lunedì 30 novembre 2015

Bassissimo impero - Erdogan come Attila... lo paghiamo per non farci invadere ed in più lo confederiamo nella UE

Erdogan -  Invece di fargli la guerra, gli danno i nostri soldi e lo vogliono nell'Europa della Nato, delle banche e delle multinazionali 



Per comporre i 3 miliardi pattuiti dai partiti del centrodestrasinistra europeo con Mer de Kan, Renzi si è impegnato a dare 281.000.000 di Euro delle nostre tasse alla Turchia, affinché blocchi l'ingresso di profughi dalla Siria verso l' Unione Europea.  Il presidente dell'Unione Europea (centrosinistra) e il Presidente del Parlamento Europeo (centrodestra) concordano che dell' appoggio turco ad ISIS, Al Nussra, Al Qaeda, FSA, Salafiti e Fratelli Musulmani, ...come dei massacri, prigionia e torture verso i curdi , ... come della carcerazione e uccisione di avvocati e giornalisti... si parlerà in seguito; ora si decide sul blocco delle immigrazioni, che la Turchia deve garantire se vuole entrare in Europa. 

E' TUTTO ASSURDO ! 


Riporto dabbasso  un interessantissimo articolo sull'Industria dei Diritti Umani (gestita dalle fondazioni delle famiglie della grande finanza) e alcuni link che aiuteranno a capire la spudoratezza di chi bombardò Gheddafi perché fermava i profughi (su richiesta dell'Europa e dell'Italia), perché fu uccisa (a Bengasi) una giornalista legata alla Clinton, perché combatteva contro le tribù che volevano rovesciarlo (finanziate e armate dalla NATO/USA) e perché Amnesty aveva scritto (smentendo poi tutto dopo la guerra) che Gheddafi usava dei mercenari centro africani per i massacri, gli stupri e le violenze su donne e bambini... Napolitano e Franceschini furono i più assatanati nello spingere il Governo Berlusconi ad affiancarsi alla Francia nei massacri aerei..

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Da : ‘Amnesty International e l'industria dei diritti umani’ , di Daniel Kovalik
(insegnante di Diritto umanitario internazionale, alla Scuola di Legge dell'Università di Pittsburgh).
Fonte: www.humanrightsinvestigations.org - 14 novembre 2012
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(..) ll diritto internazionale, come codificato per la prima volta all'indomani della seconda guerra mondiale in strumenti quali la Carta delle Nazioni Unite e della Carta di Norimberga, è stato creato per lo scopo primario di preservare e mantenere la pace mettendo al bando le guerre d’aggressione. E questo perché? Perché le nazioni che avevano appena attraversato la guerra più distruttiva della storia dell’umanità, con il suo portato di crimini di genocidio e l’Olocausto, avevano capito benissimo che quei crimini erano stati resi possibili dal reato fondamentale costituito dall’aggressione, dalla guerra stessa. Infatti, come spiega Jean Bricmont nel suo bellissimo libro L'imperialismo umanitario, il reato per il quale i nazisti "sono stati condannati a Norimberga è l’aver iniziato una guerra di aggressione, che in base alla Carta di Norimberga 1945 'è il supremo crimine internazionale, differenziandosi dagli altri crimini di guerra perché contiene in sé tutto il male rappresentato dagli altri'".


In altre parole, la logica dei padri fondatori del diritto internazionale - compreso il diritto internazionale dei diritti umani - è che, per tutelare i diritti umani, il compito primario delle nazioni è quello di assicurare la pace e prevenire la guerra, la quale inevitabilmente conduce alla violazione massiccia dei diritti umani. Come Noam Chomsky ha per anni ripetuto, in particolare nel suo articolo del 1971 sulla Yale Law Review dal titolo "La legge del più forte nelle relazioni internazionali," (80 Yale LJ 1456), una delle prime sostanziali norme stabilite dalla Carta delle Nazioni Unite è il divieto della guerra di aggressione. Tale norma è contenuta, come riferisce Chomsky, nell'articolo 2 (comma 4) della Carta, ove si prevede che tutti i membri delle Nazioni Unite "devono astenersi nelle loro relazioni internazionali dalla minaccia o dall'uso della forza ...". E, in contrasto con la posizione dei nuovi interventisti umanitari, l’articolo 2 (comma 7) della Carta afferma esplicitamente che "nulla nel presente Statuto autorizza le Nazioni Unite ad intervenire in questioni che appartengono essenzialmente alla competenza interna di ogni stato ...".


Purtroppo, come Chomsky osservava già nel 1971, queste norme supreme di tutto il sistema delle Nazioni Unite,sono state omesse dal diritto internazionale. E sono state omesse, tra gli altri, dai responsabili delle principali organizzazioni per i diritti umani quali Amnesty International e Human Rights Watch. Come spiega Jean Bricmont in Imperialismo umanitario, citando lo studioso di diritto internazionale Michael Mandel, mentre all'inizio dell'invasione del 2003 dell’Iraq da parte degli Stati Uniti Amnesty e Human Rights Watch esortavano tutti i "belligeranti" (senza distinguere tra aggressori e aggrediti) a rispettare il diritto bellico (il cosiddetto diritto internazionale umanitario ndt), nessuno dei due gruppi proferì parola circa l'illegittimità e l’illegalità della guerra stessa. Come ha giustamente dichiarato Bricmont: "queste organizzazioni sono come chi consiglia di usare il preservativo agli stupratori", ignorando il fatto che una volta che l'intervento a cui non si sono opposte "si sarà dispiegato su larga scala, i diritti umani e la Convenzione di Ginevra verranno violati in maniera massiccia".


(..) Suzanne Nossel, come ben spiegato da Diana Johnstone nel suo articolo su CounterPunch, poco prima di essere assunta da Amnesty (come direttrice del ramo USA ndt), ha svolto un ruolo diretto, mentre lavorava per il Dipartimento di Stato americano, nell’articolare i pretesti dell'intervento della NATO in Libia. Johnstone spiega che, "in qualità di Vice-assistente Segretario di Stato per le Organizzazioni Internazionali, la signora Nossel ha avuto un ruolo nella stesura della Risoluzione del Consiglio ONU sui diritti umani riguardante la Libia. Tale risoluzione, basata su rapporti esageratamente allarmistici, è servita a giustificare la successiva risoluzione delle Nazioni Unite che ha portato alla campagna di bombardamenti con cui la NATO ha rovesciato il regime di Gheddafi. In altre parole, il ruolo della signora Nossel nel supportare l'intervento della NATO è stato simile a quello di Amnesty nello stesso periodo, essendo entrambi coinvolti nelle pressioni per l'azione contro la Libia alimentate con notizie esagerate o del tutto false, pur di vedere un maggiore intervento contro la Libia.

Gli attuali tentativi di prendere le distanze dall’aggressione della NATO al cui inizio proprio Amnesty International e la signora Nossel hanno contribuito, semplicemente non suonano veritieri. Vorrei far presente che è giunto il momento per Amnesty di fare un vero e proprio esame di coscienza, chiarendo se intende fare gli interessi dei diritti umani oppure quelli delle guerre della NATO e dell’Occidente, perché davvero non si possono servire entrambi i padroni.



Link interessanti 
http://www.amnesty.it/Libia_riforme_ferme_ne_soffrono_dirit…
http://www.focusonisrael.org/…/…/10/nave-gaza-libia-israele/
http://www.repubblica.it/…/diritti-umani/2015/05/12/news/l…/
Come l’avvocato curdo :
http://www.ansa.it/…/libia-uccisa-avvocato-diritti-umani_ee…
Santa Sede e il bravo picciotto Orlando Leoluca
http://www.repubblica.it/…/09/news/santa_sede_libia-3221017/
Il PD
http://cerca.unita.it/ARCHIVE/xml/355000/350741.xml
http://arcigenova.org/…/%C2%ABin-libia-violati-i-diritti-u…/

domenica 29 novembre 2015

Avanguardia pacifista e contro l'inquinamento industriale ad Arezzo...



Il 29 novembre 2015 ad Arezzo si è svolta la marcia per il cambiamento climatico e per la pace, celebrata in molte città del mondo, anche Arezzo ha voluto essere partecipe. Non eravamo in molti all'incirca 200 persone ma abbiamo cercato di fare del nostro meglio.

Il corteo ha iniziato la marcia salendo per via Guido Monaco facendo delle fermate nelle varie piazze storiche della città, piazza S. Francesco, il Duomo, Piazza Grande per chiudere poi in Piazza S. Agostino.

Il messaggio che abbiamo cercato di far arrivare alla gente è stato quello della difesa della Madre Terra, eterna nutrice di tutti gli esseri; ho notato con piacere che molte persone che non erano in corteo guardavano e battevano le mani insieme a noi, qualcuno ripeteva anche gli slogan...  il messaggio arriva, l'amore si trasmette...

Ma cos'è il clima? Facendo una metafora, all'interno di una cerchia di persone è la sensazione, le vibrazioni che si percepiscono circa le relazioni più o meno buone che intercorrono all'interno dell'ambiente dove il  gruppo si svolge; le azioni, i pensieri, le discussioni che si hanno tra i componenti creano un clima il quale determina poi gli umori che vengono a stabilirsi nelle persone e poi nell'ambiente. In questo modo nascono poi i detti: Che aria pesante che c'è in questo posto; che clima accogliente; che ambiente caloroso... tutti modi che definiscono il clima.

Orbene il pianeta Terra ha un suo clima che è stabilito da fattori di fisica astronomica, come l'inclinazione dell'asse terrestre i relativi solstizi, equinozi e certamente anche dai rapporti angolari e di radiazioni(tutti i corpi emettono radiazioni, anche il nostro) che ha con gli altri corpi celesti, uno di questi, la Luna, sappiamo bene quanto influisca sul clima, sulle maree e in passato, sovente quando capitava  un periodo lungo di pioggia, i nostri nonni ci dicevano che bisognava aspettare il cambio di luna per rivedere le belle giornate....

Ma questa è la parte rilassata della storia, la parte di cui voglio parlare è quella che riguarda le azioni di noi uomini, dell'umanità, che tutta compatta sta modificando il clima proprio della Terra, stiamo costringendo il nostro pianeta a cambiare i suoi rapporti con le altre entità del  sistema solare di cui facciamo parte, attraverso le nostre azioni, con la nostra ansia di accaparrare quanto più è possibile per non rimanere senza... senza che?... senza terra dove posare i piedi?

Oh si questo accadrà se non cominciamo a giocare a fare la pace, se non cominciamo a vedere ogni altro essere come un fratello piuttosto che come un concorrente, se non iniziamo a dare importanza al principio di vita perché pensiamo che tanto dobbiamo morire mentre siamo già "morte" quando pensiamo così, se non cominciamo ad unirci e quando si esce per fare la spesa invece che prendere 5 automobili ne prendiamo una o due e andiamo al mercato, se non impariamo a leggere sui prodotti che compriamo chi li fa, cosa ci mettono e da dove arrivano informandoci sui produttori...  

Abbiamo le alternative a tutto, al petrolio per gli spostamenti, l'energia elettrica sopperisce in tutto a queste necessità; per l'alimentazione la scelta dei prodotti biologici è ricca. Tesla più di un secolo fa stava mettendo a punto un congegno che avrebbe dato energia gratis a tutto il pianeta senza inquinare... non se ne è saputo più niente di quel progetto; adesso sembra che la Russia ci stia lavorando sopra, guarda un po' che non ci sia anche questo come motivo delle recenti tensioni tra Turchia (filo USA) e Russia. E siamo di nuovo al clima (per metafora) che si va a creare tra stati: tensione tra uomini, tra gruppi, tra stati, tra pianeti... 

Allora lo cambiamo questo clima? Vogliamo conoscerci? vogliamo usare quella forza enorme che l'uomo ha nell'unità?

Giuseppe Finamore


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Iraq - Pornografia sionista: "Colonnello israeliano beccato con le brache calate assieme ai tagliagole dell'ISIS"


ISIS-Israel-and-the-Chaos-in-GazaQuesto sicuramente non doveva succedere. Sembra che un colonnello israeliano sia stato “catturato con i pantaloni calati”. Intendo dire è stato catturato assieme a un branco di terroristi cosiddetti dello SI o Stato islamico o SIIL o DAASH a seconda le preferenze, da soldati dell’esercito iracheno. Interrogato dall’intelligence irachena, apparentemente ha detto molto sul ruolo delle IDF di Netanyahu nel sostenere lo SIIL. A fine ottobre un’agenzia di stampa iraniana, citando un alto ufficiale dei servizi segreti iracheni, riferiva la cattura di un colonnello dell’esercito israeliano del battaglione Golani, Yusi Oulen Shahak, collegato allo SIIL operante in Iraq nel fronte di Salahudin. In una dichiarazione semi-ufficiale a Fars News Agency un comandante dell’esercito iracheno ha dichiarato: “La sicurezza e le forze popolari hanno preso prigioniero un colonnello israeliano“, aggiungendo che il colonnello delle IDF “aveva partecipato ad operazioni terroristiche del gruppo taqfirita dello SIIL“, e il colonnello era stato arrestato asisieme a numerosi terroristi dello SIIL, fornendo dettagli: “Il nome del colonnello israeliano è Yusi Oulen Shahak ed è indicato colonnello della brigata Golani… codice di sicurezza e militare Re34356578765az231434“.
Perché Israele?
Fin dall’inizio dell’efficace bombardamento russo di obiettivi selezionati in Siria, il 30 settembre, i dettagli del ruolo molto sporco non solo di Washington, ma anche del membro della NATO Turchia del presidente Erdogan, Qatar e altri Stati, sono venuti alla luce del sole per la prima volta. È sempre più chiaro che almeno una fazione dell’amministrazione Obama abbia svolto un ruolo molto sporco dietro le quinte, sostenendo lo SIIL per promuovere la rimozione del presidente siriano Bashar al-Assad e aprire la via inevitabilmente a caos e distruzione in stile libico che farebbe dell’attuale crisi dei rifugiati siriani in Europa un semplice gioco in confronto. La “fazione pro-SIIL” a Washington comprende i cosiddetti neoconservatori, radunati intorno al disonorato ex-capo della CIA e carnefice del “surge” iracheno generale David Petraeus, tra cui anche il generale John R. Allen che da settembre 2014 era l’inviato speciale del presidente Obama presso la coalizione globale per contrastare lo SIIL (Stato islamico di Iraq e Levante) e, fin quando si dimise nel febbraio 2013, anche la segretaria di Stato Hillary Clinton. Significativamente, il generale John Allen, fautore acceso della “No Fly Zone” dagli Stati Uniti in Siria al confine con la Turchia, che il presidente Obama ha rifiutato, fu sollevato dall’incarico il 23 ottobre 2015, poco dopo il lancio degli efficacissimi attacchi russi ai siti terroristici in Siria di Jabhat al-Nusra di al-Qaida e dello SIIL, cambiando l’intera situazione del quadro geopolitico della Siria e del Medio Oriente.
I rapporti delle Nazioni Unite citano Israele
israel-controls-isis-made-in-israel-master1Che Likud di Netanyahu e militari israeliani collaborino strettamente con i falchi neo-conservatori di Washington è ormai noto, così come la veemente opposizione del primo ministro Benjamin Netanyahu all’accordo nucleare di Obama con l’Iran. Israele considera il gruppo filo-iraniano sciita Hezbollah nel Libano un arcinemico. Hezbollah ha attivamente combattuto a fianco dell’Esercito siriano contro lo SIIL in Siria. La strategia del generale Allen per “bombardare lo SIIL” da quando fu posto a capo delle operazioni nel settembre 2014, come Putin e il Ministro degli Esteri della Russia Lavrov hanno ripetutamente sottolineato, lungi dal distruggere lo SIIL in Siria, ne ha notevolmente ampliato il territorio controllato. Ora è chiaro che ciò era proprio l’intento di Allen e della fazione bellicosa di Washington. Almeno dal 2013 i militari israeliani hanno anche bombardato apertamente ciò che sostenevano essere obiettivi di Hezbollah in Siria. Dall’inchiesta è emerso che in realtà Israele colpiva obiettivi di Hezbollah che coraggiosamente combatte SIIL e altri terroristi in Siria. Di fatto Israele aiutava lo SIIL, come i bombardamenti “anti-SIIL” del generale John Allen. Che una fazione del Pentagono operi segretamente dietro le quinte per addestrare, armare e finanziare ciò che oggi viene chiamato SIIL in Siria è ormai di dominio pubblico. Nell’agosto 2012, un documento del Pentagono classificato “segreto” e poi declassificato su pressione dell’ONG Judicial Watch degli Stati Uniti, dettaglia proprio l’emergere di ciò che è diventato lo SIIL, nato dallo Stato Islamico in Iraq e poi affiliatosi ad al-Qaida. Il documento del Pentagono dichiara “…vi è la possibilità di creare un dichiarato o meno principato salafita in Siria orientale (Hasaqa e Dayr al-Zur), e questo è esattamente ciò che le potenze che sostengono l’opposizione (ad Assad) vogliono per isolare il regime siriano, considerato profondità strategica dell’espansione sciita (Iraq e Iran)“. Le potenze che sostenevano l’opposizione nel 2012 includevano Qatar, Turchia, Arabia Saudita, Stati Uniti e dietro le quinte Israele di Netanyahu. Proprio tale creazione del “principato salafita in Siria orientale”, territorio oggi dello SIIL, era l’ordine del giorno di Petraeus, Allen e altri a Washington per distruggere Assad. E’ ciò che spinge l’amministrazione Obama ad avanzare la bizzarra richiesta a Russia, Cina e Iran di cacciare Assad prima di passare a distruggere lo SIIL. Ora il mondo vede chiaramente la doppiezza di Washington nel sostenere ciò che i russi con precisione chiamano “terroristi moderati” contro Assad regolarmente eletto. Che Israele sia nel nido di ratti delle forze terroristiche in Siria è confermato da un recente rapporto delle Nazioni Unite. Ciò che il rapporto non menziona è il motivo per cui le IDF israeliane abbiano tale appassionato interesse in Siria, in particolare nelle alture del Golan.
Perché Israele vuole cacciare Assad
Nel dicembre 2014 il Jerusalem Post riportava i risultati di una relazione in gran parte ignorata, e politicamente esplosiva, che dettagliava gli avvistamenti delle Nazioni Unite di militari israeliani insieme ai terroristi dello SIIL. La forza di pace delle Nazioni Unite, la Forza di osservatori dell’ONU sul disimpegno (UNDOF), di stanza dal 1974 al confine sul Golan tra Siria e Israele, rivelava che Israele collabora strettamente con i terroristi dell’opposizione siriana, tra cui al-Qaidaal-Nusra e SIIL, sulle alture del Golan, con cui “mantiene stretti contatti negli ultimi 18 mesi“. La relazione fu presentata al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. I media tradizionali di Stati Uniti e occidente ne hanno sepolto i contenuti esplosivi. I documenti delle Nazioni Unite dimostrano che le Forze di Difesa Israeliane (IDF) mantengono contatti regolari con i membri del cosiddetto Stato islamico da maggio 2013. L’IDF dichiarava che ciò valeva solo per cure mediche ai civili, ma l’inganno fu svelato quando gli osservatori dell’UNDOF notarono i contatti diretti tra forze dell’IDF e dello SIIL, oltre alle cura ai terroristi dello SIIL. Le osservazioni includevano il trasferimento di due casse dalle IDF allo SIIL, i cui contenuti non furono confermati. Inoltre il rapporto delle Nazioni Unite identificava ciò che i siriani etichettavano “punto di trasferimento di forze tra Israele e SIIL“, una preoccupazione dell’UNDOF presentata al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. L’UNDOF fu creata dalla risoluzione n° 350 del maggio 1974 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per le tensioni dopo la Guerra del Kippur dell’ottobre 1973 tra Siria e Israele, creando una zona cuscinetto tra Israele e Siria sul Golan, governato e controllato dalle autorità siriane, secondo l’accordo sulle Forze di disimpegno del 1974. Solo alle forze dell’UNDOF era consentito stazionarvi, che oggi contano 1200 osservatori. Dall’escalation degli attacchi israeliani alla Siria nel 2013, sulle alture del Golan, sostenendo la presenza di “terroristi di Hezbollah“, l’UNDOF stessa fu oggetto di attacchi massicci dai terroristi di SIIL o al-Nusra di al-Qaida, per la prima volta dal 1974, con rapimenti, omicidi, furto di armi, munizioni, veicoli e altri beni, e saccheggio e distruzione di strutture delle Nazioni Unite. Qualcuno evidentemente non vuole che l’UNDOF rimanga sulle alture del Golan.
Israele e il petrolio del Golan
Nell’incontro con il presidente Obama alla Casa Bianca, il 9 novembre, il primo ministro israeliano Netanyahu chiese a Washington di riconsiderare il fatto che, dalla guerra dei sei giorni del 1967 tra Israele e Paesi arabi, Israele abbia illegalmente occupato una parte significativa delle alture del Golan. Nell’incontro, Netanyahu, apparentemente senza successo, invitava Obama a sostenere la formale annessione israeliana delle alture occupate illegalmente del Golan, sostenendo che l’assenza di un governo siriano operativo “permette di pensarla diversamente” sullo status futuro dell’importante area strategica. Naturalmente Netanyahu non parlava apertamente di come IDF e altre forze israeliane fossero responsabili dell’assenza di un governo siriano attivo, sostenendo SIIL e al-Qaida. Nel 2013, quando l’UNDOF cominciò a documentare i molteplici contatti tra militari israeliani e SIIL e al-Qaida sulle alture del Golan, l’oscura compagnia petrolifera di Newark in New Jersey, Genie Energy, con una filiale israeliana, Afek Oil & Gas, cominciò ad entrare nelle alture del Golan con il permesso del governo Netanyahu, per cercare il petrolio. Quello stesso anno, gli ingegneri militari israeliani revisionarono la recinzione al confine di 45 miglia con la Siria, sostituendola con una barricata di acciaio con filo spinato, sensori, rilevatori di movimento, telecamere a infrarossi e radar, collegandolo al Muro che Israele ha costruito in Cisgiordania. È interessante notare che l’8 ottobre, Yuval Bartov, capo geologo della controllata israeliana di Genie EnergyAfek Oil & Gas, dichiarava alla TV israeliana Channel 2 che la sua azienda aveva trovato un grande giacimento di petrolio sulle alture del Golan: “Abbiamo trovato uno strato di olio di 350 metri di spessore nelle alture del Golan meridionali. In media nel mondo, gli strati hanno uno spessore di 20 – 30 metri, e questo è 10 volte più grande, quindi parliamo di notevoli quantità“. Come ho sottolineato in un precedente articolo, l’International Advisory Board di Genie Energy include gente come Dick Cheney, l’ex-capo della CIA e infame neo-con James Woolsey, Jacob Lord Rothschild e altri. Ovviamente nessuna persona ragionevole penserebbe che ci possa essere un legame tra militari israeliani e SIIL e altri terroristi anti-Assad in Siria, soprattutto sulle alture del Golan, il ritrovamento di petrolio della Genie Energy nello stesso luogo, e l’ultimo appello ad Obama di Netanyahu a “ripensarci” sulle alture del Golan. Saprebbe troppo di “teoria della cospirazione” e come sanno tutte le persone ragionevoli le cospirazioni non esistono, sono solo coincidenze. O? In effetti, parafrasando le parole immortali di Brad Pitt nel ruolo del primo tenente Aldo Raine nella scena finale del brillante film di Tarantino, Bastardi senza gloria, sembra che il vecchio Netanyahu e i suoi amici ciucciapiselli di IDF e Mossad siano stati presi con le mani nella sudicia marmellata della Siria.golanoil-mapF. William Engdahl * 

* Consulente di rischio strategico e docente, laureato in Scienze Politiche all’Università di Princeton, autore di best-seller su petrolio e geopolitica, in esclusiva per la rivista online “New Eastern Outlook“.
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora

sabato 28 novembre 2015

La verità "altra" la dice solo il TGporco



PERCHE’
il giornalista americano Wayne Madsen scrive un articolo nel quale si interroga Gladio dietro gli attentati Isis in Europa?”  e nessuno ne parla in tv? - http://www.vocidallastrada.org/2015/11/gladio-dietro-gli-attentati-dellisis-in.html

PERCHE’
lo scrittore, giornalista e regista italiano Fulvio Grimaldi ha fatto affermazioni particolarmente gravi, quali L'immigrazione? Una strategia Usa per controllare l'Europa” e a nessuno viene in mente di denunciarne la gravità? -https://www.youtube.com/watch?v=QYsCM4iJ4Vo

PERCHE’
lo scrittore e giornalista italiano Maurizio Blondet è tanto provocatorio nei suoi articoli da spingersi a dire “Vi è piaciuta la sceneggiata “Caccia all’uomo a Parigi?” e nessuno si scandalizza? - http://www.maurizioblondet.it/parigi-qualche-kamikaze-era-radiocomandato/

PERCHE’
il giornalista tedesco Udo Ulkfotte ha detto Mi dettava tutto la Cia, non voglio più mentire” e tutti i media italiani si girano dall’altra parte fingendo di non aver sentito? - https://www.youtube.com/watch?v=3_ubiKvpZgQ

PERCHE’
nel telegiornale di France 2 si parla di bellissimi occhi blu di uno degli attentatori della strage di Charlie Hebdo, e nessuno approfondisce questo e altri inquietanti interrogativi? - https://www.youtube.com/watch?v=9zCvfgcYxNg

C’E’ SOLO UNA SPIEGAZIONE: NON ABBIAMO NEL NOSTRO
PAESE UN AUTENTICO SERVIZIO PUBBLICO TELEVISIVO

Ma per fortuna qualcosa si muove!!! http://www.tgporco.it/vendiamo-san-pietro-al-califfato/

passaTGporco

venerdì 27 novembre 2015

Luigi Crocco: "Piattaforma di rilancio economico a favore di tutti i cittadini d'Italia, d'Europa e del mondo" - Lettera aperta a Laura Boldrini



Gentilissima Presidente della camera dei deputati Laura Boldrini, rif. 40958

Il  19 novembre 2015 Lei afferma  "Per battere il terrorismo prima delle armi serve la politica"

Desidero ripetere​ che per tutto ciò occorre una risorsa finanziaria enorme che l 'Italia non ha neppure l 'Europa che non supera il debito pubblico oltre 18.000 miliardi degli Stati Uniti.

Ma sulle condizioni della Risoluzione Europa 2020 6 luglio 2011 sulle eurobbligazioni

1) diminuire di 1/20 il debito pubblico - si potrebbe con una mini tax da 10 a 20 Cent su tutti i milioni di beni al consumo venduti e comprati ogni giorno in Italia e una Mini Tax su tutte le operazioni di Banca da 100 euro a credito e a debito più una tassa o donazione garantita 20.000 euro in più' annua a ​ 10 milioni  ​fra ​  plurimilionari e miliardari = 200 miliardi x 10 anni = 2000 miliardi per abbattere ogni anno più di 1/20 il Debito Pubblico anche cancellare o diminuire tasse, tagli ed altro di ostacolo ridistribuire la ricchezza della nazione al sociale

2) Ipoteca di primo grado sugli immobili dello stato . Ma col metodo centralizzato globale Bce + Banca d'italia + Banche centrali solo immobili INPS e/o Fondazione di partiti sul rischio della speculazione CASSA DEPOSITI E PRESTITI  o​ altri più interessati. 

​E ​ a Lei Presidente della Camera chiedo nuovamente l'autorizzazione dello stato sulla raccolta 1 milione di firme on line nei 7 s
​ta​ti su 28 per l'applicazione delle eurobbligazioni 2020 sulla crisi e l'occupazione in Europa col mio metodo sulla crisi e l'occupazione mondiale a vendere nel mondo le eurobbligazioni col diritto di investire capitali nei nostri paesi e noi nei loro  
​per ​ 
assumere coi nostri i loro salariati .


Sottopongo un  mio progetto che,  da semplice cittadino italiano sembra essere stato sotterrato per l'esame alla commissione europea.

Dove la SOLUZIONE TECNICA per l' Euro d'oro È SEMPLICISSIMA e il problema NON sono neppure le 1000 lire raddoppiate nel 2001 per 1 euro sui prezzi al consumo per la politica sociale e dei redditi di competenza esclusiva a ciascun governo degli stati membri che deve rispondere al proprio elettorato vale dire anche a Uno solo di NOI che denuncia di essere stato offeso e pretenda, con la sua petizione personale nella forma e il contenuto che interessa alla comunità di aver risposta in Europa art 227. E meglio dico che , sul nostro euro in crisi manca tutto pure l'utilizzo delle riserve aure a stampar biglietti nuovi con il numero di serie collegato al numero di matricola sul peso del lingotto d'oro sino al ultimo salario. 

E l'emissione obbligazionaria speciale Mes (con regole penali) sostenere i redditi da lavoro nel finanziare i salari + piccole e medie aziende + studenti ed altro anche per pagare il Debito Pubblico in media 30.000 euro a testa con soli 3 milioni dimostratisi con poche tasse , ma con l'euro diventati più ricchi milionari e plurimilionari = 90 miliardi al anno per la rata del debito (art 48 della Costituzione col decreto del Presidente della Repubblica sul emergenza Nazionale, sulla sovranità dello stato) per acquisire maggiori privilegi e detrazioni fiscali e onoranza di cittadinanza per  sé e famiglia a cards per crociere spettacoli in prima fila ecc per non aver mai più crisi con la finanza speculativa  in Italia, per l'europa e il mondo.

Distinti saluti.   



Luigi Crocco - poetalc52@gmail.com
​                            

giovedì 26 novembre 2015

Val di Non - Gli orsi italiani hanno diritto a risiedere sui monti del Trentino



Nei giorni scorsi, all’assemblea dell’APT val di Non, che si è tenuta a Sanzeno, a Casa de Gentili, è intervenuto l’assessore alla caccia della PAT Michele Dallapiccola.

L’assessore Dallapiccola, apprendiamo dai quotidiani locali, ha presentato il piano strategico di marketing territoriale, senza trattenersi dall’attaccare i comitati di cittadini che si battono per il diritto alla salute. Ha criticato la pubblicità negativa che viene al Trentino da questi gruppi che chiedono regole per gli agricoltori che utilizzano antiparassitari e pesticidi, sorvolando sul fatto che si tratta di prodotti chimici che causano il cancro.

Ovviamente quando si tratta di marketing, in Trentino, non si tralascia di parlare dell’orso. E’ noto, infatti, che la presenza degli orsi, rappresenta un ritorno economico di milioni di euro per il Trentino.

Ciò che, però, avrebbe affermato l’assessore, anche se non ci stupisce, è agghiacciante.

L’assessore alla caccia trentino, Michele Dallapiccola, sembra abbia affermato che per la migliore convivenza con gli orsi è sufficiente ucciderne uno o due l’anno.
Per completezza, riportiamo il virgolettato pubblicato, il 25/11, dal quotidiano L’Adige: «La convivenza con l'orso è una grande opportunità - ha affermato Dallapiccola - Basta eliminare, e sottolineo eliminare, gli esemplari problematici, che non sono più di uno o due all'anno, nel peggiore dei casi. Vediamo a quanto successo sul Bondone: lì è avvenuta una aggressione drammatica, ma molti turisti hanno poi chiesto agli operatori se non vi siano dei sentieri dell'orso?».
In assenza di smentite, dobbiamo considerare verosimile la dichiarazione dell’assessore alla caccia. Sarà sufficiente rammentare che si tratta dello stesso assessore che, alla presentazione del Rapporto Orso 2014, affermò che gli orsi devono rispettare le regole (ovviamente quelle degli uomini). Si tratta dello stesso assessore che trova disdicevole che gli orsi si comportino da orsi.

Ancora una volta, rammentiamo all’assessore Dallapiccola, ai suoi colleghi di giunta, ai consiglieri che si sono schierati per la persecuzione di animali incolpevoli, che l’orso è un animale particolarmente protetto da convenzioni internazionali e non può essere ucciso.

Gli orsi non nascono problematici, ma lo diventano a causa delle politiche di gestione approssimative e dilettantesche dell’ente che ha il compito di gestire e il dovere della tutela dei plantigradi.
Se si fosse fatto tutto il necessario per favorire la convivenza, non ci sarebbe alcun conflitto. Fare il necessario, informiamo l’assessore Dallapiccola, significa anche intervenire, per smentire, ogni volta che qualcuno racconta bugie sugli orsi e sulla loro pericolosità che com’è noto anche ai sassi, è pressoché inesistente.

Sono i comportamenti umani che creano problemi agli orsi, non viceversa e bisognerebbe avere l’onestà politica e intellettuale di riconoscerlo.
Dallapiccola non ha le idee chiare sul da farsi per favorire la convivenza fra uomini e orsi, perciò la cosa migliore che potrebbe fare, sarebbe didimettersi, dopo aver revocato tutte le delibere che legalizzano la persecuzione di animali che hanno più volte dimostrato scarsa pericolosità.

Poiché il chiodo fisso dei politici locali è l’uccisione degli orsi, rammentiamo che sono tuttora attive tre petizioni online: una, già a quota 111.453 firme, per ritirare la delibera ammazza orsi del luglio 2014, l’altra per lo scioglimento del Consiglio Provinciale trentino, un’altra per l’istituzione della giornata nazionale dell’orso; è necessario firmarle ancora in tanti.

Grazie per l'attenzione.
I referenti per il Trentino di
ENPA - Antonio Russi
Flama d'Anaunia - Ivana Sandri

Guardie per l'Ambiente Trentino AltoAdige - Antonella Ebli
LAC Trentino Alto Adige/Südtirol - Caterina Rosa Marino
OIPA Trento - Ornella Dorigatti
PAN-EPPAA - Mauro Nones
Comitato per l'orso Trentino AltoAdige/Südtirol - Francesco Mongioì

Trento, 26 novembre 2015

mercoledì 25 novembre 2015

Femminicidio legalizzato - Gli uomini, a volte, non meritano compassione...



"Io oggi sono Ekin Van, dopo giorni di battaglie contro Daesh sono stata catturata dalle forze di sicurezza turche. Sono una terrorista, dicono. il mio corpo è stato torturato, trascinato, ed esposto nudo nella piazza del Paese, in Turchia.

Io oggi sono Rojbin, la voce del movimento curdo, vivo a Parigi, sono rifugiata. Mi hanno sparato in bocca per spegnere per sempre le mie parole di pace. 


Io sono Sara, io sono Leyla, ci hanno sparato in testa, eravamo insieme a Rojbin, per cancellare il passato ed il futuro di una lotta vincente contro l'oppressione patriarcale.

Io sono Zeynep Taşkin, ho 18 anni, vivevo a Cizre, mancava acqua ed elettricità. Le reti mobili erano state interrotte. C'era il coprifuoco. La polizia sparava nelle strade. Il 6 settembre 2015 stavo andando dalla vicina: erano solo pochi passi per strada. Dovevo avvisare mio marito, doveva sapere quello che stava succedendo, non doveva provare a rientrare in città, sarebbe stato troppo pericoloso. Avevo in braccio il mio bebè, Berxwedan Edin. Un cecchino delle forze di sicurezza turche ci ha sparato. Ci ha ferito sotto gli occhi di mia suocera, di 35 anni, Maşallah Edin. È uscita a soccorrerci. Siamo morte insieme, hanno ucciso anche lei.

Io oggi sono Bruna, facevo l'estetista, avevo due figli e tanta voglia di vivere. La mia bellezza ed il mio carattere solare, la mia voglia di amore, avevano attirato nella mia vita troppi uomini sbagliati. Ma io ero forte, sapevo quello che volevo: ho detto ho detto no anche all'ultimo, uno che voleva la botte piena e la moglie ubriaca. Un uomo incapace di scegliere tra rifarsi una vita con me o chiudere e restare con la sua famiglia. Ora è sotto processo per il mio omicidio e per aver appiccato fuoco al mio locale, con dentro il mio cadavere.

Io sono Anna, mio marito mi uccise sparandomi perché era troppo geloso della mia bellezza.

Io sono Barbara, ero incinta. Mio marito mi uccise dopo una vita di umiliazioni e tradimenti.

Io sono Fatma. Mi hanno ucciso perché sono un'assassina: ho ucciso l'uomo che mi hanno costretto a sposare.

Io sono Teresa Buonocore. Hanno assoldato due delinquenti per farmi uccidere, perché non ho avuto paura delle minacce. Ho denunciato quel bastardo del mio vicino che aveva abusato di mia figlia e della sua amica.

Io sono me stessa e sono tutte loro.
Una donna che lotta tutto l'anno. Che non sta zitta. Che paga per la sua lucidità e per il coraggio di non tacere. Come tante donne in ogni angolo del mondo. Che vive per resistere a un sistema oppressivo e patriarcale che nega soggettività piena alle donne, che resiste per vivere in un mondo migliore, liberato da ogni forma di oppressione per mano nostra.


La libertà di tutti e per tutti è costruita soprattutto attraverso la quotidiana resistenza e lotta delle donne.

Muore chi si adatta e tace. Loro, noi, siamo ribelli e partigiane, e chi resiste non muore mai. 


Biji Berxwedana Jiyane - Viva la resistenza delle donne" 

https://www.facebook.com/100010532557703/videos/134996086861476/?fref=nf



(Divulgato da Barbara Spinelli)

martedì 24 novembre 2015

Turchia di Erdogan, amica dei terroristi e terrorista essa stessa...






Notizia di cronaca:  Scrive  Fabio Polese: “Alta tensione tra Russia e Turchia dopo che un caccia Sukhoi24 dell'aviazione russa è stato abbattuto da due F-16 di Ankara lungo la frontiera con la Siria. Ankara ha accusato il velivolo di essere entrato nel proprio spazio aereo e di aver ignorato i ripetuti avvertimenti con cui gli è stato chiesto di allontanarsi. Mosca, però, ha negato lo sconfinamento e il presidente russo, Vladimir Putin, ha parlato di "un crimine, una pugnalata alla schiena sferrata da complici dei terroristi" e ha avvertito che l’incidente avrà "serie ripercussioni" sui rapporti tra Mosca e Ankara. Il capo del Cremlino ha affermato che il velivolo non minacciava la Turchia ed è caduto quattro chilometri all’interno del territorio siriano...” (http://www.ilgiornale.it/news/mondo/aereo-abbattuto-turchia-mente-ecco-prove-1198154.html)

Commento di  Enrico Bianchi: "Bashar al-Assad  ha dichiarato: "Ogni forma di aiuto che giunge all'ISIS, passa attraverso la Turchia e proviene dal Qatar e dall'Arabia Saudita" - Sicuro! Basta vedere le alleanze in campo, in questo caso la Turchia di Erdogan è contro la Russia di Putin. Il caccia abbattuto ieri in territorio quasi certamente Siriano è la dimostrazione pratica. La Russia è l'unica forza in campo ad aver combattuto le forze Isis, chi è contro la Russia è a favore dell'Isis. C'è poco da fare..."

Commento di  Fabia Petri: “....è una questione di logica: se la Turchia di Erdogan abbatte un caccia russo che sta andando a bombardare i miliziani Isis e la Turchia, alleato di sauditi, yankees e israeliani, si appresta ad entrare nella CEE, chi è il vero terrorista? Lo si chieda ai peshmerga curdi ad esempio, gli indipendentisti che si oppongono ad Erdogan.. gli unici assieme a Putin, Assad ed Hezbollah ad aver combattuto per davvero Isis.  Nel frattempo da noi continuiamo a cantare la Marsigliese.. noi combattiamo il terrore con una maglietta con su scritto "Je suis parisienne".. come farà la squadra di calcio parigina.. (cosa non si fa per vendere una maglia! Profitto, maledetto profitto.. l'unico Dio che scatena guerre, altro che islam e menate varie) peccato che quella squadra è di proprietà di un fondo del Qatar e lo sponsor che di solito campeggia sulle maglie è Fly Emirates, ..qatarioti e sauditi, avete capito bene, gli amici di cui sopra... buona Marsigliese a tutti...”

Commento di Renato Rallo: “...è stato abbattuto un caccia russo dal fuoco turco. Pare su ordine esplicito di Erdogan. I turchi dicono che aveva sconfinato nel loro territorio, i russi negano. Pare che la Turchia abbia invocato l'art. 4 della Carta di Washington (minaccia ad una nazione dell'alleanza). Putin ha parlato di "colpo alla schiena". La situazione potrebbe precipitare a breve.”

Commento di Giorgio Stern: “Erdogan agisce su ordine di Washington... è un pericoloso pupazzo di Wall Street. Vogliono sondare sino a dove possono arrivare. Hitler fece la stessa cosa a Monaco nel 1938 e poi con la Cecoslovacchia e Memel. Si stava preparando al Seconda guerra mondiale. Concordo: la situazione potrebbe precipitare...”  

Commento di Vincenzo Mannello: "la ‪‎Turchia‬ vuole (o già è d'accordo) che la ‪‎Nato‬ fermi i russi in Siria. Proprio Erdogan che si permette di sconfinare e bombardare in Siria senza alcuna autorizzazione di Damasco ora ha compiuto questo gravissimo gesto. Mosca abbatta qualunque mezzo turco entri un metro nello spazio aereo siriano e,nel contempo,strafotta per bene i terroristi filoccidentali che hanno ucciso il pilota e tengono prigioniero l'altro..."



Commento di Maurizio Barozzi: “ECCO LE PRIME ESTERNAZIONI DI ERDOGAN DOPO L'ABBATTIMENTO DEL JET RUSSO:  "Noi facciamo parte della NATO, che ci difenderà da ogni eventuale attacco russo. "La Russia non deve rovinare la propria amicizia con la Turchia per una persona come Bashar al-Assad" - Nei contesti internazionali in genere non si personalizza, ma AIUTATEMI A TROVARE AGGETTIVI QUALIFICATIVI PER QUESTO VISCIDO ESSERE SCHIFOSO CHE METTE IL MONDO A RISCHIO DI UNA APOCALISSE. VORREI DIRGLI VILE, VORREI DIRGLI SERVO, VORREI SPUTARGLI IN FACCIA, MA MI SEMBRA TUTTO POCO TROPPO POCO...”

Commento di Fernando Rossi: "Persino i radar turchi danno torto a Merd de Kan , il 'casus belli' non è stato ben studiato. La fretta di dover proteggere i terroristi NATO 'anti Assad' e le loro bande turcomanne 'anti curdi', ha indotto l'aviazione turca ad una messa in scena ridicola:  come possono aver intimato all'aereo russo di uscire dallo spazio aereo per 5 minuti, se lo stesso radar 'dice' che il sorvolo dello spazio aereo turco è durato 10 secondi ?" - Fonte: https://www.craigmurray.org.uk/archives/2015/11/the-madness-of-war/





lunedì 23 novembre 2015

renzie, l'amico dei banchieri, rottama i loro debiti... e li scarica sulle nostre spalle

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PER RENZI , I BANCHIERI                                                    
SON FIGLI DI UN DIO MAGGIORE :

A CHI NE AVVERTA L’AVIDITA’, RISPONDERANNO SEMPRE CHE 
"LA BANCA IN FONDO E’ IN IMPRESA E PER STAR SUL MERCATO, 
NON PUO’ METTERE A RISCHIO I PROPRI CONTI "

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SE INVECE LA GESTISCONO MALE, 
"E’ ANCHE UN POTENZIALE VOLANO DI SVILUPPO SOCIALE, 
QUINDI NON PUO’ ESSER LASCIATA FALLIRE..." 

INSOMMA I GUADAGNI SON SEMPRE LORO, 
LE PERDITE INVECE, SI POSSONO “SOCIALIZZARE “….

COSI’, DOPO AVERCI IMPOVERITO COL CRAK DEL LORO POKER 
NELLE SPECULAZIONI FINANZIARIE DI BORSA 
(CON I SOLDI DEI CORRENTISTI), 
NELLA LA PIU’ GRAVE CRISI ECONOMICA MONDIALE, 
CI HANNO POI DEPREDATO AIUTI DI STATO EUROPEI 
PER OLTRE  5.000 MILIARDI  DEL NS. SANGUE FRESCO.

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E OGGI VOGLIONO ANCORA IL PRIVILEGIO 
DI NON RISCHIARE MAI SOLDI LORO MA DELLA CLIENTELA;

PER RENZI E PADOAN, SE HANNO TROPPI DEBITI , 
POSSONO SCARICARLI ALTROVE:

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MENTRE PER IL CITTADINO, IMPOVERITO E DEPREDATO 
(PROPRIO DALLE LORO CRISI FINANZIARIE ),

NON SOLO NON E’ CONSENTITA ALCUNA SALVEZZA,            
ANZI ARRIVA Equitalia AD INGIGANTIRLI A MORTE , 
                                          
PER I DEBITI DEI BANKSTERS , 
ARRIVA LA ROTTAMAZIONE RENZIANA:

L’ESCAMOTAGE “TERMINOLOGICO ” STA NEL 
TRASFERIRE LE PERDITE IN UNA PARTE DELLA BANCA 
E DENOMINARLA “ CATTIVA “ , 
COSI’  POI , DA “ LIQUIDARLA “ 

E PER QUEI DEBITI , “CHI SI E’ VISTO , SI E’ VISTO  “!

INTANTO L’ALTRA PARTE DELLA BANCA, 
SI TIENE GLI ATTIVI E DIVENTA “BUONA”. GENIALE .

PECCATO CHE DI SOCIALE , OLTRE IL DANNO, ABBIA SOLO LE BEFFE:

SE ALLA FALSA BONTA’ “ BANCARIA 
NON CI CREDONO NEANCHE I BANCHIERI ,

LA VERA CATTIVA POLITICA ,                          
LA CONSTATIAMO TUTTI I GIORNI

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AntiEquitalia.org - antiequitalia@gmail.com