martedì 30 ottobre 2012

L'altra voce sui marò (assassini) - Protesta anarchica contro la Ferrari




Durante la notte del 30 ottobre 2012, di fronte alla concessionaria Ferrari di via Boggio a Torino, è comparso uno striscione con la scritta “la Ferrari difende i marò assassini”.

La Ferrari ha corso il gran premio d’India con i colori della Marina militare italiana sul cofano. La Brigata Folgore ha chiuso la rievocazione militarista e fascista della battaglia di El Alamein, fischiando il ministro perché non è ancora riuscito ad ottenere la liberazione dei due marò italiani detenuti in India per aver ucciso a fucilate due pescatori del Kerala.


Quelli della Folgore sono abituati all’impunità. Chi può dimenticare le loro imprese durante “Restore hope”, la missione “umanitaria” in Somalia?


Nonostante alcune foto scattate da un commilitone li ritraessero mentre applicavano elettrodi ai testicoli di un prigioniero inerme nudo, nonostante le immagini chiare di uno di questi eroi che stuprava con un razzo illuminante una ragazza somala legata ad un camion nessuno ha badato
a questi “incidenti”.


Lo Stato italiano è abituato all’impunità per i propri militari che si sono distinti in torture, massacri di civili, stupri. L’esercito italiano ha commesso orrori indicibili nelle guerre di conquista coloniale in
Libia, Eritrea, Etiopia, con impiccagioni di massa, avvelenamento di pozzi, deportazioni di intere popolazioni, uso di armi chimiche. 


Nella seconda guerra mondiale in Grecia e Jugoslavia, i militari italiani non furono secondi a nessuno nel terrorizzare la popolazione civile, radendo al suolo interi villaggi, fucilando centinaia di civili, stuprando e torturando.


Nessuno di questi criminali di guerra, quando la guerra è già essa stessa un crimine orrendo, è mai stato estradato nei paesi che ne hanno fatto richiesta. Macellai come Badoglio e Graziani è morta nel suo letto ed è stata sepolta con gli onori militari.

Oggi di fronte all’ennesimo crimine di guerra, di fronte all’assassinio di due pescatori, colpevoli di aver incrociato la rotta di una petroliera italiana, il governo italiano, alcuni comuni, l’esercito al gran completo, e anche la più nota marca di auto da corsa della penisola, pretendono l’impunità per i due marò assassini.


Nulla di cui stupirsi. Lo Stato difende chi uccide in suo nome. Nei mari dell’India, in Afganistan o per le strade di Genova.


Sono assassini in divisa, assassini che lo Stato trasforma in eroi.

Noi non ci stiamo! Nessuna pace per chi fa guerra!


Federazione Anarchica Torino - corso Palermo 46 – ogni giovedì dalle 21
fai_to@inrete.it




...................................
Commento ricevuto: 


INSOMMA  se per gli anarchici i marinai italiani in servizio per tenere libere   le comunicazioni marittime internazionali (essenziali alla sopravvivenza dell'umanita'  ormai sovrappopolata per sopravvivere di sole risorse locali), sono colpevoli a priori ed
a prescindere dalle prove e degni di un auspicato linciaggio, io non vedo piu' nessuna  differenza fra anarchici ed il peggio del peggio, che non voglio neppure nominare per non offendere nessuno.
 Se invece  ancora qualcuno si vergogna di condannare al ludibrio ed altro senza prove o con tutte le prove contrarie, puo' leggersi quale sia la situazione qua sotto e scoprira' che non furono gli italiani a sparare al peschereccio indiano, bensi' i barchini della guardia costiera DELLO SRI LANKA, nelle acque del quale stato sono avvenute centinaia di simili incidenti con decine e decine di morti negli ultimi anni, dato che gli indiani ci vanno a pescare illegalmente.





ENRICA LEXIE: ANALISI TECNICA

"Enrica Lexie": Analisi Tecnica. vicenda della petroliera enrica lexie - crisi italia / india. Nonostante la mole dell'informazione relativa ai fatti del 15/2/2012 ...





  

Cordiali saluti a tutti i liberi e laici    Marcus  Prometheus.

    Penso che tutte le grandi religioni del mondo: ...
... cristianesimo, islamismo e comunismo,
siano, a un tempo false e dannose
Bertrand Russell 

   


......................


Commento di Luigi Crocco: 
A vedere lo striscione a Torino con l'immagine di indignati lavoratori  associandolo al simbolo politico anarchico  A cerchiato , ma non essendo sicuro del simbolo ho letto la notizia della Ferrrari rossa , che sembrando più veritiera a correre il Gran Prix in india con il simbolo della folgore ,soprattutto per ricordare al India il problema dei nostri 2 Marò trascinati giù dalla nave poi in carcere ultimo in Albergo in attesa della sentenza per condannarli alla pena di morte oppure liberati , forse  sul primo  errore del comandante della petroliera che invece di proseguire la rotta sulle acque internazionali ha deviato per ancorare la nave al porto dei pescatori dove le famiglie dei pescatori indignati volevano sequestrare la nave per risarcire con 600 euro i danni ai pescatori presumibilmente uccisi dalle armi dal fuoco di pirati amici .
Ma così vigliaccamente anche il Nostro governo non ascoltando l'invocazione che veniva dal porto cercò d'imbastire una sorta formale di leggi internazionali da allungare sul agonia del processo la minaccia di condannare alla pena di Morte i nostri Marò, facendo precipitare nel angoscia pure le nostre  maestranze Ferrari .
Ma non c'è da stupirsi pure Rommel nella battaglia di Ala men, fu vigliaccamente tradito d'allora governo Mussolini non facendogli pervenire il promesso carburante assolutamente necessario 6 mesi prima per vincere la guerra contro gli anglo-americani sul dominio del Africa . Così i nostri bersaglieri a piedi con le  bombe a mano e sulle motorette Fiat che andavano pure a benzolo furono costretti a dare il massimo delle loro vite assieme ai tedeschi sui Tigre, sapendo di perdere la battaglia. Ma rimase il valore di essere ricordati dagli anglo-americani e da Rommel che li decorò col massimo valore di guerra  in Germania, la croce di ferro


..................

Commento di Vittorio Marinelli: “Quella degli anarchici è una presa di posizione un po' forte. Noi crediamo si tratti di un incidente, avendo confuso le povere vittime per pirati e trattandosi, pertanto, di legittima difesa putativa, e imposteremmo la difesa dei due militari in tal senso provvedendo, in primis, a risarcire adeguatamente i familiari. Certo sono vergognose le prese di atto demagogiche che dimenticano la morte di due poveri e incolpevoli pescatori”


1 commento:

  1. Confido nella Vostra soluzione , tralasciando l'incidente probatorio dei nss- anarchici contro i nss Marò che in in India avrebbero dovuto essere processati e puniti di morte anche per il nostro Governo colpevole di aver ereditato in Africa la colpa del generale Graziani sui primi campi di isolamento africani. MA in ossequio ai 2 pescatori caduti innocenti dal fuoco dei pirati amico- nemico . qui alzo la Bandiera del leone San Marco, TIBI MARCE EVANGELISTA MEUS
    Ad imperatura memoria

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.