mercoledì 30 aprile 2014

Conoscere il Tevere, sulla carta e sul suo alveo...



La Regione Lazio, con Determinazione Dirigenziale n.G06299 del 29 aprile 2014 (Direzione Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola e Università, Diritto allo Studio), ha concesso il contributo massimo ammissibile a una proposta del Consorzio Tiberina dal titolo <>, a seguito di un Avviso Pubblico per il sostegno a progetti da attuare nelle Scuole del Lazio; il proponente cofinanzierà l’attività per il 30%.

Nell’ambito dei temi indicati nell’Avviso Pubblico, il progetto ammesso e finanziato si colloca nell’area “educazione ambientale”, mirando in particolare – come richiesto – alla formazione negli studenti di una mentalità eco-sistemica. I fiumi sono da questo punto di vista esemplari, poiché ciò che accade a monte (inquinamento, azioni su sedimenti e suoli, diffusione di specie in acqua, etc) si risente a valle; e ciò non solo pensando al corso principale del fiume, ma anche al reticolo degli affluenti. Il Tevere è per certi versi unico al mondo, considerando anche delle influenze eco-sistemiche in senso contrario, dirette (per esempio modifica del corso a monte prodotto dalle dighe, specie alloctone introdotte nelle città, etc) e soprattutto indirette, in questo caso essenzialmente mediate da fattori socio-economici e culturali: evidente l’influenza di Roma in tutto il territorio a monte del Bacino idrografico, attraverso la stratificazione di interventi nei millenni (soltanto un esempio: la captazione di fonti, anche lontane e fin dall’epoca dei Romani, con la conseguente modificazione idraulica ma anche con le tante vestigia archeologiche). 

Il fiume, così, viene ad influenzare e ad improntare un territorio assai vasto (il Bacino idrografico, per l’appunto), e ad esserne influenzato, con gli aspetti eco-sistemici che vanno ad interagire con fattori legati a storia, natura, cultura, tecnologia, infrastrutturazione, a loro volta strettamente correlati. Il duplice ruolo di Roma (terminale di effetti e sorgente di influenze), così come il peso demografico, giustifica una particolare attenzione per il Tevere nella Capitale.

Una delle finalità del progetto è poter elaborare una raccolta di proposte sulla sistemazione del fiume che renda sicura e godibile la sua fruizione, con enfasi sul concetto di sostenibilità e difesa di un bene delicato; le stesse piene degli anni passati hanno dato l’idea di come la protezione ecologica, in città e fuori città, sia essenziale per la salvaguardia e la fruizione, attraverso difesa del suolo, difesa della vegetazione, pulizia delle sponde, etc.
Il progetto coinvolgerà Scuole di diversi ordini, che avranno la facoltà di dividere le ricerche secondo le proprie esigenze didattiche; gli elaborati prodotti saranno pubblicati in rete a fine progetto e sarà creata una “banca delle idee” aperta sul portale www.unpontesultevere.com.

Per le Scuole di Roma non si dovrà far necessariamente riferimento ai Municipi rivieraschi, ma si cercherà di creare una “mappa” uniformemente distribuita. Attraverso i Consorziati non romani (soprattutto Comuni), i Consorziati capillari sul territorio e l’indirizzario mail del Consorzio Tiberina si proverà a coinvolgere Scuole del Lazio appartenenti all’intero Bacino idrografico, che interessa anche una gran parte delle Province di Roma e Viterbo, quasi l’intera Provincia di Rieti, un lembo della Provincia di Frosinone (dove sono le sorgenti del secondo importante fiume di Roma, l’affluente Aniene). Si cercherà così di tradurre l’approccio eco-sistemico in una forma di solidarietà ecologica legata alla naturale integrazione fra luoghi e genti che i fiumi producono (non soltanto lungo i fondovalle).

Come accennato, oltre alla sensibilizzazione eco-sistemica, uno degli obiettivi sarà la formazione di una banca-dati sulle osservazioni effettuate in diversi ambienti (urbano, semi-rurale, rurale)  su aspetti ecologici, faunistici, vegetazionali, geologici, archeologici, culturali e storici, a disposizione di tutte le Scuole, anche quelle non direttamente coinvolte; fra i Consorziati che hanno già dato formale disponibilità a cooperare al lavoro l’Università degli Studi della Tuscia, l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e l’Associazione “Amici del Tevere”, singolarmente per specifici aspetti.

CONSORZIO TIBERINA – Agenzia di sviluppo per la valorizzazione integrale e coordinata del Bacino del Tevere     
[t] 063202087-0632500420  [f] 0632650283  [@] tiberina@unpontesultevere.com

martedì 29 aprile 2014

Un dittatore sanguinario si aggira per l'Italia... Indovinala grillo!



Francesco Alberoni, notissimo psicologo, giornalista, scrittore ed opinionista individua su il Giornale: "i fanatici del tanto peggio, tanto meglio".

Alberoni parte dalla premessa che ci sono,nella storia dell'umanità,"movimenti collettivi che si propongono una radicale trasformazione della società,la distruzione  della intera classe dominante e promettono di instaurare un regno in cui non ci sono più leggi ed oppressione,ma tutti si autogovernano nell'uguaglianza,in un mondo di benessere e di felicità....".


"Tutti i tentativi di tradurre questo sogno in realtà sono finiti con dittature sanguinarie e spaventosi massacri".


Da qui il dotto elenco degli "empi": millenaristi medievali, rivoluzionari giacobini, comunisti staliniani, nazisti e fascisti..., per il passato. Tutti uniti dal motto "tanto peggio, tanto meglio" nel cui assunto hanno "combattuto chi voleva migliorare la società, far star meglio la gente".


Servendosi, per lo scopo, di ghigliottina, gulag e lager.
Attenzione però,aggiunge Alberoni, "anche in Italia c'è (oggi) un movimento rivoluzionario con questi stessi principi, che vuole eliminare la democrazia rappresentativa, i nemici politici ed incita all'odio. Anche esso ha al vertice un dittatore fanatico, di cui nessuno si accorge,neppure in Europa". 


Caspita,questo è uno scienziato della psiche collettiva ? 


Nonché un analista storico? Da tali maestri c'è sempre da imparare,anche perché i rudimentali insegnamenti che possiamo (io e la media dei lettori interessati) avere ricevuto non portano a cotanta conoscenza.

I millenaristi medievali sognavano l'avvento della Nuova Gerusalemme ? In verità,per quel poco che so,non credo la "vecchia" Gerusalemme fosse quell'oasi di pace,speranza e carità vagheggiata dalle Scritture più o meno Sacre. 


E neppure che i nemici degli apocalittici (la Chiesa in primis) volessero "migliorare la società".


Saranno stati visionari i millenaristi ma sul rogo ci finivano loro,spesso e malvolentieri,no ?


E la ghigliottina dei rivoluzionari alla Robespierre ?


Intanto il professore dimentica che non la inventarono loro e che successivamente la presero a modello in mezzo mondo.


Poi che rimase in vigore fino al 1977, nella Francia "democratica ed antifascista nata dalla resistenza al nazismo". 


Ovviamente "per migliorare la società e far star bene la gente".


Riallacciandosi a gulag e lager, realizzati dai cattivoni stalinisti (curiosità, quelli di Mao e di Pol Pot erano più umani?) e nazisti , risulta chiaro  come fossero mirati alla "distruzione fisica degli avversari", lo sentenzia sempre il professore.

Per il quale sicuramente le riserve indiane,  con relativo genocidio di pellirossa,sono state una tappa del bene comune americano.
Come Hiroshima la risposta benefattrice Usa al male assoluto. 

Andando via di seguito sarei pure curioso di sapere cosa pensa Alberoni delle prigioni israeliane, del muro in Palestina e del lager di Gaza. Probabilmente servono per far star meglio gli ebrei nella "loro" Gerusalemme.


Ma è la conclusione dell'articolo in questione che dovrebbe scuotere la psiche di noi tutti, europei compresi.


Chi è il nuovo Führer che si aggira in Italia? Quali armate, eredi di millenaristi, giacobini, comunisti, fascisti e nazisti invasati lo seguono ? 

Non fa nomi, il professore.


Neppure rivela indizi sufficienti a tracciare il profilo di chi sta "combattendo coloro che vogliono migliorare la società e far star bene la gente". 


Tranne che... siano proprio i frutti dell'Alberoni ad essere allucinogeni !?

Vincenzo Mannello


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Articolo in sintonia: 
http://www.beppegrillo.it/2014/02/giornalista_del_giorno_francesco_alberoni_il_giornale.html

lunedì 28 aprile 2014

Da Calcata a Treia ricordando “il maggio”: Calendimaggio, Beltane, Magnalonga…



Calcata - Via XIII Settembre living

Una delle feste più sentite da noi Precursori del Circolo Vegetariano VV.TT. è quella del “maggio”. Quando ancora stavamo a Calcata seguivamo l’usanza un po’ barbara dell’albero  addobbato da montare in piazza a simbolo della maturità raggiunta da parte dei giovani maschi, corrispondente al 18 anno di età. Anche mio figlio Felix al suo momento vi partecipò (avvenne nel 2002) anche se io non ero molto felice di questa tradizione perché comportava il taglio dell’albero…

Comunque i nostri trascorsi “primo maggio” erano all’insegna della convivialità e delle passeggiate nella valle del Treja con picnic a base di fave e pecorino…. Nel corso dei trent’anni della nostra esistenza talvolta abbiamo anche organizzato tavole rotonde e recite all’aperto, tal altra invece l’abbiamo trascorso in sordina e meditazione. Questo è anche il caso di questa edizione in cui resteremo in silenzio e solitudine a riflettere sulla primavera che ancora si fa attendere.

A dire il vero il 1 maggio 2014 qui a Treia c’è una manifestazione che si chiama “magnalonga” in cui si segue un percorso pedonale obbligato fermandosi a vari stand culinari…  In un’edizione trascorsa feci una puntata alla spianata d’arrivo (che era presso la chiesa del SS. Crocifisso) ma non so quest’anno ce la farò… dipende dal tempo!   

Comunque qualche parola sull’origine della festa di maggio occorre dirla.   Presso i Celti si chiamava  Beltane, la festa della Luce splendente, festeggiata fra la fine di aprile ed i primi di maggio, corrisponde  al Calendimaggio romano, ovvero il periodo situato a metà strada fra l’equinozio di primavera ed il solstizio estivo. 

In questi giorni nell’antica Roma si celebravano le festività di transizione stagionale, che iniziavano dal 28 aprile, dedicato a Flora, la dea tutelare di Roma preposta alla crescita della vegetazione, e continuavano con i primi di maggio, in cui avvenivano i riti Compitalia, la festa dei Lari delle strade. Quei giorni si offrivano sacrifici nei crocicchi (competa) dove le strade si incrociano (competunt), da qui Compitalia.


In ricordo delle celebrazioni  pagane  il 29 aprile 2014, che è anche il giorno della  luna nuova, verso le 18 mi recherò  assieme a Caterina in un crocicchio che unisce alcune strade che conducono dal paese di Treia alla campagna, sotto Porta Vallesacco… (ove si compì il famoso arresto di Corradino di Antiochia). Lì raccoglieremo alcuni fiori di campo che più tardi  offriremo  alla casa che ci ospita, in onore quindi ai Lari che la proteggono. Siete invitati a partecipare……

Paolo D’Arpini
Circolo vegetariano VV.TT.
Per info. 0733/216293

“O Sole, signore del nostro cielo, sii a noi propizio;
E tu pure sii a noi propizia o Luna, venerabile dea,
E tu Lucifero e tu Stilbone, compagni fedeli
Del fulgido Sole, e voi, Fenone, Fetonte, Piro,
Che tutti siete governanti obbedienti al Sole vostro re
E che con lui provvedete in tutto ciò che convenga
Ai nostri destini. Eleviamo inni a voi
Come splendidi protettori nostri, con gli altri astri celesti,
Che una provvidenza divina ha lanciato nello spazio”
(Giorgio Gemisto Pletone, Inno IX, il settimo degli inni mensili, agli dèi del cielo)

La prostituzione intellettuale dei politicanti, dei capi di stato, di chiesa e di governo



Carissimi Paolo e Caterina, sorprende nel vedere tutti quei pellegrini assoggettati alla prostituzione intellettuale, accorsi a Roma in occasione del grande richiamo per Santificare due persone ormai cancellate dalla morte che rappresenta la fine di ogni cosa terrena, invece di dedicarsi alla ricerca di uomini di valore in un momento di grave crisi dei vivi, offesi giornalmente dalle Politiche in controtendenza, affidata ai grandi manovratori di vite umane, i quali  mantengono il pianeta in continuo subbuglio per accrescere gli interessi personali.

La terra non ha bisogno di Santi creati esclusivamente dal Cristianesimo per generare consumismo, ma di persone oneste, equilibrate, capaci di fare il proprio dovere verso se stessi e verso la Comunità Globale. Unire e rispettare i diritti dei Popoli come dovere terreno, senza deformanti forzature mentali, cancellando sin dal sorgere le mele marce che infettano il mondo.

Il CONTINUO FALLIMENTO DEL MONDO INIZIANDO DALLA SOCIETÀ DELLE NAZIONI. 

A questo proposito nel (1919-1946) era stata creata l’Organizzazione Internazionale per il mantenimento della pace e della sicurezza, per la soluzione delle controversie mondiali con la cooperazione tra gli stati membri. Ideata da T.W. Wilson, Presidente USA dal 1913/1921, fu il primo organismo internazionale a perseguire tali scopi nel clima pacifista dopo la prima guerra mondiale. Ebbe sede a Ginevra e ricevette l'adesione di cinquantotto stati (1934). Era dotata di un'assemblea, di un consiglio e di un segretariato e doveva costituire lo strumento principale di prevenzione di nuovi conflitti internazionali. Tutto inutile.
Fu inoltre incaricata dell'amministrazione di alcuni territori sottratti agli stati sconfitti nella Prima guerra mondiale. Creò organismi di informazione e regolazione di gravi questioni dell'umanità (il Bureau International du Travail tra gli altri). I suoi fini di stabilizzazione internazionale e di pace fallirono in più occasioni: il conflitto Cino-Giapponese (1931), l'impresa etiopica italiana (1935), l'aggressione nazista alla Cecoslovacchia (1938) e l'espansione tedesca all'origine della Seconda guerra mondiale (1938-1939).
Impotente di fronte alle tensioni internazionali, anche per la mancata adesione degli Stati Uniti e quella tardiva o solo temporanea di Germania, Giappone e Unione sovietica, venne sciolta nel 1946 e il suo posto venne preso dall'Onu.

L’ONU (Organizzazione delle nazioni unite).
Organizzazione sovranazionale sorta dalla trasformazione dell'alleanza delle Nazioni unite, formatasi con la Dichiarazione delle ventisei nazioni (1942).
Prefigurata alla conferenza di Dunbarton Oaks (1944), fu formalmente istituita alla conferenza di San Francisco (26 giugno 1945) per sostituire la Società delle nazioni.
Nel 1952 New York fu scelta come sede dell'organizzazione. Basata sul principio della sicurezza collettiva, suoi organi sono il Consiglio di sicurezza; l'Assemblea generale composta da tutti gli stati membri si riunisce una volta all'anno, alla quale possono essere sottoposte tutte le questioni che rientrano nell'ambito della Carta delle Nazioni unite promulgata il 24 ottobre 1945; e il Segretario generale, che rappresenta l'Onu in permanenza e ne coordina l'attività.
Al mantenimento della pace internazionale si aggiungono la salvaguardia ideologica dei diritti umani, l'istruzione, la sanità, il commercio internazionale. Varie agenzie autonome (come l'Oms, la Fao, l'Unicef, l'Unesco, il Bit ecc.) si occupano di temi specifici quali la sanità, l'alimentazione, l'istruzione, il lavoro ecc. La Corte internazionale di giustizia dell'Aia costituisce il braccio giudiziario dell'Onu. Percepita, soprattutto in ambito americano, come una concreta possibilità di assicurare la pace mondiale. Un altro fallimento.

Dipendiamo tutti dalla mancanza di Interdisciplinarità e dalla Globalizzazione intesa come strumento di collaborazione universali, due fattori di vitale importanza per lo sviluppo del benessere e dei diritti umani mai osservati e dalla informazione manovrata sia tecnologica che sociale, per uno standard di vita e di pace fra i popoli, indeboliti da Organizzazioni di Potere con particolari interessi contrapposti:

In primo luogo le oltre 18 Religioni Stato: con i relativi greggi della discordia, alcune munite di sofisticati armamenti, da aggiungere alle tante Organizzazioni di comodo quali le varie Comunità e Associazioni ideologicamente Associate all’ONU, ma distaccate dalla reale Cooperazione Mondiale della Pace: gli STATI UNITI D’AMERICA, la COMUNITA EUROPEA, il MERCOSUR dell’America Latina, la LEGA ARABA alla conquista dell’Europa con l’invio di clandestini, l’SGO della Russia, L’SADC degli Stati Centro e Sud Africani,  L’ASEAN dell’Asia, gli STATI INDIPENDENTI, per concludere con la NATO, tutti armati sino ai denti con relativi armamenti Nucleari e simboli pseudo formulati sulla Pace, in attesa del fatidico fischio per assalire i propri fratelli di lingua e costumi diversi.

Il vero grande problema della Società attuale: l’incomprensione, l’egoismo, la speculazione capitalistica e la tendenza a schiavizzare l’uomo, basata sullo spirito surreale generato dalle Religioni in perenne conflitto. Bisognerebbe santificare l’intera umanità soggiogata dalla corruzione del Potere.

L’ECONOMIA secondo Muhamad Yunus: ci rinfresca la memoria sulla necessità di formulare una economia in forma più ampia di quella che oggi persegue il profitto come obbiettivo fondamentale dell’attività economica, raggiunto nel tempo più breve possibile. Le Banche producono miliardi di profitti speculando esclusivamente sui depositi monetari, invece di usare i capitali per lo sviluppo reale.

Sempre secondo Yunus, se si allarga la concezione teorica dell'economia ad una forma più pratica, con estensione anche alle attività che tendono a sviluppare lavoro in ogni singolo Stato, con ogni mezzo tradizionale o innovativo, basato sulla cooperazione e la solidarietà Statale, alleviando le Tasse per i prodotti meno concorrenziali, riportando quale rientro solo il capitale esposto, inclusa l’inflazione.

In questo modo l'economia del futuro riuscirà ad uscire dal ciclo che tende a schiacciare tutti indistintamente con la crescente disoccupazione, per soddisfare soltanto i Costi impropri della Politica, ricordando che con il sistema ricorrente nessuno si salverà, gettando nel lastrico soprattutto le economie deboli e quelle dei paesi sottosviluppati, senza lavoro, tanto meno senza crescita, esattamente come avviene in Italia dal 1970 sino ai nostri giorni, in costante decadenza sino al botto finale.

Sull’argomento si pronuncia anche Joseph Stigliz, critico sulla finanza creativa della carta moneta, i famosi Derivati e i giochetti di Borsa, a cui si deve la crisi mondiale che attanaglia la comunità internazionale dall'anno 2008. Stigliz è stato chiaro spiegando che non si può creare una economia fittizia fondata sui debiti, che non abbia rapporti con la realtà assoggettata a innovazioni dei sistemi tradizionali in vistosa decadenza, e puntare sul miglioramento della qualità della vita. Il profitto appoggiato sulla economia della carta, è destinato a crollare e purtroppo trascinerà nel suo vortice anche l'economia reale e le sue più solide realizzazioni.

Mahatma Gandhy l’ultimo profeta che ci insegna come ripiegare in modo Legale la corruzione dello Stato. Padre della disobbedienza civile per ottenere i diritti umani.
« Un paese rimane in povertà, materiale e spirituale, se non sviluppa il suo artigianato, le sue industrie e vivrà eternamente una vita da parassita importando manufatti dall'estero indebolendo popoli e Nazioni per favorire le grandi speculazioni Internazionali».
Inizia così il boicottaggio dei prodotti stranieri da parte dell’India, in particolare di quelli inglesi; soprattutto nel settore che viene visto come essenziale, quello tessile: parole di Gandhy «I tessuti che importiamo dall'Occidente hanno letteralmente ucciso milioni di nostri fratelli e sorelle riducendoli in povertà e disoccupazione»
Fatelo sapere a Napolitano, Monti, Letta, Renzi e tutta la Piramide filosofica Vaticana che dovrebbero ritornare a scuola di Economia e Diritto e poi faremo Santi anche loro.
Un ultimo consiglio ai giovani per migliorare la propria vita, a scuola studiate Socrate nella ricerca della verità, Gandhy e Madre Natura al posto di Cavour e Don Chisciotte.

Anthony Ceresa

domenica 27 aprile 2014

Viterbo - Consumo di alimenti all'aperto: no alla frutta e verdura e sì a gelati e pizze...

FRUTTA E VERDURA, IN STRADA
NON SI PUO’ PIU’. ED I TAVOLI  DI
 BAR E PIZZERIE POSSONO ANCORA ?


Lettera aperta del senatore Michele Bonatesta al sindaco
di Viterbo Leonardo Michelini e all’assessore Alvaro Ricci

Viterbo. Carissimo ingegnere Leonardo Michelini, sindaco di Viterbo,
carissimo assessore del Comune di Viterbo Alvaro Ricci,
carissimi entrambi.

Alimenti per strada? Non è più possibile per garantire l'igiene e la sanità!
E quella che fa testo è  la sentenza del 2 aprile scorso della Corte di Cassazione.

Quella stessa sentenza che ha già avuto il doveroso e dovuto seguito in molte città d’ Italia, Roma compresa ( se non vado errato).

Quella stessa sentenza che evidentemente - carissimo sindaco di Viterbo, carissimo assessore Alvaro Ricci - è evidentemente ‘ sfuggita ‘ al comandante dei vigili urbani di Viterbo, il colonnello Franco Fainelli, al quale competerebbe (ritengo ma potrei anche sbagliare) richiamare l’attenzione degli amministratori del Comune di Viterbo per l’adozione di atti conseguenti alla sentenza stessa.

Come ha fatto Guidonia,… e non solo.

Essì, illustrissimo ingegnere Leonardo Michelini sindaco di Viterbo, illustrissimo assessore di Viterbo Alvaro Ricci, illustrissimi entrambi.

Io ritengo che né voi, né il colonnello comandante della Polizia Locale, né la Als di Viterbo possiate continuare ad ‘ignorare‘ la sentenza della Corte di Cassazione…  continuando a concedere autorizzazioni all’occupazione di suolo pubblico e continuando a riscuotere tributi per l’occupazione di suolo pubblico in condizioni e situazioni espressamente vietate dalla legge.

Essì, io non sono un esperto in materia giudica, gentilissimo ingegnere Leonardo Michelini,gentilissimo geometra Alvaro Ricci, gentilissimi entrambi ma credo che in questo momento il Comune di Viterbo potrebbe essere ritenuto responsabile dalla magistratura quantomeno di comportamenti omissivi se non addirittura di comportamenti contro la salvaguardia della salute dei cittadini.

Cittadini che - se me lo consentite, illustrissimi entrambi, si potrebbe anche ipotizzare che ‘qualcuno‘ ne stia permettendo l’avvelenamento…  sia pure per piccole dosi.

Epproprio: viterbesi ‘ avvelenati ‘ per piccole dosi… per tante piccole dosi  ma… nel lungo periodo ?

Essì, carissimo sindaco Leonardo Michelini, carissimo assessore Alvaro Ricci.

Una piccola dose di arsenico nell’acqua ‘potabile‘…  una piccola dose di radon nelle abitazioni private e negli edifici pubblici… una piccola dose di amianto ancora presente in molte zone della città… una piccola dose diagenti atmosferici e di gas di scarico sugli alimenti in esposizione… nelle fiere… nei mercati rionali… eccetera eccetera eccetera.

Epproprio, tante ‘ piccole dosi ‘, carissimi entrambi, che alla fine ( e sul lungo periodo) tutte insieme potrebbero anche essere le responsabili della percentuale sopra la media regionale (se non addirittura nazionale ?) di decessi per tumore a Viterbo .

“ Ed io cosa c’azzecco con gli alimenti esposti all’aria aperta, in prossimità di strade percorse da vicoli a motore ? “ potrebbe obiettare a questo punto l’assessore Alvaro Ricci .

C’azzecca, carissimo assessore; c’azzecca, gentilissimo assessore Alvaro Ricci.


...non è forse lei che ora sta spingendo i commercianti del centro storico ‘ ad uscire da loro guscio ‘ occupando parte del suolo pubblico ( che non potrà essere gratuito per il principio di ‘parità‘ con i commercianti che esercitano le loro attività nei quartieri di periferia), migliorando in tal modo i servizi (si pensa) per i viterbesi stessi e per i turisti (se e quando arriveranno)?

E se la Corte di Cassazione ha stabilito la ‘nocività‘ di alimenti esposti all’aperto che vanno poi lavati, sbucciati, a volte cotti, non potrebbe esservi la stessa ‘ nocività ‘ per gli alimenti ‘ consumati all’aperto’, tra inquinanti atmosferici ed auto che transitano nelle vie vicine e… vicinissime?

Una coppa di gelato consumata al tavolo di un bar all’aperto, tavolo che gode di un autorizzazione del Comune e sul quale il Comune percepisce la tassa di occupazione del suolo pubblico, cosa ha di differente da una arancia da sbucciare, esposta nelle cassette all’esterno del ‘frutta e verdura‘ di turno o all’esterno del camion dell’ambulante di turno? Ed una bella pizza fumante, in cosa si distacca dal divieto previsto per la frutta e verdura all’aperto?

Mi sto spiegando, egregio assessore Alvaro Ricci, egregio sindaco Leonardo Michelini, il perché del coinvolgimento di entrambi da parte del sottoscritto ?

Perché ultimamente ho letto che la stessa amministrazione comunale di Viterbo starebbe cercando di convincere i commercianti ad affrontare spese (per pedane… tendoni… piante all’aperto (e su suolo pubblico), spese che poi potrebbero portare a… violazioni di legge.

Epproprio: spese per progetti che potrebbero entrare in contrasto con la succitata sentenza della Corte di Cassazione che ‘ per analogia ‘ potrebbe intendersi estesa a tutti gli alimenti esposti o consumati in luogo all’aperto, a ridosso di strade e di traffico veicolare.


O no ?


Sen. Michele Bonatesta

sabato 26 aprile 2014

Liberazione dalla liberazione - Nuova onda repubblicana: no alle bandiere palestinesi sì alla stessa di davide


Non credo che, tra quanti avranno la curiosità di leggere, ci possano essere molti reduci dalle celebrazioni del 25 aprile. Mi spiace per Napolitano e la Boldrini che si passano continuamente la torcia della partecipazione rituale e melodrammatica di quei lontani eventi.

La realtà dura e cruda, sotto gli occhi di chiunque non sia ideologicamente cieco, è  che gli italiani se ne fregano del 25 aprile ufficiale.


Ovviamente tutto in proporzione dato che una piccola minoranza di cittadini mette in scena, con i soldi pubblici, il canonico spettacolo della via crucis resistenziale.


Poi, scendendo nel particolare dell'evento, qualche novità si può pure trovare nelle modalità di svolgimento dei cortei e, dato che fanno tendenza, ritengo sia opportuno segnalarla affinché ciascuno si formi un'opinione.

Il 25 aprile 2014 spinte, schiaffi e pure sputi tra ebrei e palestinesi nei cortei di Roma e Milano.


Una coorte della "brigata ebraica", che marciava dietro le insegne israeliane, non ha gradito per nulla la presenza di rappresentanti del movimento di liberazione della Palestina con relative bandiere. 


Cosa c'entrino entrambi con la resistenza al nazifascismo forse lo rivelerà la Boldrini alla prima occasione utile.


Fatto sta che se le due fazioni se le sono dette (un po meno date) di santa ragione.


Per coloro che se ne fregano l'accaduto non dice niente.


Per quanti seguiamo come possiamo la cronaca,ritengo trattarsi di svolta importante.


La resistenza,finora monopolio incontrastato dei comunisti di ieri e di oggi,è passata ufficialmente di mano.


In quelle, nerborute e determinate, della milizia ebraica.  Con relativo bagaglio di sovvenzioni pubbliche ed appoggio delle istituzioni repubblicane e del gotha politico, economico e sociale del paese.

A Roma è stato certificato il tutto, con la protezione della polizia ed il silenzio degli organizzatori : in testa la stella di david e via le bandiere palestinesi.


La rottamazione ha colpito pure i cortei del 25 aprile, via con il nuovo corso. 

Vincenzo Mannello



Collegamento per visione video :
http://m.youtube.com/watch?feature=youtu.be&v=7w1U4_AEkSI

mercoledì 23 aprile 2014

9 maggio / 1 giugno 2014, Caprarola e "lo sguardo selvaggio" di Fabrizio Giometti



Care amiche, cari amici, la nona edizione della rassegna cinematografica “Lo Sguardo selvaggio” si terrà dal 9 maggio al 1 giugno presso il Palazzo Farnese e il Teatro delle Scuderie di Caprarola.


Oltre alla consueta selezione di film e documentari “a tema” quest’anno dedichiamo un ampio spazio alla creatività giovanile proponendo i contributi dei giovani videomaker che hanno partecipato al concorso di cortometraggi Segui il tuo passo, viaggio lento lungo la via Francigena

La serata di inaugurazione del 9 maggio 2014 (Palazzo Farnese ore 17.30) sarà infatti dedicata alla presentazione dei 10 corti finalisti, selezionati dalla giuria presieduta da Marco Muller e alla premiazione dei 3 vincitori. Il programma prevede inoltre la proiezione del nuovo documentario di Folco Quilici, ospite d’onore della serata.

La rassegna proseguirà come di consueto durante i week-end di maggio al Teatro delle Scuderie Farnese, proponendo anche una sezione dedicata ai film sul viaggio. Alcune proiezioni saranno presentate dai registi, mentre il fonico di presa diretta Tullio Morganti ci guiderà nell’ascolto, analizzando i molti livelli sonori che compongono un film.
In allegato le locandine dell’evento di apertura e della rassegna e le sinossi dei film proposti.

Vi aspettiamo numerosi per condividere alcune serate di cinema e convivialità


Fabrizio Giometti

Visualizzazione di locandina_rassegna.jpeg

Roma, 20 maggio 2014 - Gomblotto... gomblotto.. anzi no: "Complotto, come i politici ci ingannano"

Presentazione del nuovo libro di Massimo Teodori con Massimo Bordin
 Complotto!Come i politici ci ingannano 
Marsilio
Complotto!
«Fumo, soltanto fumo». Così ha replicato Giorgio Napolitano alle accuse di aver complottato a favore di Mario Monti, contro Silvio Berlusconi. Questa è solo l’ultima in ordine di tempo delle fantasie evocate dal complottismo, l’arma più usata dai politici di qualsiasi colore per giustificare le proprie incapacità e ingannare l’opinione pubblica. Il morbo complottistico è così diffuso che nessuno crede più a quel che vede e molti pensano davvero che siamo governati da forze imponderabili. Sono vere o false le versioni che dipingono Berlusconi come vittima dei giudici, Grillo & Casaleggio come agenti di una cospirazione internazionale, Monti come mandato dalla massoneria finanziaria, le ruberie dei partiti inventate dai magistrati e, viceversa, i magistrati ossessionati dal desiderio di tappare la bocca ai politici? In questo libro, Teodori e Bordin rispondono raccontando per la prima volta una controstoria anticomplottistica della Repubblica, che smonta trucchi e abbagli della politica: dai comunisti, che ieri vedevano ovunque le forze oscure della reazione, ai democristiani, che inventavano golpe destabilizzanti solo per rafforzare il proprio potere; dalle cospirazioni eurocapitalistiche alla “bufala” della p2 ad opera del grande “pataccaro” Licio Gelli, dalle teorie sulla perfida mano americana al potere della mafia all’indomani dello sbarco alleato in Sicilia; dalla favola del “doppio Stato” a Gladio e Moro. Persino il processo per la trattativa Stato-Mafia utilizzerebbe scrive Massimo Bordin «schemi logico-interpretativi propri delle cosiddette teorie del complotto». Sullo sfondo la realtà dell’Italia inquinata dallo «stile paranoico» di una politica degradata a teatro dei pupi, qui impietosamente messa sotto accusa. Ma c’è dell’altro: il complottismo, che nasconde la mancanza di seri progetti politici, rischia di spingere ancor più al limite la democrazia italiana, già sull’orlo del baratro.

Complotto! Come i politici ci ingannano. 

Il libro sarà presentato a ROMA, martedì 20 maggio, ore 18, sala cinema del Palazzo delle esposizioni, con Michele Ainis, Lucia Annunziata, Pierluigi Battista, Marco Damilano, Gianni De Gennaro e gli autori  

Massimo Teodori , storico, saggista e polemista, già ordinario di Storia degli Stati Uniti, ha insegnato in università italiane e americane. È stato parlamentare radicale dal 1979 al 1992, distinguendosi per le battaglie laiche, per i diritti civili e nelle commissioni d’inchiesta contro il malaffare. Opinionista di giornali, radio e televisioni, attualmente scrive per il «Corriere della Sera» e «Il Sole24Ore-La domenica». Ha pubblicato numerosi saggi tra cui, in tema di laicità e partitocrazia, Soldi & partiti. Quanto costa la democrazia (1999); Contro i clericali. Dal divorzio al testamento biologico, la grande sfida dei laici (2009), Pannunzio. Dal “Mondo” al Partito radicale: vita di un intellettuale del ’900 (2010), Risorgimento laico (2011). Con Marsilio ha pubblicato: Laici, l’imbroglio italiano (2005), Storia dei laici nell’Italia clericale e comunista (2008) e, da ultimo, Vaticano rapace (2013, 4 edizioni). Ha vinto numerosi premi tra cui Estense e Saint Vincent.

Massimo Bordin , giornalista, dal 1991 al 2010 è stato direttore di Radio Radicale, per cui continua a curare la rassegna quotidiana Stampa e Regime e altre rubriche di politica estera e giudiziaria. Collabora con il corsivo BordinLine al quotidiano «Il Foglio», dopo avere scritto per il «Riformista» di Emanuele Macaluso. Segue per il settimanale «Panorama» il processo di Palermo sulla trattativa tra Stato e mafia. Nel 2009 ha ricevuto il Premiolino per il settore radio.



Chiara Tiveron  Ufficio Stampa  Marsilio Editori
tel. 041.2406561 - cell. 331.6202926/349.2577074@chiarativeron

martedì 22 aprile 2014

Segreti di stato quasi a nudo.. ora è tempo di sollevare l'ultimo velo - Appello al Matteo



Caro Matteo, via il segreto di stato, è giusto!
Era ora!! Non se ne poteva più!!
Era ora che si facesse luce sulle tragedie senza colpevoli d’Italia!!!

Perché non cominciamo dalle Stragi del 1992-1993?!!

Pensa che qualcuno ha addirittura insinuato che ci fosse dietro lo zampino dello statista con cui vuoi mettere mano alle riforme costituzionali!!! Ma ti rendi conto? Facciamo chiarezza una volta per tutte!

La Procura di Firenze ha indagato per molti anni sui mandanti a volto coperto di quelle stragi:
- attentato del 14 maggio 1993 a Maurizio Costanzo (via Fauro, Roma);
- attentato agli Uffizi del 27 maggio 1993 (via de' Georgofili Firenze);
- attentato al padiglione di Arte Contemporanea del 27 luglio 1993 (Via Palestro, Milano);
- bombe di San Giorgio al Velabro e San Giovanni in Laterano (Roma, 28 luglio 1993);
- attentato fallito allo Stadio Olimpico di Roma (dicembre 1993 - gennaio 1994);
- attentato a Formello (Roma) a Salvatore Contorno (14 aprile 1994).

E per questo ha iscritto nel registro degli indagati Silvio Berlusconi e Marcello dell’Utri (con il soprannome AUTORE 1 e AUTORE 2), considerati mandanti, riscontrando «un'obiettiva convergenza degli interessi politici di Cosa Nostra rispetto ad alcune qualificate linee programmatiche della nuova formazione politica Forza Italia» e ritenendo che «accertati rapporti di società facenti capo al gruppo Fininvest con personaggi in varia posizione collegati all'organizzazione Cosa nostra, costituiscono dati oggettivi che rendono quantomeno non del tutto implausibili né peregrine le ricostruzioni offerte dai diversi collaboratori di giustizia» (Salvatore Cancemi, Tullio Cannella, Gioacchino La Barbera, Gioacchino Pennino e Angelo Sijno).

Facciamola questa chiarezza, Matteo. Non fosse altro che per togliere di mezzo il dubbio sulla colpevolezza o innocenza del leader di uno dei più grandi schieramenti politici, da oltre vent’anni sulla scena d’Italia.
E’ un martire del giustizialismo comunista (come lui sostiene) o un carnefice della vita democratica del Paese (come ritengono i suoi detrattori)?

Lo abbiamo già chiesto più volte alla RAI…. ahimè inascoltati! Forse ora, vista la tua determinazione e vocazione alla verità e alla trasparenza è davvero arrivato il momento!

Non deluderci, Matteo! Qui di seguito ci sono i titoli di possibili (20) puntate e in allegato c’è pronto il copione per un serial che certo non appassionerà gli italiani meno di Don Matteo e nonno Libero!! Sono tante puntate…. una più avvincente dell’altra!

Grazie anticipatamente per il tuo pronto intervento, sia da parte mia che di tanti italiani che te ne saranno certamente grati e ti accompagneranno trionfalmente, se li accontenterai, al termine dell’attuale legislatura per inaugurarne altre, subito dopo, a perpetuazione di Verità e Giustizia nei secoli dei secoli!

Adriano Colafrancesco

 Foto del profilo di adriano colafrancesco
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Materiale aggiunto 

BERLUSTORY - (trailer https://www.youtube.com/watch?v=gPd3t-221Ec ) - Storia e curriculum vitae di Silvio Berlusconi. Tutto quello che i mezzi di informazione – in particolare la televisione di stato che ha sin qui disatteso il proprio dovere di servizio pubblico - hanno omesso  di rappresentare e approfondire

 

Prima puntata - Attività nell’edilizia

Seconda puntata - Attività nel modo della comunicazione: le Televisioni

Terza puntata - Appartenenza alla P2

Quarta puntata - I rapporti con la mafia (casi Dell'Utri e Mangano)

Quinta, sesta, settima, ottava e non puntata - Leggi ad personam

Dalla decima alla ventesima puntata (sperando bastino) - Curriculum giudiziario