato di una rivalsa storica da parte di “conversi” di origine caucasica turcomanna, che abbracciarono nell’anno 1000 della nostra era la “fede” del popolo eletto (per un malaugurato errore di alcuni rabbini), semplicemente per convenienza politica, per questioni di potere, per mantenere una differenziazione fra i due blocchi “religiosi” che allora si contendevano il dominio della terra: i musulmani ed i cristiani.
Questi “conversi”, un intero popolo, i kazari, formarono la componente ebraica dell’Europa orientale. Il sionismo comincia da loro, anche se non era ancora chiaro come modello. Infatti si sa che gli ultimi saranno i primi e che i nuovi aderenti ad un credo divengono spesso i più fanatici, anche perché sanno di non averne realmente diritto e quindi se lo conquistano con un reiterato zelotismo ed odio sia nei confronti degli opponenti originari, i cristiani ed i musulmani, sia contro i loro “fratelli maggiori” gli ebrei originari. Sono i successori di questi kazari, sedicenti ebrei (cosa contraria alla legge giudaica), che oggi compongono la schiera dei banchieri e finanzieri che dirigono la politica e l’economia e che hanno creato il fulcro sionista in Israele e che sono diventati la “maggioranza” del popolo eletto… Tanto per fare chiarezza…
Paolo D'Arpini


sabato 30 luglio 2016

USA (e colonie) - Con Hillary alla presidenza rideremo tutti come matti....



...è bene ricordare chi sia Hillary Clinton, donna di potere già ai tempi del rurale Arkansas.

Segretario di Stato nel primo mandato Obama (a cui contese la candidatura presidenziale) si è distinta tra il 2009 e il 2013 per una serie di colpi di genio. Fu lei ad insistere per la guerra in Libia e l’eliminazione di Gheddafi nonostante (incredibile a dirsi!) il parere contrario del Pentagono. Fu lei ad insabbiare l’attentato all’ambasciata americana a Tripoli del 2012 per non intaccare la campagna del secondo mandato di Obama. È stata lei ad aizzare la Casa Bianca per ripetere le prodezze libiche in Siria, prima di lasciare il Dipartimento nel 2013. Ha avuto in mano la politica estera americana per almeno un lustro, senza contare gli anni dietro le quinte del secondo Obama e soprattutto quelli del marito Bill.

Dietro la corteccia dei diritti umani (o civili, a seconda...), sempre pronti a balzare fuori quando gli argomenti ristagnano, si nasconde un mix di cinismo e incompetenza reso inattaccabile dal suo essere donna liberal.

La Clinton è la capofila degli esportatori di diritti e democrazia, sempre pronti a professare una superiorità etica inaccessibile a noi comuni mortali. È il veicolo pubblicitario ideale per un modello low profile di imposizione dall’alto. Così come fu per il cornificante marito, rappresenta il volto più pericoloso del potere, perché privo di quelle linee caricaturali in cui i repubblicani brillano da decenni. Al furbo Nixon, al cow boy Reagan, al petrol-vaccaro Bush non si sa perché ma è sempre preferibile quello che i giornali e le tv etico-rock decidono di preferire. I disastri mondiali però sono gli stessi.

Noi cittadini di un Paese che osserva, nel nostro piccolo, ci limitiamo ad abboccare partecipando col cuore.

Col nostro Francia o Spagna, purché se magna… siamo un’importante cartina da tornasole per capire come va il mondo. In quanto colonia a sovranità ridotta, siamo un ottimo esempio di gregge, pronto a incolonnarsi secondo i flussi globali di cui siamo vittime e promotori. Così accecati da una presunta libertà, finiamo per essere artefici delle nostre stesse amputazioni.

Aspettando la Clinton, ricordiamoci che il genio delle dittature più pericolose è proprio qui: far credere agli uomini di essere liberi.

Giampiero Venturi
 (Difesa online)


Viterbo - Filippo Rossi, consigliere comunale, a caccia di Pokemon



L’assuefazione al malcostume è, probabilmente, uno dei principali mali della nostra società.

Siamo talmente abituati ad assistere a scene di quotidiana prepotenza, furbizia, abusi, che neanche le notiamo più.
Non riusciamo più a stupirci o ad arrabbiarci, siamo annebbiati da tanto menefreghismo giornaliero che tutto ci sembra edulcorato, poco importante, ci viene da dire il classico “cosa vuoi che sia”…

Noi vorremmo invece tornare a indignarci per ciò che non va, per le prese in giro alle istituzioni o per la mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini, come recentemente accaduto a Palazzo dei Priori ove il consigliere Filippo Rossi, durante un consiglio comunale, andava a caccia di Pokemon!

Sì, avete capito bene, con i nostri soldi, invece che partecipare attivamente ai lavori del consiglio, si catturavano pokemon tramite la nota app della Nintendo (come si evince dalle foto scattate da Alessia de Rubeis, che ringraziamo per avercene concesso l’uso).


Ora, nulla di male a cacciare Pokemon, a prescindere da cosa si pensi dal punto di vista dello spessore culturale della cosa, ma come si può tollerare che questo avvenga in una sede Istituzionale, durante una seduta pubblica, specialmente quando a farlo è proprio una carica istituzionale che li dovrebbe occuparsi dei problemi della cittadinanza e non di quelli dei pokemon?

Tra l’altro, è bene evidenziarlo, la polizia locale aveva redarguito il consigliere De Dominicis per aver portato con se un telo da mare, al fine di sottolineare il clima assenteistico vacanziero che impera in questi periodi estivi fra le fila della maggioranza, ma non ha avuto nulla a che ridire sulla spietata caccia ai poveri animaletti che avveniva sotto i suoi occhi.

Ci volevano i Pokemon, potrebbe pensare qualche maligno, per far tornare Filippo Rossi, da sempre fra i maggiori assenteisti in consiglio, a far da stampella alla maggioranza in una seduta.

Viterbo, con questi rappresentanti, più che candidarsi a capitale della cultura, dovrebbe partecipare alla selezione per la capitale del nulla.

Non c’è che dire, il decadimento culturale e amministrativo di questa città è davvero ben personificato dai propri rappresentanti.

Noi ci indigniamo e non vogliamo assuefarci a tutto questo.
Per noi la Politica è una cosa seria, i cittadini meritano rispetto, le Istituzioni sono sacre.

Speriamo di non essere i soli a pensarla in questo modo e che i viterbesi, alle prossime elezioni, puniscano, mandando a casa... anzi a caccia di pokemon, questi pseudo amministratori.

Grilli Viterbesi  - grilliviterbesi@gmail.com


venerdì 29 luglio 2016

Terrorismo - Uno spettro s'aggira per l'Europa... è l'Europa stessa...




Le ragioni e le forme con cui il terrorismo arriva in Europa sono molteplici, ma penso che, seguendo l’antico detto latino ‘cui prodest ?’(a chi giova), esso rientri in tale disegno globale; del resto è dalle origini della attuale Unione Europea che , tra alti e bassi, le banche e le multinazionali USA, attraverso la Germania, portano avanti l’occupazione dell’Europa.

Per ‘attivare’ il terrore in Europa, i servizi hanno avuto a disposizione l’enorme massa di manovra composta dai salafiti, dagli ‘estremisti’ islamici e dai mercenari, reclutati in Europa (per essere clandestinamente inviati in Kosovo, Libia, Siria, Ucraina … ) ed ora clandestinamente rientrati, mischiandosi ai siriani in fuga dalla guerra e dal terrore;  ma possono anche disporre di  ‘cani sciolti’,  pur guidati da input-appelli di imam e/o agenti, per lo più Sauditi o Qatariani (due monarchie nate, protette e cresciute, sotto il dominio delle multinazionali petrolifere).

Di recente, per cercare di ‘occultare’ il più possibile i legami tra il terrorismo e i servizi segreti Nato e/o  dei singoli Stati, collaborazionisti della grande finanza (che già, come in Italia, hanno dimostrato  di saper operare con malavita organizzata e mafie per ottenere l’ubbidienza di altri settori dello Stato e di singole personalità, della finanza della politica, dei media e anche del Vaticano), i loro media hanno molto evidenziato che singoli attentati possono anche essere opera di ‘squilibrati’, mossi da emulazione verso le gesta dei terroristi.

Tale eventualità esiste, ma analizzando i comportamenti e le coperture avute dai terroristie (contrabbandate per ingenuità e/o dabbenaggine dei servizi dei vari stati), così come il fatto che d’improvviso disponessero di adeguate risorse finanziarie e/o armi ed esplosivi, consentono di collegare questi soggetti al prototipo delle vittime di manipolazione mentale,  come l’MK-Ultra o i ‘Manciurian candidate’ (oggi ‘costruibili’ dai servizi di almeno 5 paesi, Israele e USA in primis, ma anche Germania , Inghilterrra e Francia).

Il compito del terrorismo in Unione Europea è quello di diffondere la paura, il razzismo e l’insicurezza, in quantità talmente elevata da produrre assuefazione all’idea che solo il potere della grande finanza sul globo possa riportare l’ordine,  portando con se anche il rifiuto a mettere in discussione gli attuali ‘equilibri’ e strumenti di potere operanti in Europa.

Nel momento in cui, cresce la consapevolezza dei prezzi pagati dai popoli europei con l’introduzione dell’Euro e la concentrazione di potere e sovranità in mano a BCE e Commissione europea (come segnalano le rivolte del popolo greco, le proteste francesi, spagnole e belghe, la stessa Brexit ed il crescente consenso a movimenti e partiti contro l’Euro e questa UE dei banchieri e delle multinazionali), cresce anche il rischio, per banche e multinazionali, che, una dopo l’altra, saltino tutte le casematte con cui difendono la loro occupazione dell’ Europa.

Come le due torri, oltre al lancio del PNAC, servirono ad imporre il Patriot Act, che conferiva poteri assoluti al Presidente, o chi per lui (CIA & Super Loggia), così il loro terrorismo in Europa, verrà usato anche per toglierci altri diritti e altre libertà …e prima o poi, per entrare ufficialmente nella ‘Matrix’,  prepariamoci al Microchip sottocutaneo per tutti, come già programmato dal Bilderberg e dalla Trilaterale.

Per loro ‘Uno spettro s’aggira per l’Europa’ ed è quello che il 99 % del popolo si accorga di essere loro schiavo e che, sotto la spinta popolare, i Governi cambino composizione  e/o orientamento politico, gli Stati si riprendano la loro sovranità o diano vita ad una Confederazione Europea, magari dimensionata a base continentale, come il Consiglio d’Europa.

Fernando Rossi

giovedì 28 luglio 2016

Manziana, 29 luglio 2016: Incontro con ORNELLA BERTOROTTA - Il dramma che viviamo e la speranza a cinque stelle



Serata "cineforum + conferenza" -  29 luglio 2016 a Manziana (RM), in Via Garibaldi 48 (ingresso dal vicoletto al numero 30) alle 20.30.
Pensiamo che il momento che stiamo vivendo, segnato da una serie di eventi drammatici, di portata epocale e che coinvolge direttamente il nostro paese in una serie di conflitti alle porte di casa nostra, con rapporti internazionali (Nato, UE, TTIP) che suscitano adesioni e contrasti, con un terrorismo che, alimentato in Medioriente da governi nostri alleati, ora colpisce anche l'Europa, comporti per ogni cittadino l'impegno a conoscere e a confrontarsi. 

Il Movimento 5 Stelle, che si è dimostrato forza politica in impetuosa crescita, suscita speranza, fiducia, ma anche incertezze e ostilità. Dato il ruolo importante che ha assunto nel governo di grandi città e nell'equilibrio politico generale, ci pare interessante conoscerne le direttrici di politica estera che intende proporre all'Italia e all'Europa. Ci sono già state interessanti iniziative parlamentari su Nato, America Latina, il meccanismo delle sanzioni, l'euro, la partecipazione dell'Italia alle guerre., tra l'altro a quella che è annunciata come imminente alla Libia.
LA SENATRICE del M5S ORNELLA BERTOROTTA - ornella.bertorotta@senato.it -, rientrata dal viaggio di una delegazione parlamentare 5 Stelle in Israele e territori palestinesi occupati, recente organizzatrice al Senato di un partecipatissimo convegno sulla Libia, sarà la relatrice su questi argomenti nella nostra serata. Verrà proiettata una selezione dal documentario girato da Fulvio Grimaldi a Gaza , dopo l'offensiva israeliana Piombo Fuso 
Vi aspettiamo.
Patio Latino


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Terrorismo, islam, democrazia... e la civiltà spazzata via


Je suis "catholigue", pas catholique

Non ho visto un solo "Je suis Catholique", dopo l'uccisione rituale del prete di Rouen. O  mentre sgozzavano preti e suore in Siria, distruggevano chiese e perseguitavano i cattolici. Forse perché la minoranza cristiana in Siria  sta con Assad? Forse perché i media, la boldrini, renzie, etc.   hanno taciuto? Forse perché non è arrivato l'ordine (e di chi)...?

D'altronde il papone, bianco fuori nero dentro, ha affermato categoricamente che non è in corso una guerra di religione, ma una guerra "per questioni di denaro". Quale e di chi sarà il denaro menzionato? Quello delle lobby delle armi che spingono verso la distruzione totale, quello delle banche che speculano su tutto e soprattutto sul lavoro dei poveri, quello delle tangenti che intasca la chiesa e lo stato  con la vendita delle reliquie di una democrazia morente?   

"...il potere civile o politico reale non può esistere per il gigantesco peso che hanno le super company ed i super banchieri. Il potere politico è frutto di interessi privati e delle lobby di pressione, dietro c'è la grande finanza, l'apparato mediatico della formazione delle notizie, gli stessi social net work... Tutto è solo un grande affare .... La democrazia  non esiste, in tutto l'Occidente democratico c'è solo un governo  oligarchico di ricchissimi, senza contrappesi, e in grado di condizionare  il mondo intero, da ogni punto di vista...” 

Paolo D'Arpini




..................

Stralcio di una lettera ricevuta


I maomettani non possono affrontare gli odiati europei in una guerra simmetrica: sarebbero spazzati via in tre/quattro settimane. Devono utilizzare il terrorismo, unica arma a loro disposizione.  E dato che proprio stupidi non sono utilizzano i lati deboli del sistema. Conoscono molto bene le debolezze democratiche, le farraginose pastoie garantiste, le catene ideologiche che impediscono di fare pulizia.

La casta ciancia di valori europei,  identificati nelle parole “democrazia” e “libertà”. Mai mistificazione fu più schifosa da settanta e più anni a questa parte. La democrazia e la libertà sono parole vuote.

La riprova sta nei fatti: proprio gli assertori della “democrazia”, i commessi viaggiatori della cosiddetta “libertà” hanno allegramente tradito la loro propaganda falsa e bugiarda. 

Invasione della Palestina, Iraq, Afghanistan, Libia a più riprese, Siria, attacco all’Iran, primavere arabe finanziate e provocate sottobanco, Grecia, Ucraina, Timor, Serbia,Venezuela, creazione di Isis o Daesh (che dir si voglia)…  Per non parlare delle aggressioni perpetrate in silenzio dall'Arabia Saudita (il cui petrolio fa girare altrove la testa dei democratici). Come per il Qatar, per gli Emirati ecc.  

La democrazia è  stata la scusa per imporre gli interessi dei potentati finanziari su Paesi poveri ma  ricchi, per loro sfortuna, di materie prime. 

Di conseguenza il modello che viene fittiziamente proposto ai Paesi di cui sopra, è coscientemente destinato al fallimento.


Non c’è da stupirsi quindi del proliferare di terrorismo e di macelleria. In parte voluto e programmato dai macellai maomettani, che si prestano al gioco di chi muove le pedine mondiali, in parte per emulazione di poveri di spirito che sfogano sugli altri la nullità e la tragedia del fallimento della loro vita. 

Mentre in Europa abbiamo aperto le porte agli invasori, abbiamo ubbidito ai voleri dei poteri forti,  che vogliono un’Europa allo sbando e che FINANZIANO l’invasione.

La democrazia non solo non esiste, ma soprattutto la sua falsa immagine deformata è la causa di questo sfacelo. 
L’islam tutto questo lo sa e ci gioca, nella sua disperata guerra di sopravvivenza.

Fabrizio Belloni


mercoledì 27 luglio 2016

Sionismo, Integralismo Islamico e ... Nuovo Ordine Mondiale …la fucina è lo stato d’israele


Al lavoro per il grande israele….
Se si osserva l’espansione della canea islamo-estremista nei paesi mediorientali e del nord Africa si noterà che si pone ai lati dello stato sionista, a destra ed a sinistra, sopra e sotto. Israele resta però intoccato, anzi c’è uno stretto rapporto di collaborazione fra sion e tagliagole, come si rileva dalle continue notizie di cronaca relative all’arresto di ufficiali istruttori sionisti nelle fila islamiche o di ospedali israeliani che curano i feriti combattuti da Assad. Per non parlare di altre segrete forme di “aiuto” e “santa” alleanza.
Israele ha tutto l’interesse, è nei suoi piani, che il territorio e le popolazioni ad esso circostante siano in lotta fra loro. Ad israele piace l’antagonismo fra sette musulmane, piace che gli stati vengano frammentati. Israele ha bene appreso il “divide et impera”. E ciò avviene non solo attorno ai suoi confini ma anche negli altri luoghi della terra, in forme subdole che tendono a influenzare l’andamento politico economico e finanziario dei paesi europei ed occidentali in generale, per non parlare degli USA che sono praticamente una colonia di sion (per la stessa ammissione dei sionisti). Persino la Russia deve scendere a patti e “trovare accordi” con israele.
Ma la battaglia principale ora si svolge in Palestina. I palestinesi, eredi degli antichi nemici filistei, debbono scomparire. Questo è necessario per realizzare la promessa del dio personale ebraico jawè.
Paolo D’Arpini
……………………
Messaggio a tutti quelli che credono ai diversivi, e ora strillano contro il fondamentalismo islamico, contro i pazzoidi mussulmani, creati ad arte dalle Intelligence Occidentali: “Ora voi ve ne fregate dei palestinesi, il genocidio è lontano dalle vostre case borghesi, ma ricordate che quando i sionisti avranno edificato il loro Regno, tutto sta scritto nello stesso Litolibro criminale: “Tutti i Re della terra si dovranno prosternare al grande Israele”. Così ha stabilito il Signore e loro ci credono ed ovviamente lo vogliono.
Quando anni addietro dicevamo che Israele, fondato su una presunzione di superiorità razziale, rivendica per sé tutte quelle terre e non avrà pace fino a quando non costruirà il grande Regno d’Israele dal Nilo all’Eufrate, con tanto di ricostruzione del Tempio, molti facevano spallucce.
Gli ingenui di centro-destra/sinistra poi ancora oggi vanno dicendo che l’unica soluzione sarebbero due Stati in pace per due popoli, ecc. Sognano il lavoratore ebreo fianco a fianco del lavoratore palestinese, e non sanno che in Israele ci sono ebrei di serie A (i puri) e di serie B (gli spuri), poi i non ebrei, i goyim.
Se sarà tollerata una minoranza di “bestie parlanti”, sul sacro suolo di Sion, lo sarà solo per fargli fare gli schiavi-lavoro agli israeliani.
Qualche altro abboccone si illudeva rispetto alle Road map, ma il fatto è che Israele solo apparentemente accettava tregue e alcune spartizioni del tutto teoriche. L’evidenza che si trattava solo di accettazioni temporanee e opportunistiche era data dal fatto che proseguivano senza sosta gli insediamenti di coloni e che ogni pretesto era buono per distruggere, minare l’autorità e i beni dei palestinesi.
Non sono casuali le dichiarazioni di rappresentanti dell’ebraismo che affermano che bisognerebbe deportare i palestinesi, che comunque se ne devono andare o estinguersi.
Per la verità ancora non siamo alla applicazione diretta di questi progetti genocidiari: si accennano, se ne parla per tastare il terreno delle reazioni, ma il fine vero di Israele, nei fatti, è quello di dare una criminale spallata all’entità palestinese: morte e distruzione, piombo fuso, abbattimento di case, vie, acquedotti, scuole, ospedali e quant’altro.
Una popolazione già in condizioni miserrime che viene ancor più posta in condizioni impossibili, nel terrore. Con la scusa di qualche razzo o con qualche altra false flag, tra due, tre anni, un altra spallata, altro piombo fuso, altro terrore, e l’obiettivo sarà infine raggiunto.
Maurizio Barozzi
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Commento di Giorgio Vitali: “TUTTO QUELLO CHE I GIUDEI HANNO ATTRIBUITO AI NAZISTI ERA QUELLO CHE è SEMPRE STATO NELLE LORO MILLENARIE INTENZIONI. UNA PURA PROIEZIONE ALL’ESTERNO DEI LORO PENSIERI PIU’ RECONDITI. NON A CASO A GUERRA FINITA MOLTISSIMI DI QUESTI “NAZISTI” SI SONO RICICLATI AL SERVIZIO DELL’OCCIDENTALISMO SIONISTA. Consiglio la lettura di EMMANUEL RATIER: I guerrieri di Israele e Emmanuel Ratier: Misteri e segreti del B’nai B’Rith”

.......................

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05 gen 2009 - IL PECCATO D'ORIGINE DI ISRAELE
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La Fonte ed il Fine delle Due Guerre Mondiali | don Curzio Nitoglia

doncurzionitoglia.net/2013/11/26/la-fonte-ed-il-fine-delle-due-guerre-mondiali/

I Giganti del male - Chiesa Viva

www.chiesaviva.org/i-giganti-del-male.html


Arriva il Regno di Sion? Ricordiamoci l'altro. - Blondet & Friends

www.maurizioblondet.it/arriva-regno-sion-ricordiamoci-laltro/
15 apr 2016 - “I lavoratori devono schiacciare i kulak con pugno di ferro”, 
ordinava Lenin in un dispaccio dell'agosto 1918: “Impiccare, e dico impiccare in ...



 
 
 
 
 
 
 
 






"Essi sono i soli membri del gabinetto che contano davvero, 

e sono anche al vertice della Massoneria in Turchia [...]. 

Un turco ha definito tutto ciò come ‘drogare quest’ultima 

(la Turchia, ndr) con hashish ebraico’. 

Allo stato attuale,

il movimento Giovani Turchi sembra essere 

ad un esame accurato principalmente ebraico, e “Turco” 

in quanto opposto ad altri elementi ottomani, come arabi, greci, bulgari, armeni, eccetera [...]. "...
 




La seconda rivoluzione americana - Altrenotizie

25 apr 2011 - Basta la morte violenta a Gaza di un giovane del nostro tempo come Vittorio Arrigoni 
perché ritornino in mente gli ... dall'amministrazione Bush, e poi ribattezzata “Nuovo Medio Oriente” (New Middle East) 
dal presidente del CFR (Council on Foreign Relations) Richard Nathan Haass nella rivista Foreign Affairs ...




V., anche :

Le origini dell'Islam - di don Curzio Nitoglia

www.doncurzionitoglia.com/OriginiIslam.htm

e

ISLÀM E GIUDAISMO di don Curzio Nitoglia

https://forum.termometropolitico.it/591005-islam-e-giudaismo-di-don-cu...
"Islam"= giudaismo spiegato agli Arabi, don Curzio Nitoglia svela il ... 




Un Mondo Impossibile ...: UNA RADIOGRAFIA DEL GIUDAISMO ...

unmondoimpossibile.blogspot.com/2016/.../una-radiografia-del-giudaismo-storia.htm...
05 apr 2016 - UNA RADIOGRAFIA DEL GIUDAISMO 
"Storia ebraica e giudaismo - Il peso di tre millenni" Israel Shahak. LIBRI. Prefazione di Gore Vidal...